Hogwarts: Il Paiolo Magico - {Harry Potter GDR}

[San Valentino] Un posto sicuro per essere sé stessi!

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    Samantha White - Corvonero
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    Samantha prima rispose a Lauren che le aveva chiesto, anche se sapeva che stesse scherzando ma siccome che lei aveva preso il siero della verità, disse:
    No grazie, mi spingo da sola. Perché ho paura della tua forza.
    In quel mentre pensò:
    Perché gliel’ho detto ?
    Dopodiché lei si mise a sedere e si spinse da sola con la forza delle gambe da ballerina. Dopo qualche Sali e scendi vide che Lauren si era alzata in piedi e si stava dondolando. Lei non fu affatto preoccupata affatto di quello ma nonostante le rassicurazioni di Lauren era più preoccupata di cosa sarebbe successo a lei, poiché non aveva abbracciato nessuno.

    In quel mentre arrivò Leta, una loro concasata Corvonero, che le salutò e Samantha siccome aveva preso il dolcetto con il siero della verità alla domanda che aveva chiesto a loro come stava andando, rispose:
    Al momento bene, ma sono preoccupata per cosa vorranno fare alle persone che non hanno abbracciato nessuno. In quei dieci minuti
    Nello stesso momento in cui stava anche pensando:
    Perché continuo a rivelare queste cose ?
    E restò li in attesa di eventi, e siccome credeva che potesse esser una cosa spiacevole stava pensando:
    Sammy, sarà finalmente la buona volta che ti farà diventare più coraggiosa, vero ?
    E quindi non le restò che aspettare il susseguirsi della festa anche se per qualche istante si sentì osservata da qualcuno ma non capendo da chi.



    «San Valentino pericoloso? Chissà?»


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    Il personaggio ha preso il veritaserum all'entrata: Sì
    Il personaggio ha abbracciato qualcuno: NO
     
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    Interazioni con Lauren, Lorcan e Leta (scusate se Zack si è messo in mezzo, è fatto così :pat:)


    Zachary Hayward
    Zack ascoltò con grande interesse la descrizione di tutti gli animali di Lauren, anche se non aveva mai visto la maggior parte delle creature appena menzionate e non le aveva mai nemmeno incontrate nelle varie fiabe che gli avevano raccontato quando era piccolo.
    Il Tassorosso avrebbe approfondito volentieri la questione sommergendo di domande la povera Corvonero, tuttavia venne interrotto dall’annuncio di Emily e ben presto si ritrovò a stringere tra le braccia la sua interlocutrice appena conosciuta. O meglio, alla fine fu più che altro lei a stringere lui, mostrando una forza piuttosto fuori dal comune per una ragazzina così giovane.
    Quando infine si separarono, l’undicenne rispose con un sorriso alla risatina della compagna e subito dopo pensò che qualche volta anche a lui sarebbe piaciuto molto poter accompagnare il padre al lavoro. L’uomo, tuttavia, non aveva mai voluto saperne di condurre il figlio minore a visitare la fabbrica di famiglia: era sempre e solo Jeremy, il primogenito, ad affiancare il signor Hayward per iniziare a conoscere tutti i segreti dell’azienda di cui in futuro sarebbe stato alla guida.
    Ormai abituato al diverso trattamento che i genitori riservavano ai due ragazzi, Zachary non perse il buonumore e rivolse la sua attenzione alle invitanti altalene disposte sul fondo della stanza.
    Con sua gioia, entrambe le Corvonero accettarono di buon grado la sua proposta e il primino si lasciò precedere in quella direzione, fermandosi giusto un attimo davanti al banchetto per rifornire il suo piatto ormai vuoto. Quando fu soddisfatto del suo nuovo bottino, si allontanò dal tavolo per dirigersi verso le compagne e le raggiunse giusto in tempo per vedere Lauren saltare dall’altalena e atterrare agilmente sul pavimento, per poi tornare a sedersi e iniziare a dondolare con più calma, chiacchierando intanto con Samantha.
    Proprio in quel momento, la sua attenzione venne catturata dalla voce della ragazzina castana vestita di turchese che poco prima gli aveva fatto venire voglia di salire a propria volta su una delle altalene. Doveva sicuramente trattarsi di una coetanea delle due bronzo-blu e solo allora Zack si accorse che stava chiacchierando con un suo compagno di classe, Lorcan.
    Così, abbandonò momentaneamente le due fanciulle e si avvicinò all’altra coppia di studenti.
    “Ciao Lorcan!” salutò allegramente il compagno, che indossava un vivace maglione rosso piuttosto vistoso ma che, a detta sua, gli donava parecchio. I due non avevano mai avuto occasione di conoscersi poi tanto bene, ma il carattere estroverso del Tassino lo spinse subito ad attaccare bottone senza nemmeno domandarsi se il Serpeverde avrebbe gradito la sua presenza.
    “Ciao, io sono Zack” disse poi alla Corvonero, tendendole la mano libera per presentarsi. Avrebbe volentieri offerto dei dolcetti anche a loro, ma notò che Lorcan aveva già fatto una bella scorta di pasticcini.
    “Hai provato quelli al pistacchio? Sono davvero buonissimi” gli consigliò quindi, anche se nessuno aveva richiesto la sua opinione.
    “Io ho portato dei muffin, degli zuccotti, qualche cioccorana e un po’ di gelatine Tutti-i-gusti-più-uno, se volete favorire servitevi pure” aggiunse poi rivolgendosi soprattutto alla fanciulla, non sapendo che avesse appena gustato un dolcetto al cioccolato.
    Tassorosso - I anno - Battitore - Studente secondario


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    Il personaggio ha preso il veritaserum all'entrata: SI
    Il personaggio ha abbracciato qualcuno: Sì, Lauren Morgan
     
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    Siamo vicini alla fine della serata, è il momento di rendere tutto ancora più magico!



    Per dare l'arrivederci a tutti i cuori romantici, ecco una pioggia di schiuma ad incoronare il momento, Emily alzò la bacchetta verso il soffitto rimanendo sul palco, ed iniziò a far scendere un nevischio delicato. Bolle di sapone iniziarono a piroettare per la sala grande che ben presto si riempì di candida schiuma bianca.
    Potete giocarci o, se avete qualche conto in sospeso, a lanciarvela contro come una battaglia di neve.
    Ovviamente, visto che la sicurezza è ciò che ci sta più a cuore, il pavimento rimarrà asciutto per tutto il tempo, così da impedire imbarazzanti scivoloni o disastrose nottate in infermeria.

    yuiccia & formenis


    Buon gioco e divertitevi!
     
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    Rispondo alle interazioni di Lizzie
    Il post è ambientato tra l'inizio della serata e l'inizio del "momento abbraccio" (che ahimè le due mancheranno TuT)

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    Seeker Ravenclaw Prefect CB D672
    Owner of Zuri, Ogma, Amethyst e Belle
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    A.E.T.E.R.N.A. e Furmageddon
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    bacchetta di legno di sorbo, 11,5", molto flessibile, nuclei di Piuma di Occamy e Sangue di Salamandra
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    capelli: raccolti
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    Savannah M. Lynch
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    Chiunque avesse conosciuto anche solo minimamente Savannah avrebbe capito all'istante che non era una persona romantica. Febbraio per lei non era mai stato il mese dell'amore, l'unica data degna di nota era il 24, il giorno del compleanno di Elizabeth. Per questo motivo, fu solo quando iniziarono a girare le prime voci su un ipotetico ballo di San Valentino che la rossa si ricordò di quella ricorrenza, storcendo un po' il naso. Non capiva proprio perché ci fosse bisogno di una data specifica per festeggiare un sentimento personale come l'Amore e fosse stato per lei avrebbe passato la giornata normalmente, ma da anni ormai era consapevole quanto la sua cara ricciolina ci tenesse a partecipare al ballo.
    Ecco perché non fu sorpresa di trovare una busta verde sul proprio letto quella fredda sera del 7 febbraio. Prima ancora di aprirla, si ricordò di dover lei stessa spedire una lettera e andò alla scrivania per buttare giù qualche riga, pronta a spedirla grazie alla sua civetta Ogma l'indomani mattina. Finita quella piccola incombenza e grata di essersene ricordata per tempo, si dedicò quindi a quella comunicazione di cui già immaginava il contenuto. La scritta dorata che recitava il suo nome in corsivo riluceva nella fioca luce di una candela lasciata accesa sul comodino. Saggiò la grana spessa con le dita, poi la strappò malamente e ne estrasse il foglio, leggendolo distrattamente, dedicando più attenzione ai ghirigori arcobaleno che si muovevano sui bordi. Sospirò, i balli non facevano per lei, ma un piccolo sorriso le apparve in volto pensando a quanto ne sarebbe stata contenta Lizzie...e questo bastava a farla presentare davanti alla Sala Grande una settimana dopo.

    Credeva di essere in ritardo come suo solito e che la riccia si fosse già avviata all'interno, quindi guardò attraverso la porta di vetro, che sostituiva le pesanti ante di legno antico massiccio. Il tripudio di fiori e colori unito all'emozione la stordì, facendole sbattere più volte le palpebre confusa, ma proprio in quell'istante una voce familiare attirò la sua attenzione e la fece voltare: Lizzie era arrivata solo in quel momento, raggiante nel suo coloratissimo vestito floreale. Sav arrossì nell'incontrare i suoi occhi che sprizzavano gioia e aspettativa e balbettò una risposta impacciata, che non esprimeva a pieno ciò che pensava e provava:-N-no, stai...stai benissimo, sei in tema.
    Al contrario della coetanea, lei aveva optato per una camicia bianca elegante, le stava un po' larga e quindi la teneva rimborsata nei pantaloni neri del completo. Sopra aveva indossato un gilet nero con disegni floreali, per richiamare appunto il tema della serata, accompagnato da una cravatta a fiocco con gli stessi decori. Aveva abbinato poi un paio di scarpe comode e completato il tutto con una giacca particolare, dalle spalle appuntite e lo scollo pronunciato, con ricamati dei fiori rossi su sfondo nero. Il make-up leggero veniva esaltato dall'acconciatura, un raccolto che accorciava i suoi capelli rossi e mossi in un finto taglio corto.
    Lasciò che fosse la grifondoro ad aprire la porta ed entrare per prima, esaltandosi nel vedere tanti fiori nel pieno del loro splendore. Subito vennero intercettate dalla loro compagna Evelyn, che le avvisò di "scegliere uno solo e saggiamente". Sav non capì subito a cosa di riferisse e solo in un secondo momento notò le due ceste stracolme di dolcetti ai lati dell'ingresso, ognuna accompagnata da un diverso cartello. La riccia parve accorgersi solo in quel momento di che festività ricorresse quel giorno e Sav sgranò gli occhi perplessa. Possibile che davvero non se ne fosse resa conto!? Che fosse uno scherzo!? Non capendo esattamente cosa frullasse per la testolina della Caposcuola rosso-oro, decide di concentrarsi sull'avvertimento accostato alla cesta di destra. Il tono di sfida la invitava a tentare la sorte, anche perché sentiva di aver davvero bisogno di coraggio per affrontare quella serata, quindi prese anche lei una donuts con le stelle imitando Lizzie e la addentò facendo un cenno di ringraziamento a Evelyn.

    Una volta entrate, vennero avvolte dai giochi di colori che le luci caleidoscopiche creavano impattando sui muri vetrati. Calpestando il suolo erboso, Savannah avvertì un profumo inconfondibile inebriarle le narici, che le ricordava un giardino estivo al tramonto: una miscela di vaniglia e miele, con sentori di gelsomino e limone. Era profumo di caprifoglio inglese, ne era certa. Il suo fiore preferito, legato a un prezioso ricordo con Josephyne, che ne teneva degli esemplari proprio sul retro di casa. Questo dettaglio la rilasso un pochino, permettendole di meravigliarsi ancora una volta del soffitto superlativo della Sala Grande, che ora proponeva una splendida aurora boreale.
    Sospeso per aria inoltre, tenendosi vicino alle pareti, vagava un vagone aperto che ospitava un palcoscenico in movimento, propagando ovunque la musica della band della scuola. Non mancavano inoltre i tavoli del buffet, stracolmi di dolcetti o delimitati da una linea dell'età per tenere i minorenni lontani dall'alcol. Il pezzo forte era la piscina piena di palline dei colori della comunità LGBTQI+, con tanto di altalene che fungevano da trampolino di lancio per immergervisi.

    Mentre ancora cercava di orientarsi, la voce di Emily Mills risuonò nella sala, attirando la sua attenzione verso il vagone-palco: la tassorosso e la sua inseparabile serpeverde imbronciata stavano facendo i saluti di inizio serata, annunciando sorprese, augurando divertimenti e invitando a rimpinzarsi di cibo. Una volta scese le due dal palco, Lizzie le tirò la manica per trascinarla con sé da loro e da Zacharie per poterli salutare. Imbarazzata e impacciata come al solito in quei tipi di convenevoli, Savannah si portò la mano mancina al braccio destro mentre cercava di guardarsi in giro per non dare a vedere la propria agitazione, mentre la riccia ringraziava ed elargiva complimenti.
    -S-sì...sono molto belli. Avete trovato anche i caprifogli...- provò a commentare, non capendo che il profumo che aveva sentito era dovuto alla sua preferenza e non all'effettiva presenza di quella specifica pianta.
    Quando si allontanò assieme a Lizzie, la osservò come al solito fermarsi a salutare in giro chi conosceva e tentò di abbozzare sorrisi, cenni del capo o movimenti delle dita, sempre più tesa dall'affollamento che si andava a creare.
    -Da...da quello che vuoi.- bofonchiò distrattamente in risposta a Lizzie, visibilmente a disagio, mentre lasciava vagare lo sguardo da una parte all'altra senza sapere su cosa concentrarsi.

    Passarono così un po' di tempo in giro per la sala, finché la rossa, osservando una ciambella a forma di cuore sul tavolo, non strabuzzò gli occhi come se fosse appena successo qualcosa di sconvolgente e terribile.
    -Oh no.- commentò guardando Lizzie, come se lei potesse leggerle nel pensiero, per poi far schizzare gli occhi da un estremo all'altro del suolo sovrapensiero -Devo...devo tornare in dormitorio. Devo prendere una cosa... Scusami, torno subito, per favore aspettami okay?
    Non rialzò nemmeno lo sguardo su di lei facendole quella richiesta e a grandi falcate si diresse verso l'entrata, cercando di sviare i corpi dei presenti che le ostacolavano la strada. Era ormai arrivata all'ingresso quando una luce rosa si diffuse per tutta la Sala Grande, assieme alla voce della Mills che minacciava gli invitati di abbracciare subito qualcuno se non si voleva subire qualche fantomatica conseguenza. Il pensiero le corse subito alla povera Lizzie, lasciata sola proprio in quello che probabilmente poteva essere il suo momento preferito, dato quanto le piaceva abbracciare gli altri. Immaginando la sua espressione delusa, Savannah si mise di colpo a correre ignorando chiunque e qualunque cosa, diretta alla Torre dei Corvonero mentre si malediceva da sola. Come aveva fatto a dimenticarsi proprio di quello!?


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    Interazioni con Savannah

    Elizabeth Parker
    Lizzie stava aspettando Savannah, quando notò che quest'ultima stava già cercando di entrare in Sala Grande. Richiamò la sua attenzione e per fortuna la rossa la sentì, accorrendo verso di lei. Un sorriso involontario tinse il volto della Grifondoro nel vedere l'altra arrossire: la trovava sempre così adorabile! -Anche tu stai benissimo, sei perfetta anche per un matrimonio!- le disse con l'intenzione di volerle fare un complimento, anche se in realtà le era venuto un po' male. Non era infatti la prima volta che vedeva Savannah indossare panni maschili e la trovava sempre perfetta, tanto che ormai non riusciva più a immaginarla con la gonna.
    Come prima cosa da fare, decise di salutare gli altri e fu in quell'occasione che guardò con un'aria perplessa Savannah, quando si lasciò sfuggire un'affermazione. -Eh? Hai visto i caprifogli? Dove?- le domandò e girò (inutilmente) la testa in più direzioni per scovarli.
    Rimaste di nuovo sole, chiese alla Corvonero cose volesse fare e, davanti alla sua indecisione, fu Lizzie come al solito a prendere l'iniziativa. -Andiamo!- esclamò e afferrò una mano della ragazza allo scopo di trascinarla con sé. La condusse in direzione della zona LGBTQI+ e più precisamente della piscina a palline colorate. -Forza Sav, hai bisogno di divertirti!- fece allegra e le indicò l'altalena. -Sali e non accetto un no come risposta. Poi ci diamo il cambio- ordinò in maniera scherzosa. Giocarono per un bel po', finché Savannah non iniziò a comportarsi in maniera molto strana: all'improvviso, scese dall'altalena e bofonchiò qualcosa sul fatto di aver lasciato qualcosa nel dormitorio.
    Lizzie rimase sola e anche abbastanza preoccupata, perché temeva che Savannah stesse poco bene o che le fosse venuto il ciclo, ma si ripromise di aspettarla perché altrimenti sarebbe stato difficile ritrovarsi. Proprio in quel momento, la sala fu riempita da una luce rosa e udì ancora una volta la voce di Emily annunciare che avrebbero dovuto trovare una persona da abbracciare. La Grifondoro non era preoccupata delle conseguenza, ma era un'amante degli abbracci e ci teneva a partecipare all'iniziativa. Avrebbe potuto avvicinare chiunque, ma voleva cingere tra le proprie braccia solo Savannah. Attese allora svariati minuti, dopodiché iniziò ad aggirarsi nella Sala Grande nel tentativo di rintracciare la chioma rossa a lei familiare, ma invano. Solo dopo un bel po', infatti, riuscì nel proprio intento -Sav!- esclamò e iniziò a farsi largo tra la folla, correndo verso di lei anche a costo di inciampare nel vestito. La Corvonero, col fiatone per aver fatto tutta la strada di fretta, rimase ferma per calmarsi prima di iniziare a raggiungere la compagna. Le due si sfiorarono ma, proprio in quell'istante, la luce rosa si spense ponendo fine al momento tenerezza. Di conseguenza, le ragazze riuscirono ad abbracciarsi a tempo scaduto e Lizzie rivolse a Savannah un'espressione triste, ferita per essere stata piantata in asso.

    Lizzie
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    N.B. = post ambientato poco dopo la fine del momento abbraccio, prima dello schiuma party

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    La prefetta Corvonero corse a perdifiato per i corridoi e le scale, poi su per la Torre, attraversò la Sala Comune e si diresse subito al Dormitorio Femminile, nella stanza in cui aveva il suo letto. Eccolo lì, il piccolo pacchettino che doveva consegnare quella sera a Lizzie, posto proprio sulle coperte in disordine. Come aveva fatto a dimenticarselo pur avendolo lasciato in bella vista!? Diede una rapida carezza a Zuri e Belle che dormivano accoccolate una all'altra proprio su quel letto e afferrò il pacchetto, per poi tornare a correre giù per le scale facendo tutta la strada a ritroso fino alla Sala Grande. Una volta arrivata, trovò diverse persone che si abbracciavano fra loro e cercò di non urtarle mentre faceva slalom fino alla zona della piscina con le palline, dove aveva lasciato Lizzie. Peccato che lì la riccia non c'era, pur guardandosi attorno non la trovava. Perse tempo a girare per la Sala alla sua ricerca, il cuore che non smetteva di scoppiarle in petto, i polmoni che bruciavano per lo sforzo fisico.
    "Sav!" si sentì ad un certo punto chiamare e si voltò, adocchiando la povera Lizzie a una decina di metri da lei, in mezzo alla folla. Voleva correrle incontro, ma le gambe tremanti le stavano cedendo e dovette rimanere ferma alcuni istanti a respirare, prima di provare a nuotare in quel marasma di persone per raggiungerla. Riuscì a malapena a sfiorare la compagna quando la luce rosa si spense e la musica finì, e si riunirono troppo tardi una nelle braccia dell'altra in una stretta quasi disperata, come se fossero state divise per anni invece che per una decina di minuti. Quando si staccarono lentamente, il sorriso triste di Lizzie le strinse il cuore, causandole un nodo in gola.
    -T-ti prego...- annaspò cercando di parlare, abbassando lo sguardo verso le loro mani ancora intrecciate -S-scusami...Ho fatto...più in fretta che potevo... Mi spiace...
    Qualche altro respiro, ora forzatamente rallentato per cercare di calmarsi, poi allungò il braccio porgendole il pacchetto, senza ancora rialzare il capo per la vergogna che provava nell'averla lasciata sul più bello.
    -Ti-tieni. Questo è per te... Volevo dartelo al tuo...compleanno...ma ecco...forse ora è più adatto.- cercò di spiegarle alzando leggermente la voce per farsi sentire da lei sopra la musica.
    All'interno c'era un regalo che aveva preso per lei una settimana prima ordinandolo "via gufo" da Madama McClan, un accessorio prezioso che le aveva fatto pensare a lei: un coeur d'alene, un charm sferico di vetro e argento che ora racchiudeva un capello rosso, in grado di monitorare da lontano lo stato di salute del proprietario del capello. Proprio per questo, in quel momento il ciondolo pulsava allo stesso ritmo del cuore di Savannah, rapidissimo, e aveva assunto una colorazione grigiastra senza però opacizzare il vetro, sintomo che la rossa stava bene ma aveva i battiti accelerati. Il grigiore si stava via via schiarendo, dimostrando di rappresentare in tempo reale lo stato di Sav che piano piano si stava riprendendo.
    Lasciò che Lizzie lo osservasse, non sapeva se l'avrebbe riconosciuto o meno, se era a conoscenza che potesse contenere un incantesimo in grado di curare, camuffare, trasformare o proteggere, evocabile dalla corvonero stessa.
    Dopo qualche istante scostò i capelli leggermente per scoprirsi meglio l'orecchio sinistro, mostrandole di averne uno simile come orecchino. Lo tolse dal lobo e tenendo la mano a coppetta lo mostrò all'altra, abbozzando un sorriso imbarazzato.
    -Dovresti metterci un tuo capello, così saprò sempre come stai e se hai bisogno di me.- le spiegò per poi mordicchiarsi un labbro.


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    Lizzie guardò Savannah con un bel po' di dispiacere. Aveva temuto che la rossa stesse male, quando invece stava benissimo e per questo non riuscì a capire il suo comportamento: perché era tornata nel suo dormitorio, abbandonando la festa più romantica di tutte? All'inizio, Lizzie non aveva associato il ballo a San Valentino ma, ora che se ne era accorta, non voleva condividere quei momenti con nessun altro che non fosse Savannah.
    Nonostante avesse il cuore incrinato, tuttavia, era anche dispiaciuta per la Corvonero e quando la vide in difficoltà, non poté far altro che dire -Tranquilla, non sono certo arrabbiata con te! Solo che non capisco il perché tu mi abbia lasciata da sola-. Non si sarebbe mai aspettata di vederla tirare fuori un pacchetto ornato da decorazioni a tema e sgranò gli occhi nel vederselo consegnare. -Sav... davvero, non dovevi. Il regalo più grande per me è averti accanto- rispose sorridendo e nel mentre aprì il regalo, scoprendo all'interno un piccolo charm di vetro contenente un singolo capello rosso. Il ciondolo era pulsante e anche se Lizzie non lo conosceva, avrebbe saputo distinguere tra mille il capello all'interno. -E' bellissimo... per una volta, credo di essere senza parole- disse, rigirandosi il gioiello tra le dita. Dopo un po', tornò a rivolgere lo sguardo in direzione di Savannah e la vide togliere dal lobo sinistro un gioiello identico, solo che questo era vuoto. -Cioè, scambiarci i capelli... è come se ci stessimo sposando- commentò con aria trasognata e, dopo aver legato la propria sfera a un braccialetto, si strappò un capello che porse con aria trionfante alla Corvonero. -Sav, tu sei davvero speciale- fece e senza nemmeno accorgersene, iniziò ad avvicinare la labbra a quelle dell'altra.

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    Durante il proseguimento di quel giorno e quando cominciarono a comparire anche una cosa molto simile alle neve ad un tratto Samantha venne colpita da una palla e poi si voltò e vide LAuren che sorrideva e quindi le chiese con un tono neutro, perché lei era una di quelle che non si sarebbe arrabbiata, ma con una voce un po’ titubante:

    P-p-Perché l’hai fatto?
    Dopo della spiegazione anche esser scesa dall’altalena prese un po’ di “neve” e le lanciò malamente una palle verso Lauren che non arrivò neppure e nello stesso tempo cercando di schivare le altre palle vagagnti lanciate dagli studenti che si divertivano a lanciare, per un po’ si dimenticò del fatto che chi non aveva abbracciato nessuno ci sarebbe stata qualche cosa. Quindi continuarono fino al loro prossimo evento o proprio nel momento in cui arrivò il “castigo” per non aver avuto il coraggio di abbracciare nessuno. Inoltre in quel mentre Samantha, che ormai conosceva Lauren da un bel po’ed anche avevano condiviso molte lezioni ed avventure insieme la vide un po’ preoccupata e quindi le si avvicinò un po' meravigliandosi di lei stessa, forse voleva dire che stava cominciando ad avere coraggio o forse era qualcosa che aveva mangiato che glielo faceva fare e le domandò sempre un po’ timidamente:
    <b>L-L-LAury cos'hai? Non mi sembri più tu. <b>

    Ed aspettò la risposta alla sua domanda credendo che non l’avrebbe mai ricevuta, perché conoscendola sapeva che era una ragazza forte, ambiziosa e cioè quelle che nasconde le proprie debolezze a molte persone, ed era anche capace di mentire alle persone se fosse stato necessario.


    «Inizia un nuovo anno»

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    Il personaggio ha abbracciato qualcuno: NO
     
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    Love is the only thing we have that is only pure, that is not evil! The one thing just beautiful... ........... I exist for love

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    ispetto all'inizio, il primino Serpeverde sembrò sciogliersi; forse il mio abbraccio gli aveva fatto slegare la lingua e, mentre mordicchiavo il mio dolcetto, lui si lasciò andare a un commento che mi fece prima sgranare gli occhi, poi ridere divertita! Non avevo mai sentito ancora nessuno parlare del cioccolato in quel modo. Solitamente le persone amavano quel tipo di sapore, un bel pezzo di tavoletta, o sciolto in una tazza una volta preparato con l'ausilio di un po' di latte...Ma a lui, probabilmente, non piaceva, questo era chiaro! Cosa?! Ma dici sul serio?! Allora penso che un po' di "cacca" starebbe bene sulla tua faccia! dissi, continuando a mostrare i denti in un'espressione di divertimento, infilando il dito indice nel cioccolato che stavo gustando sino a qualche secondo prima e prendendo di mira il naso del figlio di Salazar di fronte a me. Ecco qui, ahahah! esclamai.

    Dopo aver salutato le mie concasate, mi fiondai verso il tavolino per recuperare un tovagliolo in modo che Lorcan potesse ripulirsi e, appena tornata nella zona della vasca con le palline, il nostro duo venne raggiunto da un altro ragazzino che non avevo praticamente mai visto sin a quel momento; dal primo momento, a pelle, mi ispirò simpatia, soprattutto per il guizzo che aveva nelle sue iridi azzurre e per i suoi biondi capelli che, come un po' tutti i maschietti o giù di lì che giravano per il castello (a eccezione di qualche perfettino), li teneva abbastanza in disordine. Vedendolo avvicinarsi gli sorrisi, poi rivolsi uno sguardo interrogativo al Serpeverde che, molto probabilmente lo conosceva meglio di me, visto che l'altro lo salutò vivacemente, poi allungai la mano verso il biondino, stringendo in maniera femminile la sua. Ciao io sono Leta, molto piacere! ...Zack, eh?! Come Zachary Levi? Quello di Shazam?! gli domandai, sperando che conoscesse la pellicola. Spostai poi lo sguardo sul suo piattino dove facevano bella mostra un sacco di dolcetti, ma non presi nulla in un primo momento perché tutto quel parlare mi aveva fatto venire molta sete, unita al sapore dolciastro che avevo ancora in bocca. Io vorrei assaggiare una gelatina ma ho sete, torno tra un attimo! e così dicendo, il tempo di afferrare un bicchiere d'acqua dal tavolino che tornai, cercando tra tutte le leccornie, quello che aveva attirato la mia attenzione: una "pillola" rossa. Stretta tra indice e pollice della mano sinistra la poggiai sulla lingua e la masticai tutta contenta, convinta potesse sapere di fragola o una frutta rossa a caso...Ma non fu così! Ahhhh, brucia, brucia, brucia! la lingua in fiamme e gli occhi che si riempirono di lacrime per il sapore piccantissimo della gelatina, strillai come una "gallina", buttando giù altra acqua mentre mi fiondavo nuovamente in cerca di un pezzo di qualcosa che contenesse "mollica" o una pasta qualsiasi da mettere tra i denti, visto che di pane, sicuramente, non ve n'era nemmeno l'ombra nel buffet.

    [...]

    Improvvisamente nella stanza iniziò a scendere della schiuma e delle bolle di sapone che iniziai a soffiare verso Zack e Lorcan, così che queste potessero danzare tra noi, poi cercai di afferrare della schiuma che, magicamente, non bagnava il pavimento, rendendo i miei passi sicuri e, prendendone una manciata con entrambe le mani, cercai di posarne un poco sui loro capelli, dopo aver "decorato" anticipatamente la mia testa e ridendo divertita...Bastava così poco per sentirsi al sicuro e ridere, ridere, ridere...Che la vita lì a Hogwarts era proprio bella!
    code: @Beatrix. ; @Francis.
     
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    Lauren Morgan

    ■ Età: 12 ■ Data di nascita: 23/09/2010 ■ Anno di corso: secondo ■ Casata: Corvo nero ■ Stato di sangue: Mezzosangue ■ SchedaOutfit

    Lauren guardò Samantha stranita da quella frase, si, lei l'aveva detto per scherzare, anche se comunque sarebbe stata attenta a non spingerla eccessivamente forte, ma perché l'aveva detto?

    Quel pensiero fu interrotto da quello che avvenne dopo: una schiuma simile a neve cominciò a cadere Che bello. Disse Lauren scendendo dall'altalena con cautela credendo che il pavimento fosse bagnato, non che una caduta sarebbe stata problematica per lei, ma non voleva rovinarsi in vestito giallo che indossava, ma si rilassò subito notando che il pavimento era asciutto.

    Prese un po' di quella schiuma e la osservò, era praticamente neve, poi guardò in direzione della sua amica che ancora si stava crucciando riguardo a quell'abbraccio non dato, così, per farla divertire, le tirò una palla di neve in fronte, stando ovviamente attenta a non imprimere troppa forza nel tiro.

    Samantha la guardò chiedendole il perché Perché non ti voglio vedere triste, così ti faccio un po' giocare in modo che tu ti distragga. Detto questo si zittì pensierosa, non aveva intenzione di mentirle, ma avrebbe voluto dire il classico ""Cosa? Io non ho fatto niente" per poi scoppiare a ridere e solo in quel momento confessare, ma invece le venne subito la verità.

    Prese a lanciare qualche palla di neve a destra e a sinistra sorridendo, ma si vedeva che c'era qualcosa che non andava, tanto che Samantha se ne accorse e le chiese che cosa la stava preoccupando Non sono preoccupata, sto pensando. Disse lei per poi rivelarle il suo sospetto Prima non ti volevo mentire, ma ti volevo dire una piccola bugia per scherzare, poi ti avrei detto che ero stata io a lanciarti la palla di neve, ma te l'ho detto subito, così come te ha subito confessato di aver paura della mia forza, per me hanno messo qualche pozione o fatto qualche incantesimo ai dolci all'entrata. Dettto questo si zittì e attese la risposta dell'amica
    ©


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    Il personaggio ha preso il veritaserum all'entrata: SI
    Il personaggio ha abbracciato qualcuno: Sì, Zachary Hayward
     
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    Declann Delia Drummond

    È strano il sangue di drago
    Lei prende fuoco se lui apre bocca e le dice "Ti amo"
    È sangue di drago

    Ed eccolo lì, il momento che non mi aspettavo. Perché l'ultimo istante che aveva preceduto il nostro contatto era quello sfiorarsi di dita in imbarazzo, o forse ancora quella lontana volta in cima al castello. Ma poi, cos'era stata quella sensazione che non sentivo più da tempo? Sedersi vicini e sentire le viscere contrarsi, poter leggere dentro i suoi pensieri su carta ma non su quelli reali. L'esclamazione di Ailsa seguì l'ennesima domanda a "alla Adam" che mi rigettava addosso le scelte.
    "Sì, dovresti," gli dissi accettando senza remore, sospinta da un siero obbligato della verità che non sapevo di aver mangiato con un muffin tutto pieno di cioccolata. Quel "dovresti" detto con un sussurro, il contatto volontario che accettai con la titubanza di un cane bastonato quando sa che ciò che sta facendo provocherebbe solo legnate. Eppure, quando mi fece una domanda più esplicita, consegnata da quella mano aperta verso il soffitto, il mio corpo si mosse come se fosse stata Ailsa a farlo e non io, Declann. Eccoci, la mano dalle unghie smaltate che scivola a sfiorare la sua. Rossa in viso e... ricoperta di bolle di sapone?
    Infatti, nel momento in cui le nostre dita si sfiorarono, i palmi si fecero amanti, i battiti si rendevano a contrasto, una scarica di bolle di sapone e di schiuma invase la sala, quella era una cosa completamente da Emily, ma nemmeno la battuta sarcastica di Adam mi impedì di concentrarmi veramente in un solo e unico momento.
    "Guidi tu?" Gli sussurrai, forse non poteva nemmeno sentire la mia voce ma leggere solamente il labiale. L'ultima volta che avevo ballato con qualcuno, con Erick Miller, gli avevo rubato un ballo a musica spenta e a festa finita, ma lì sembrava qualcosa di studiato quanto bastava per essere giusta al momento giusto. Quando sperai che lui iniziasse a danzare, avevo puntato lo sguardo verso mia cugina, dispiaciuta di lasciarla da sola per quell'attimo che sarebbe stato di pochi minuti vista l'imminente conclusione della serata. Eppure, le sorrisi, con un certo grado di complicità.
    Ailsa avrebbe capito. Ailsa capiva sempre tutto.

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    Membro di C.R.E.P.A. 2.0, L.A.T.T.E.,
    A.E.T.E.R.N.A. e Furmageddon
    Don't you like me? Not my problem.
    bacchetta di legno di sorbo, 11,5", molto flessibile, nuclei di Piuma di Occamy e Sangue di Salamandra
    abbigliamento camicia + gilet + cravatta + giacca + scarpe
    capelli: raccolti
    orecchie: helix piercings - feral version [R] [L]
    charm di LOM sul helix sinistro
    tracking bracelet (Zuri)
    braccialetto fiore di vetro (ERB PB)
    bracciale porta-bacchetta
    anello confondente in argento

    Savannah M. Lynch
    ⋆ 15 y.o. ⋆ 5 year ⋆ INTP ⋆ CG ⋆ aspergirl ⋆ seeker ⋆ prefect ⋆ halfblood ⋆ leo ⋆ irish ⋆
    Savannah era arrossita vistosamente alle dolci parole della coetanea, l'aveva appena abbandonata sul più bello facendole saltare il "momento abbraccio" e nonostante ciò Lizzie le diceva che "il regalo più grande era averla accanto". Che intendesse che aveva sbagliato ad andare a prendere il regalo, che le importava più di stare assieme ad abbracciarsi sotto la luce rosa? Che avesse quindi rovinato irrimediabilmente tutto?
    Mentre la testa le si riempiva di paranoie, guardò la riccia scartare il pacchettino e osservare il dono che le aveva preso. La destinataria diceva di essere rimasta senza parole, ma Savannah non era ancora del tutto tranquilla, temeva di non aver fatto davvero cosa gradita e si malediceva per aver dimenticato il pacchettino sul letto.
    Togliendosi il gioiello che già indossava come orecchino e mostrandolo all'altra, sentì quell'osservazione spontanea che la fece diventare completamente rossa in viso e le mozzò il respiro. Ad occhi un po' sgranati e iniziando a sudare, accettò il capello che Lizzie le stava porgendo e glielo fece inserire direttamente nel proprio coeur d'alene, per poi richiuderlo e re-indossarlo al lobo sinistro.
    -Li-Lizzie i-io d-devo...- provò a balbettare qualcosa in un sussurro, fomentata a poco a poco dall'effetto a lei sconosciuto del muffin che aveva mangiato a inizio serata, ma la grifondoro la interruppe con altre parole dolci che diventarono un ricordo indelebile nella mente della rossa. Lizzie provò quindi ad avvicinare le labbra alle sue e probabilmente fu a quel punto che il Veritaserum che le circolava in corpo pompò alla massima potenza: Savannah annullò con impeto la distanza fra loro, premendo dapprima con foga impacciata le labbra su quelle della caposcuola, poi ammorbidendosi leggermente in un vero bacio più timido e romantico, con le orecchie che le ronzavano per quanto forte le batteva il cuore. Era così rossa in faccia che quasi non si distingueva più l'attaccatura dei suoi capelli!
    Attorno a loro, proprio in quell'attimo speciale, avevano iniziato a piroettare delle bolle di sapone evocate da Emily Mills, che aveva lanciato un incantesimo dal palco vagante. Savannah non si accorse inizialmente di quell'effetto, e quando le due si staccarono le bolle si erano accumulate fino a formare sprazzi di schiuma sempre più grandi.
    -L-Lizzie i-io t-ti d-devo chi-chiedere una cosa...d-da un bel po'.- principiò a quel punto, non riuscendo a guardarla in faccia per il forte imbarazzo. Incredibilmente, cercò conforto nelle mani dell'altra, prendendole nelle sue come se in esse fosse contenuto tutto il coraggio che le serviva, sempre ignara dello scherzetto tirato dalle organizzatrici. Probabilmente, se avesse saputo cosa contenevano quei muffin, li avrebbe mangiati lo stesso proprio per avere la forza di esprimere a parole ciò che provava da tempo.
    -T-ti andrebbe d... Cioè... T-tu vo-vorresti... E-ecco... AAAHH!
    Si lamentò frustrata da se stessa e sbuffò, strinse con più decisione le dita dell'altra e si avvicinò leggermente a lei con il corpo, prendendo un bel respiro come se dovesse tuffarsi in piscina. Il tuffo, invece, lo fece nelle iridi scure di Elizabeth, parlandole tutto d'un fiato:-Mipiacerebbechetufossilamiaragazzaoddio l'hodettosulserionoaspettaforsenonsicapiscecosìsonounafrataokayma...T-TU VORRESTI ESSERE LA MIA RAGAZZA?
    Urlò alla fine, cercando di rallentare ma anche di sovrastare un po' la musica per farsi sentire meglio. Rimase appesa senza fiato sul filo del rasoio, scrutando gli occhi dell'altra in attesa di un verdetto che poteva sembrare una sentenza di morte per quanto la metteva in ansia.



    « Perfer et obdura; dolor hic tibi proderit olim. »
    Sopporta e resisti; un giorno questo dolore ti sarà utile.

    © psìche



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    Quale istinto ci dice che un orologio è fermo, anche se segna l’ora giusta?

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    Adam Basset-Thorne | 12 y. o. | II anno | Scheda

    C'era molta poesia nei cuori caparbi. Giardinieri che tagliuzzavano opere d'arte, artisti di strada e la loro missione, un grido in un microfono ad una festa scolastica...
    Ne aveva viste e sentite tante, gli esempi virtuosi non mancavano mai. Ma per ogni esteta c'era almeno un tipo metodico; il cultore dell'arte contro l'appassionato di scienza, i valori morali contro la razionalità esatta.

    Quando strinse la mano di Declann, quando furono in mezzo ad una tempesta di bolle, era come se Adam Basset-Thorne indossasse una specie di camicie bianco. Buono per i pittori come per i tizi dei laboratori.
    La guardava negli occhi, con quei silenzi alimentati dalla scoperta, alle prese con un modello da ricalcare o una cavia.
    Cos'era quel momento?

    Nessuna espressione.
    Nessun colore.
    Sentiva fluire dentro tutte le lezioni non richieste, i piedi pestati, le occhiate all'orologio... pure il fiato della signora Stevens (la dama sessantenne a cui era stato costretto).
    E sentiva il morso pungente dell'ironia, sempre, per sfuggire alle verità dello spirito.
    Direi...
    L'unica risposta possibile, su chi dei due dovesse guidare.

    E infine partì, sfiorandole la schiena a mano aperta. Tenerla per condurla; il braccio destro a fare tutto il lavoro sporco, girando sempre a sinistra, sempre in sei passi, sempre in rotazione.
    Come con Ailsa.
    Forse un filino più lento.

    C'era molto più tempo.
    Per constatare qualcosa su quel viso rosso, l'emozione più autentica tra le geometrie dei movimenti. Qualcosa di contagioso. Finì per rallentare ancora. Come facevano gli automobilisti coi pensieri in testa, che abbassavano il volume della musica per parcheggiare meglio, sentire meno cose nella testa...

    Smise di essere un gioco di simmetrie, il ballo. Cambiò qualcosa. Scese col palmo fino al fianco di lei, senza decisione, era più una strana perdita di aderenza, di tono muscolare, sconfitto dalla gravità.
    Anche l'altra mano, stretta alla sua, si sganciò per cinturarla. Stessa sorte degli occhi, calati di riflesso in un pozzo tra i loro corpi.

    Se lo prese con l'inconscio, quell'abbraccio. Avvicinandola a sé. Senza spendere una parola.
    Fino a che non fu il bambino segregato dentro a rompere lo schema; con il naso a sfiorarle i capelli e uno strano bisogno. Qualcosa che solo il Veritaserum poteva far esplodere così forte.
    Come ci riesci?
    Era molto meno di un sibilo. La cosa più intima e sfaldante, un soffio caldo scappato dagli inferi dell'anima. La prima occasione - e forse l'ultima - per sentirsi di cristallo.
    Come fai a sopportarmi?
    Gli tremava la voce, forse anche un po' la vita.

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    Il personaggio ha preso il veritaserum all'entrata: SI
    Il personaggio ha abbracciato qualcuno: NO

    TheFedIvan


     
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    Il bacio con Savannah le giunse inaspettato quanto bello. Si erano già baciate durante la fiera magica, ma quella volta fu una svista da parte sua che l'aveva quasi fatta discutere con la Corvonero. Il nuovo contatto aveva un sapore del tutto diverso, ben più dolce, e soprattutto Lizzie percepì il sentimento provenire da parte di entrambe.
    Bolle di schiuma le circondarono e normalmente la Grifondoro si sarebbe divertita a giocarci, ma in quel momento le notò a malapena poiché era troppo concentrata su Savannah.
    Con il bacio terminato, la rossa riprese a parlare ma, qualsiasi cosa avesse da dire, era così imbarazzata. -Tutto bene? Cosa hai da chiedermi?- fece, abbastanza preoccupata perché temeva che non si sentisse bene. Percependo comunque il disagio dell'amica, le disse -Respira, lo dici sempre a me quando parlo di fretta e non capisci quello che dico!-. Una volta, infatti, Lizzie era riuscita a parlare per cinque minuti di fila senza mai fermarsi e riprendere fiato: andava così veloce che Savannah non aveva capito nulla di tutto il discorso. -Comunque anche io devo chiederti una cosa, ma vai prima tu- le concesse, per non aumentare il disagio dell'altra.
    Non si sarebbe mai aspettata quella confessione così all'improvviso, non da lei, ma la prima reazione della Grifondoro non fu quella di una persona normale, perché le venne da ridere. -Oh no, Sav, non stavo ridendo di te!- cercò di affrettarsi, prima di essere fraintesa, mentre stringeva le mani della Corvonero. -Trovavo solo buffo il fatto che io volessi farti la stessa domanda... perché Sav, io ti amo da anni e quindi ora sono io a chiedertelo: vorresti essere anche tu la mia ragazza? Ma immagino già la risposta-. Avvicinò il suo volto a quello di lei. -Finalmente è successo, io e te insieme- fece, preparandosi a baciarla ancora come finale della magica serata.
    Lizzie
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    Hogwarts/Gryffindor
    Headgirl/Chaser
    Future Magizoologist
    sheet - voice - outfit
    Il segreto
    della felicità è la libertà e il segreto della libertà è il coraggio
    © -V!ñC£ñT-

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    Serpeverde
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    Siam giunti alla fine! Spero che questo viaggio nei sentimenti vi sia piaciuto, ma adesso le due organizzatrici, prima di aiutare gli elfi domestici a sistemare la sala, vogliono porgere le attenzioni all'ospite della serata che vuole tirare le somme di questa meravigliosa e scintillante festa!

    Diamo il benvenuto a Pix!


    Siete sopravvissuti fin qui!
    Che coraggiosi siete, peccato che il gradasso Adam Basset-Thorne ha scelto di isolarsi come un vero stallone,
    chi vorrà mai abbracciare quel brontolone?

    I miei occhietti han visto anche Margareth Reynolds,
    posso comprendere che abbracciare la sua migliore amica abbia un retrogusto triste,
    non è colpa di nessuno se la gente senza problemi vi resiste! Noto oltre alla serpe Sawyer-Butler anche un grifondoro che mi fa concorrenza coi dispetti, abbracciarle è stato una burla in effetti!

    Samantha White è timida e insicura,
    rimane immobile come una scultura! Pietrificusssslululuuuuu! Ah ah ah

    Di Zacharie e Emily non ho niente da dire, anche perché l'amica imbronciata mi potrebbe udire!
    Anche parlare delle altre coppie che si son abbracciate non mi va, è noioso questo si sa,
    ma una di preciso ha abbracciato l'altra senza aver un ricambio di affetto,
    Ailsa Drummond era più impegnata a far accoppiare, che ad abbracciare!
    Pssss ti dirò un segreto segretuccio! ASCOLTATE TUTTI!
    Chi ho visto nel bagno soli soletti nel periodo del vischio?
    Indizio indizietto, un brontolone e una b b b b b b balbettante tassina! Forse bisognerà impegnarsi di più, questo è un consiglio d'amico o forse di un umile villico! COME MI DIVERTO SI SI SI!

    Lorcan Weaver piacere, ci siamo mai incontrati?
    Io son Pix e credo proprio che per questi anni sarò uno dei tuoi peggiori incubi nel castello ma tranquillo,
    il peggio arriverà nelle lezioni, quelle si che non ti faran dormire la notte!
    Ma su con la vita e sii arzilo,
    non per poco io assillo. Pffff!!!

    Elizabeth Parker ha perso la dama per la via, Savannah Maxine Lynch sa che la festa è qui?
    Compratele un orologio, perché 10minuti eran per l'abbraccio, eppure ha fatto un viaggio!
    La sua ricompensa? Eccomi qui!
    Io so un segreto troppo succulente su queste due fanciulle,
    ma non ve lo dico se il pirata non me lo allontanerete per un mese! Ma qui c'è qualcosa che bolllllle
    e non è la pozione della Grael.

    Leta Lilly Foreman ci hai provato, Lorcan è scappato!

    Un saluto a tutti quelli che non l'han ricevuto
    e a chi ha provato a fare una ridicola imitazione
    di quell'abbraccione!


    yuiccia & formenis

    La serata si è conclusa con successo,
    grazie a tutti per aver partecipato!

     
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90 replies since 7/2/2024, 00:03   2557 views
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