L'Urlo della Mandragola Agosto 2022 (ANNO IV)

Cronaca Magica → Se il pettegolezzo non è offensivo e non è infondato, solitamente lo pubblichiamo qui
La caccia selvaggia: La sera del 12 dicembre, ai mercatini di Birmingham, si è verificato uno scontro tra un vampiro e un branco di lupi mannari. La lotta ha causato decine di feriti e morti fra i babbani e, secondo le rilevazioni e le testimonianze, questo potrebbe essere il primo episodio di un gioco a punti perverso che prevede che gli Esseri (i non maghi) vengano perseguitati senza riserve di sorta, in barba a ogni statuto di segretezza. Parrebbe che, in qualità di osservatore, un uomo dalle sembianze inquietanti sia giunto prima che le autorità magiche fossero allertate, come se si trovasse già sul posto per osservare gli scontri. Dai ricordi dei testimoni interpellati emerge l'identikit di un individuo altro tre metri, sottile come un asticello e caratterizzato da una risata sinistra. Nessuno lo ha visto in volto, ma gli agenti coinvolti nell’indagine ipotizzano che egli stesso abbia voluto camuffarsi dando un'immagine grottesca di sé. Sarebbe stato questo "laughing guy" ad aver affisso sui corpi dei caduti i volantini rinvenuti dalle autorità. Sopra vi erano specificati i prezzari riconosciuti ai criminali, basati sulle razze delle vittime e altre taglie dedicate a individui specifici. Questa sarebbe la tariffa dovuta a chiunque uccida uno degli esseri citati nell'elenco. Maghi e streghe parrebbero esclusi.

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Archivio Storico → Ricopriamo qualcosa tramite lo studio delle nostre tracce
Liliana Bresc riporta alla luce antiche cronache risalenti al '700 riguardanti "L'ordine dei Frontalieri" e l'incontro-scontro fra vampiri e lycan di quel periodo. I fatti narrati sono avvenuti dopo una serie di faide e lotte con cui i primi cercarono di riaffermare la propria supremazia, coinvolgendo una comunità di maghi che, dalla catastrofe, riuscirono a trarre un minimo vantaggio salvandosi dall'assimilazione totale a una o all'altra razza maledetta. Dopo un periodo di convivenza in cui appresero gli usi, i costumi e le abitudini altrui, al momento della scelta i maghi optarono per l'allontanarsi e tornare a vivere tra i monti applicando il sapere appena appreso. Arrivarono a strutturare un complesso intreccio di cunicoli sotterranei e trappole mortali, tali che nessuno sarebbe riuscito a perseguitarli.
Vista la frequenza degli attacchi, i maghi furono costretti a scavare sempre più a fondo. In diverse occasioni si ritrovarono a spuntare quasi per caso in versanti diversi dei monti, e se da un lato questo si traduceva con la quasi impossibilità di difendere gli ingressi, dall'altro riuscirono a incontrare varie persone, babbani e loro simili, raggiungendo zone più ricche di cibo e valli in cui si poteva coltivare o allevare. Membri della tribù si stanziarono in differenti luoghi e la popolazione crebbe e si divise, ma non dimenticò mai il terrore da cui fuggiva e l'importanza di difendersi dai predatori.
Per tale scopo nacque l'Ordine dei Frontalieri, un corpo di maghi addetti alla sorveglianza dei passi montani, alla costruzione e manutenzione di cunicoli e trappole in cui rifugiarsi nei periodi di crisi; sempre a loro venne affidato il compito di garantire la salvezza al popolo magico errante. In pochi anni guadagnarono prestigio e divennero un ordine di grande potere e influenza, che solo l'apertura di Durmstrang riuscì a minare.
Esercitando un'influenza su tutti i maghi dell'Europa centrale, la celeberrima scuola privò i frontalieri dei giovani maghi di cui necessitavano per mandare avanti l'Ordine. I frontalieri divennero così sempre meno, invecchiarono, e la loro influenza si ridusse, diventando quasi dei monaci dediti allo studio e alla vita confinata dentro le loro montagne.
I loro nemici millenari non avevano dimenticato però di volersi vendicare e i lupi mannari, che tenevano sotto controllo la popolazione vampirica, hanno lasciato che i Vampiri estendessero la loro influenza fino a circondarli completamente. Un grandioso attacco simultaneo decretò la fine dei Frontalieri, impendo loro di scambiarsi messaggi, chiedere aiuto o prepararsi a dovere.

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Reperti Magici → Altri ritrovamenti dal nostro meraviglioso e sterminato mondo magico
La Ministeriale Lily Selina Cross è stata la protagonista di un importantissimo ritrovamento archeologico riguardante il famigerato Occhio di Port Royale. Questo nome, in realtà, si riferisce a un set composto da due oggetti (una bottiglia decorativa e un cannocchiale) che combinati nell'uso sono davvero temibili! Sembrerebbe addirittura che il famigerato pirata Henry Morgan li utilizzasse, garantendosi un vantaggio straordinario sui suoi avversari. La coppia di artefatti, secondo le ricerche effettuate, è in grado di riprodurre fedelmente nella bottiglia qualsiasi oggetto galleggiante sulla superficie dell'acqua marina e che entri all'interno del campo visivo delle lenti del cannocchiale. Viene creata poi una copia feticcio in scala all'interno della bottiglia, e a quanto pare ciò che accade alla copia si riproduce anche sulla sua versione originale.

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Scoperta Malattie Magiche → Salute e Magibenessere: Morbo dell'Asticello
Il principe dei Corvonero Sébastien O'Keevan (del quale tra poco passerò a scrivere direttamente il curriculum) ha relazionato alla comunità magica il risultato di nuove ricerche riguardanti una malattia che può arrivare addirittura a impedirvi di leggere l'amato giornale di moda, tendenze, lifestyle, tuttecose. Si tratta di una patologia infiammatoria che colpisce i bulbi piliferi delle creature e dei maghi (e delle streghe), particolarmente aggressiva con i peli che si trovano nelle vicinanze degli occhi come sopracciglia o palpebre.
La malattia provoca l'anomala crescita dei peli, e spinge il corpo a generare secrezioni oleose o semi-solide simili alla resina. In casi estremi, il corpo che ne viene colpito può ritrovarsi chiuso o semi-intrappolato in una specie di bozzolo di peli e resina. Pare inoltre che colpisca più frequentemente le Creature Magiche, che più facilmente vengono in contatto con terreni in cui il morbo prolifera.
Se cercavi una scusa per non fare l'orto con la tua vecchia zia Gertrude, ecco che te l'abbiamo fornita. Non. C'è. Di. Che.