Hogwarts: Il Paiolo Magico - {Harry Potter GDR}

Pizza is better than angry

Julian\Leonard

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    Julian Stein
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    In quel periodo tutti i suoi compagni parlavano della pizza quindi Julian era curioso di scoprire cosa fosse. Non aveva mai mangiato qualcosa di babbano, i suoi menù casalinghi erano sempre stati ricchi di pudding, arrosti e torte. A Hogwarts c'erano le stesse cose ma anche delle novità che non si sarebbe mai aspettato di trovare. Quella faccenda lo distraeva dai pensieri negativi. Lui era sempre molto rispettoso delle regole ma quel mercoledì tardo pomeriggio voleva infragerle per la sua personale curiosità. Adam gli aveva detto di prendersi ciò che voleva nonostante fosse una vicenda diversa del proporsi per la squadra di Quiddicht. Poteva prendere una fitta di pizza di nascosto come tutti gli altri studenti eppure lo disturbava il pensiero di vedersi come non rispettoso delle regole. Certo,le infrageva ogni volta che aveva i suoi attacchi di panico ma in quei casi non poteva farci niente. Adesso era una cosa razionale quindi aveva scritto ai suoi genitori descrivendo loro la pizza per sentirsi più sicuro. Perchè almeno poteva giustificarsi dicendo che l'aveva detto alla sua famiglia se il preside l'avesse beccato. I genitori erano sempre stati un punto di riferimento stabile per Julian quindi per lui il loro parere era molto importante. A questo pensiero provava sollievo quindi quel mercoledì tardo pomeriggio si avviò alle cucine con l'intenzione di chiedere una fetta di pizza. L'avrebbe mangiata direttamente lì, era da solo perchè non voleva mettere nei guai nessuno dei suoi amici. Se ci fossero state conseguenze, le avrebbe pagate soltanto lui.
    Fu bravo ad andare alle cucine senza farsi scoprire ovvero con molta calma. Una volta lì, individuò il ritratto con la pera e le fece il solletico.
    «Comprendere gli altri è intelligenza, comprendere sé stessi è saggezza.»
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    Ciao! Ti chiedo umilmente perdono per averci messo tanto.
    Questo periodo è un gran casino per me e piano piano sto cercando di riprendere il ritmo.




    img_bio


    Leonard Cooper


    Data di nascita: 15/07/2012
    Anno Accademico: Primo
    Stato di sangue: Nato Babbano
    Casata:

    Serpeverde


    Scheda PG: Leonard Cooper

    Narrato
    - Parlato -
    Pensato




    Pizza. Pizza. Pizza…
    Ormai a scuola non si parlava d’altro. In effetti non era una delle pietanze ricorrenti fra i tavoli durante i pasti. Un giorno Leonard stava tornando dalla biblioteca quando gli capitò casualmente di sentire uno studente del quinto o sesto anno parlare a voce alta. Apparteneva alla casa di Tassorosso e stava spiegando a dei primini della stessa casa come fare a raggiungere la cucina e prendere tutta la pizza che volevano.
    A quanto pare gli elfi che lavoravano lì avevano ricevuto una gran richiesta di quel particolare alimento e non si erano potuti esimere dal soddisfare l’appetito degli studenti. Quindi si erano messi all’opera per cucinarne e tonnellate. Non faceva parte del menù della scuola, quindi non sarebbe stata servita ai tavoli.
    Ecco perché la spiegazione dello studente più grande su come andare direttamente a prendere quel piccolo tesoro dalla cucina.
    Leonard immagazzinò quell’informazione per eventuali usi futuri e continuò per la sua strada.
    Non passò nemmeno un giorno che quella preziosa informazione gli tornò utile.
    Si era svegliato tardi e ormai la colazione non veniva più servita.
    Stava morendo di fame e non avrebbe potuto resistere fino a pranzo.
    Forse uno scatto di crescita, forse la pubertà, forse quel profumino di pizza calda che ormai aleggiava spesso per i corridoi. In ogni caso decise che non avrebbe aspettato un minuto di più. Dopotutto doveva ammettere a sé stesso che gli avrebbe fatto piacere affondare i denti su una buona fetta di pizza. Era tanto che non la mangiava. E a chi non piace?
    Decise quindi di seguire le istruzioni che aveva sentito poco prima.
    Per essere sicuro di non sbagliare, partì da davanti le clessidre delle Case. Proprio davanti la grande porta della sala grande. Si incamminò verso le scale, tenendosi sulla destra e poi svoltando a sinistra appena raggiunta una scala a chiocciola.
    Proseguì fino a una zona che sembrava tanto una cantina di vini, con grandi e tonde botti. Da quel che sapeva, lì in giro doveva esserci l’entrata per la sala dei Tassorosso.
    Si mise a cercare un quadro in particolare e, quando lo trovò, con esso scoprì la presenza di un altro studente che doveva aver avuto la sua stessa idea, perché stava facendo il solletico alla pera dipinta sul quadro proprio in quel momento.
    Leonard quindi si mise al suo fianco, silenziosamente e con lo sguardo basso, aspettando di poter entrare. Si sentiva un po’ come quando si fa la fila alla cassa di un supermercato.




     
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    Julian Stein
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    Julian fece il solletico alla pera e il quadro rivelò una porta. Lui afferrò la maniglia, fu solo quando la stette per rinchiudere che si accorse di un altro studente con lo sguardo basso. Non l'aveva mai visto prima.Scusa,prima non ti ho visto. Non avevo previsto ci fosse qualcun altro qui ma se vuoi venire anche tu non farti problemi. La maggior parte dei suoi vecchi amici sembrava averlo abbandonato quindi non sarebbe stato male fare nuove conoscenze. Ormai era abituato a vedere amicizie e amori naufragare come se tutti a Hogwarts non volessero avere rapporti duraturi con lui. Gli rimaneva Adam ma era uno solo. La prima cosa da fare era abassare le sue aspettative e di conseguenza sperava di trovare un conoscente. Pensavo di venire a prendermi una fetta di pizza perchè non l'ho mai mangiata prima, avere qualcuno con cui condividerla la renderebbe ancora più buona. Sorrise, speranzoso che accetasse l'offerta. D'accordo, non sapeva chi fosse quello sconosciuto però gli sembrava tranquillo e affidabile a prima vista. E fortunamente non aveva grandi aspettative nei suoi confronti. Forse si trattava solo di cogliere ciò che poteva offrire ogni incontro senza aspettarsi niente.
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2 replies since 24/4/2024, 13:40   51 views
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