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Quale istinto ci dice che un orologio è fermo, anche se segna l’ora giusta?
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Adam Basset-Thorne | 12 y. o. | II anno | Scheda
Rincorrere era roba da cani.
Li vedeva continuamente, d'estate. Rincorrevano auto, moto, portalettere... non riusciva proprio a capire la funzione dei cani all'interno delle proprietà. Ce n'erano almeno una dozzina per quartiere, dalle parti di Bristol. Fastidiosi di notte e insopportabili di giorno: passeggiare lungo i marciapiedi delle zone residenziali era considerata un'attività a rischio infarti. Stavano sempre ad abbaiare, a correre, sbavare...
Era così che si sentiva.
Un maledettissimo cane dietro l'Ailsa express. Che giocava ad ignorarlo dall'uscita di storia, mentre i soliti perdigiorno cronici stavano in mezzo a ciondolare, ostruendogli la visuale e il passaggio.
Oh! Ti fermi o no?!
Si giravano tutti meno che l'interessata.
Era la terza volta che la chiamava.
Quando finalmente la raggiunse, schivando gruppetti di corvi e sfondando senza ritegno un fantasma obeso, le batté un su una spalla il proprio quaderno nero. Non forte, dai. Era più il rumore.
... ma che furia hai?!
E quello era il minimo.
Perché il quaderno che reggeva era aperto su una pagina ben precisa
La fiancheggiò per metterle in favore d'occhi quell'appunto.
Secondo me dobbiamo parlare
C'era un'ombra di malizia su quella linea sottilissima, un po' fiera e un po' aggressiva. Sorrisi che c'erano e non c'erano affatto. Una sfumatura percettibile solo a quelli che Adam Basset-Thorne lo avevano imparato a conoscere.
Era la trama trionfale di chi l'aveva detto.SPOILER (clicca per visualizzare)rees.
special guest TheFedIvan che quando vuole, se vuole e quante volte vuole, è libera d'infilarsi dappertutto
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+1 .Ailsa Drummond | sheet ☀︎ | II Year | Grifondoro
Camminavo spedita nei corridoi, incurante della decisione di Adam di seguirmi o meno. Non perché non mi piacesse passare del tempo con lui - anche i muri se ne sarebbero accorti che Adam, in qualche modo, mi piaceva - ma mettermi a discutere con il suo broncio perenne o a doverlo implorare? No, grazie! E poi ero ancora su di giri per l'apparizione di miss Coco, che ora avevo salutato, per notare la voce che mi chiamava alle spalle. O capire che fosse rivolta a me.
Hogwarts era il regno del caos, avevo imparato a essere selettiva con i suoni che la caratterizzavano, recepire solo ciò che mi interessava davvero. E, forse, il tono di Adam non era stato sufficientemente da lui per farmi capire che si stava rivolgendo, effettivamente, a me.
Fu solo il colpo sulla spalla, leggero ma deciso, a farla voltare.
Notai la pagina aperta e avvampai, rispondendo così alla frase del mio amico.
Scusami dissi solamente ero sovrappensiero. Era evidente che non stavo rispondendo al suo dobbiamo parlare ma alla domanda precedente. Come se le parole successive e l'aria trionfante di Adam potessero essere passate inosservate sul serio.
Strinsi le dita attorno al polso di Adam, trascinandolo con una furia molto simile a quella con cui si era appellato a me pochi secondi prima, individuando un'aula vuota e fiondandomici dentro, lasciando la porta accostata. Se dobbiamo parlare, lo facciamo alle mie regole.
Sollevai il primo dito, l'indice. Nulla di ciò che diremo uscirà da qui.
Lo seguì il medio. Tu non giudichi me... e l'anulare E io non giudico te.
Tre regole. Semplici. Se starai a queste regole... dimmi, di cosa vuoi parlare? dissi, con una nonchalance che era evidente non mi apparteneva..
Feel flowsPrimo piano, post SdM |
