Hogwarts: Il Paiolo Magico - {Harry Potter GDR}

Guarda dentro di te e conoscerai chi sei

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    Matthew Corbin - Serpeverde
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    Il Gufo che mi è arrivato quel sabato lo definirei imprevisto, di solito mi arrivano da parte di mia nonna, non ne ricevevo altri o meglio non mi aspettavo di riceverne altri, ma quel giorno qualcosa che mai mi sarei aspettato accadesse è successo un gufo insolito mi portò una lettera, era Zia Aoife che mi chiedeva un enorme favore di dare una seconda lettera a sua figlia una certa Janet Chapel, all’inizio rimasi subito sbalordito non ero a conoscenza che avesse una famiglia, ma la cosa non mi sbalordiva c’erano tante cose che sa e che fa mia madre che non mi dice mai nulla nonostante io si abbastanza grande da poterlo sapere, comunque se questo gufo è arrivato fino a me voleva dire che mia madre ne era a conoscenza, ma non capivo cosa centrassi io, forse ero il loro mezzo di comunicazione, ma perché non farlo prima? Adesso che ci penso forse è meglio non chiedere e continuare a fare quello che mi è stato chiesto, non era facile trovare una primina che se ne stava sempre sulle sue in sale comune, non c’era ma ero riuscito a farmi dire da una ragazza del secondo anno che in questo momento si trovava nel ponte sospeso. La ricerca fu più facile del previsto la ragazzina guardava nel vuoto come se avesse l’aria di volersi buttarsi da un momento all’altro, mi avvicinai a passi lenti verso di lei cercando di sembrare il più amichevole possibile, quel giorno c’era un po' di vento e il sole era nascosto dietro grandi nuvole che promettevano un temporale da un momento all’altro << Janet….Janet Chapel? …>> dissi specificando chi cercassi nominando anche il suo cognome, il suo sguardo si girò di scatto verso sembrava impaurita per qualcosa che al momento non capivo << no aspetta è importante non ho nessuna intenzione di farti nessun scherzo …ti cerca beh…ecco ti cerca tua madre…>> alla fine tra svariate pause improvvise, riuscii a vuotare il rospo non ero una da molti giri di parole meglio dire le cose subito dritte al punto.


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    Francis85
     
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    Janet Chapel - Serpeverde
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    Janet quel sabato era la ponte sospeso, e guardava giù con il suo solito umore cupo, tanto che a degli occhi estranei avrebbe potuto sembrare che aspirasse a lanciarsi nel vuoto, in realtà non ne aveva alcuna intenzione, stava solo riflettendo su come poter trovare indizi riguardo ai suoi genitori, in fondo erano passati quasi sei mesi da quando era entrata a Hogwarts e ancora non aveva trovato nessun riferimento a chi potessero essere.

    Un dubbio le invadeva la testa, il fatto di non aver trovato niente avrebbe potuto essere di per se un indizio? Forse era una nata babbana, ma era anche vero che non aveva fatto molte ricerche dato il molto tempo che doveva riservare alle lezioni alle quali non voleva andare male, se avesse preso brutti voti una volta trovati i suoi genitori sarebbero stati delusi, e ciò non voleva che accadesse.

    Mentre rifletteva su questa cosa guardando nel vuoto e stringendo a se Freddy sentì il suo nome essere pronunciato da un ragazzo, si girò di scatto spaventata, detestava essere presa alla sprovvista, era una cosa che la shockava sempre, così strinse ancor di più il suo coniglietto e fece per scappare, ma il ragazzo le disse di fermarsi e, dopo un po', che sua madre la stava cercando..

    Janet sgranò gli occhi e rimase impietrita, che fosse uno scherzo? Sì, di sicuro lo era Qualcuno lo sa che non la conosco. Pensò, e quel pensiero le fece abbassare gli occhi, le sembrava strano che ancora nessuno lì dentro l'avesse r4esa in giro, e infatti eccolo lì il primo che avrebbe iniziato a bullizzarla, che cosa meschina però tirare in ballo la sua condizione di bambina abbandonata Non è vero. Disse con un lacrima che le scese da un occhio Sono stata abbandonata, se sapesse che sono qui mi avrebbe mandato una lettera lei stessa, non l'avrebbe detto a te. Intanto stringeva sempre più forte Freddy cercando di non perdere un'altra volta il controllo.

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    Matthew Corbin - Serpeverde
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    Non ero un Magipsicologo che sapeva come comportarsi con le persone a seconda del loro carattere e, in più, non era comunque facile rivolgermi ad una ragazzina che non aveva la minima idea di chi fosse sua madre, certamente l’inizio non fu dei migliori per colpa mia, il mio tono di voce era molto forte, non me ne rendevo conto, pensavo fosse sempre quello di prima, ma con l’età oltre a crescere io stesso anche il tono di voce si modificava; la ragazzina infatti si girò di scatto, quasi spaventata come se si stesse mettendo pronta per scappare o subire un ennesimo scherzo da parte di qualche studente più grande abbastanza stronzo, ma quando vuotai il sacco rimase impietrita come se avesse appena visto un fantasma. Passarono alcuni secondi che sembravano ore, ma l’unica cosa che riuscii a dirmi era che non è vero, seguita da una lacrima che le scendeva dalla palpebra destra fino a scendere dal suo viso bagnandole un po' la guancia, in quel momenti mi sentii in colpa io per Zia Aoife, ma come aveva pensato di abbandonarla? Capisco che gli Auror le stavano col fiato sul collo, ma non poteva lasciare la bambina a qualche amico fidato per poi riprendersela, è sua figlia sangue del suo sangue non un oggetto che se una volta perso lo si può ricomprare, un figlio è per sempre. Nel frattempo non avevo la minima idea di cosa dire, stringeva la lettera con la mano destra e con la sinistra buttata a peso morto all’ingiù << Janet…per prima cosa rilassati e calmati ok? Non ho nessuna intenzione di farti qualche scherzo sono serio…>> iniziai cercando di rassicurarla mentre usavo un tono calmo << sono sicuro che abbia delle ragioni per averlo fatto …. Hai bisogno di tua madre e lei di te credimi, ci sta malissimo lei è amica di mia madre sono come sorelle, si fida di me e per quello mi ha chiesto di fare questa cosa importante per te e per lei, non vuoi scoprire veramente chi sei? Da dove vieni? Io non sapevo nulla di te, ti ho a malapena visto nella sala comune, mai mi è passato per la testa di farti uno scherzo tantomeno del genere >> usavo sempre del lei non volevo dire il nome Aoife non sia mai che qualcuno magari riesca a capire veramente chi sia mia zia e poi finisca male, perché si sa che ad Hogwarts hanno le orecchie anche gli uccelli che si sentono cinguettare ogni giorno. Janet stringeva quel coniglio come se fosse la sua ancora di salvezza da questo mondo che le stava cosi stretto, mi inginocchiai dinanzi a lei per rimanere alla sua altezza visto che ero più alto << Ti prego leggila se vuoi puoi farlo anche a mente o per conto tuo …>> aggiunsi avvicinandola delicatamente a lei. .


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    Janet Chapel - Serpeverde
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    Matthew le disse di calmarsi per poi iniziare un discorso lungo sul fatto che la madre, amica della madre di lui, di sicuro aveva avuto le sue ragioni per averla lasciata, ovviamente aveva mal interpretato il suo atteggiamento, Janet non odiava i suoi genitori per averla abbandonata, era triste perché l'avevano fatto in quell'orfanotrofio e avrebbe tanto voluto sapere il perché.

    Comunque in ragazzo sembrava gentile e sincero, ma tante volte Janet aveva visto ragazzi che sembravano gentili e sinceri per poi rivelarsi degli stronzi, su una cosa però aveva ragione, fino ad allora l'aveva lasciata in pace, anzi, tutti in quella scuola la lasciavano in pace, sì, sentiva che qualcuno le rideva alle spalle, ma non era niente in confronto agli atti di bullismo che aveva subito.

    Ma a farle accettare di leggere quella lettera non fu quella considerazione, ma quello che disse il ragazzo, o meglio quello che le domandò, certo che voleva sapere chi fosse a da dove venisse, era il suo più grande desiderio, certo, avrebbe voluto sapere qualcosa di entrambi i genitori, non solo della madre, ma era già un piccolo passo in avanti.

    Strinse il suo peluche sotto al braccio sinistro e prese la lettera con la mano destra, di posare quel coniglietto o peggio chiedere a Matthew di reggerlo non se ne parlava proprio, l'aprì e, come detto dal ragazzo, la lesse nel pensiero senza condividerne con lui il contenuto, già si sentiva a disagio perché la stava guardando, chiederle di leggere qualcosa di personale a voce alta sarebbe stato decisamente troppo.

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3 replies since 20/2/2024, 02:16   98 views
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