Hogwarts: Il Paiolo Magico - {Harry Potter GDR}

Crazy Train - Welcome to my virtual Mind Palace

Spazio per i deliri di: Moony_The_Engineer

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    ⊳ Tassorosso / 1° anno / ripetente
    ⊳ purosangue / B- / vaccinazione
    ⊳ 01/04/2011, Freakin'Frog, Canada


    ⊳ infp-t / caotico buono / ?w?
    ⊳ schizofrenia catatonica [indice]
    ⊳ xy / genere maschile / bisessuale


    DIARY of REGINALD TED MCCOULLOGH


    Sono nato il primo di Aprile del 2011, ho dodici anni e il prossimo anno frequenterò la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts nel primo anno per la seconda volta. Già, ripetente.
    Facciamo un passo indietro. Sono nato molto, molto, molto lontano da qui! Precisamente in Canada, nel paesino abitato da maghi e streghe di Freakin' Frog. Si trattava di un borgo circondato da boschi, mia madre e mio fratello maggiore lo appellano come un posto vecchio e bigotto ma la verità è che un po' mi manca. Ora ad Oxford, non posso più correre per le stradine senza rischiare di essere investito e in più ci sono mille piazze e centri, di certo era più facile quando l'unico punto d'incontro era il pozzo situato al centro dell'abitato. Le case erano tutte di pietra e mattoni, il paese era caratterizzato da graziosi mercatini, botteghe e tavole calde il cui ingresso era un rozzo portone di legno. La nostra casa non era vicino al centro dove si trovava il pozzo, ma bensì ai confini di Freakin' Frog vicino ai boschi. Era un Cottage di famiglia, decisamente non piccolo. Lo adoravo. Era composto da più piani, impreziosito con cimeli di famiglia quali dipinti vecchi decenni e insulsi trofei mondani. Tramandato dalla famiglia Booth, quella di mamma, il Cottage nascondeva dietro ogni angolo gomitoli di lana e bacchette per lavorarla. Sono cresciuto abbastanza in solitudine, perché i miei coetanei mi prendevano in giro e mi picchiavano (ero un bambino molto sensibile!) e mi piaceva lavorare a maglia con quei materiali nascosti per la casa, dietro o dentro l'accogliente mobilio in legno. Mi mettevo davanti al focolare, e iniziavo sotto gli insegnamenti di mamma a creare piccoli animaletti e sciarpine, è anche grazie a lei se ora i miei compagni Frisky e Whiskey hanno un letto di lana colorato.
    Dicevo prima che quando giocavo con i miei coetanei, loro mi escludevano e mi prendevano in giro. O almeno, io ero molto piccolo e non ricordo bene, mamma dice che le piccole cicatrici che ho in faccia me lo sono procurate o quando giocavo, o quando venivo pestato, e in ogni caso non sono mai stato molto bravo con le persone quindi non stento a crederci. La mia infanzia l'ho trascorsa lavorando a maglia, aiutando la mia mamma (falegname di mestiere) a tagliare la legna e scrivendo lettere ai miei fratelli maggiori. Questi sono Nathan e Jonathan, adesso hanno 23 e 16 anni ma quando ero piccolo frequentavano Ilvermorny e raccontando a loro attraverso le lettere le giornate di me e la mamma mi sono interessato alla scrittura e al giornalismo.
    Apriamo una parentesi. Il giornalismo rimane una mia passione ma tuttora è un "no!". Durante il mio primo anno (vero primo anno) ho provato a scrivere per l'Eco di Hogwarts ma essendo che non riuscivo a stare al passo con le scadenze e scrivere l'oroscopo non mi piaceva - be' non è andata molto bene e tuttora ne sono fuori. Già.
    Anche io dovevo frequentare Ilvermorny. Mi domandavo costantemente dove sarei finito. Sarei stato un Wampus come Nathan e tutta la generazione materna dei Booth? Un Thunderbird come lo scorbutico Jonathan? O un Horned Serpent, un Pukwudgie?
    In realtà ora sono un Tassorosso. Per una specifica ragione ci siamo trasferiti ad Oxford, in Gran Bretagna e quindi frequento Hogwarts, ma ora lasciatemi raccontare di un'avventura insolita che ha coinvolto me e mia madre, Marylin Booth. Quando avevo nove anni e abitavo ancora a Freakin'Frog ho iniziato a vivere strani episodi. Ero tranquillo, papà tra l'altro (sì esiste, dopo ci arriviamo) mi aveva regalato recentemente una chitarra per il mio compleanno e mi stavo pian piano avvicinando anche alla musica. Eppure, in quel periodo, mamma mi vedeva turbato da alcune cose. Innanzitutto ho cominciato ad essere in grado di volare. Il mio fratellone Nathan e mia mamma continuano a dire che è tutto frutto della mia, cito, "fantasmagorica immaginazione!" ma io so veramente volare! Inoltre riconosco che avevo degli strani incubi, e non so come spiegarlo, anche incubi durante il giorno. I medimaghi a cui io e la mamma ci siamo rivolti, hanno chiamato questi ultimi fatti "allucinazioni" e "paralisi del sonno". Appreso che avevo e ho tuttora "allucinazioni" e "paralisi del sonno" (protagoniste figure nere e umanoidi) c'è un'altra cosa che mi ha destabilizzato. I dottori l'hanno definita Catatonia. Mamma mi ha spiegato che è uno stato in cui rimango immobile, i miei occhi sono aperti e rimango in piedi in una posizione buffa. Mi è capitato diverse volte, di solito me ne accorgo dopo che succede ma so solo che la prima volta che è capitato mamma mi ha trasportato subito nell'ospedale più vicino a Freakin'Frog. Origliando una conversazione tra lei e Nathan, ho capito che mi aveva trovato in salotto, con le braccia rigide, una in alto e una gamba contro la gravità, staccata da terra. Mi aveva descritto al mio fratellone come senza sensi, ma con gli occhi aperti e le labbra socchiuse. Avrei comunque appreso grazie alle spiegazioni di mamma la diagnosi che i dottori mi avevano fatto, ma anche quella sera quando avevo origliato avevo sentito il verdetto. Schizofrenia Catatonica, che parole complicate!
    Ricapitoliamo. Avevo nove anni, fra poco dieci, i miei fratelli frequentavano Ilvermorny e io attendevo la prima magia per andarci anch'io. Mi piaceva (e mi piace tuttora) lavorare a maglia, scrivere articoli e dilettarmi con la chitarra classica regalata da papà. Abitavo a Freakin' Frog, paesino magico, in cui non ero molto conosciuto perché ero timido e introverso. Gradualmente ho iniziato ad avere allucinazioni e paralisi del sonno che avevano come protagonisti figure scure e antropomorfe dagli occhi bianchi, e mi è stata diagnosticata la Schizofrenia Catatonica a seguito di uno strano evento in cui mamma mi ha trovato immobile in soggiorno. A questo punto ho iniziato a prendere malvolentieri delle medicine, che mia mamma mi dava una tantum prendendole da dei piccoli contenitori cilindrici arancioni, ma ancora non avevo fatto la mia prima magia, dunque vediamo di sbloccare adesso questo ricordo. Ero a colazione, ancora a Freakin' Frog. La giornata era limpida, una prima mattina di marzo in cui si avvicinava il mio undicesimo compleanno. Avevo già ricevuto la notizia che a breve ci saremmo trasferiti ad Oxford, ed ero un po' giù di morale ma ora non è rilevante. Badate bene a leggere, perché sarà breve ma intenso. Vidi una di quelle figure umanoidi e scure dietro la mamma, una delle poche allucinazioni visive che ricordo in modo vivido, mi spaventai così a morte che il latte che torreggiava sulla tavola vicino alle prugne cadde al mio urlo, inondando tutto. Rovesciare un cartoccio di latte è stata la mia prima grande impresa, ora capisco la mia bocciatura.
    Ora che sappiamo che sono in grado di inzuppare le tovaglie, parliamo di papà e del mio trasferimento. Papà si chiama James Reginald, il suo secondo nome è anche il mio, ed è un mago inglese purosangue molto simpatizzante con la madre di mia madre, che non ho mai conosciuto. Papà descriveva nonna come una donna molto decisa e dagli ideale nobili e puri, discorsi che mamma non apprezzava e che spesso rappresentavano motivo di litigio. Papà condivideva molte idee di supremazia purosangue, mamma no. Lui non è un estremista estremo estremo, tuttavia anche a me a volte fa un po' storcere il naso. Gli voglio bene, non posso negarlo, ma c'è un motivo se preferisco farmi chiamare con il mio secondo nome, Ted. Oltretutto papà è un commerciante e passava e passa tuttora gran parte del suo tempo fuori dalla nostra famiglia.
    Succede che un giorno il mio nonno paterno muore, lasciando in eredità la sua villetta nei pressi Oxford. Abbiamo lasciato Cottage Booth per trasferirci lì, e mamma ne era estasiata. Il fratellone Nathan finiti gli studi ad Ilvermorny era rimasto in Canada a lavorare in una riserva di Draghi e quindi siamo approdati in Inghilterra senza di lui in un primo momento. Jonathan aveva finito il suo quarto anno e avrebbe proseguito ad Hogwarts, lui decisamente non ne era felice. Ci siamo trasferiti nella villetta giusti in tempo. La mia lettera per Hogwarts mi aspettava, e mio padre, ex studente di Serpeverde, ne era fiero.

    Quell'estate del 2022 avevo effettuato tutte le compere prima di Settembre. La divisa, tutti i libri, persino due compagni di avventure, un pappagallino di nome Frisky e un asticello che ho chiamato Whiskey. Ho fatto visita anche ad Olivander, dove mi aspettava solo Agnes, la mia bacchetta. Lei è di nocciolo, lunga 10 pollici e tre quarti, flessibile con nuclei di foglia di alioto (non ho idea di cosa sia ma sembra fico) e sangue di Drago (mio fratello spera sia stato estratto senza nessun drago maltrattato!). Inoltre, sorpresona, Nathan aveva lasciato la riserva e si era iscritto all'università per diventare Auror (che a detta sua, non sa se riuscirà a finire).

    Memorandum

    I° ANNO 2022/2023
    Tra ritardi, problemi in classe, compiti non consegnati e crisi di vario genere non è andata molto bene. Se poi ci aggiungiamo la voglia di mamma di riportarmi a casa, mh. Sono stato rimandato e aspetto solo il prossimo per poter andare meglio. A parte il pessimo andamento scolastico e l'apprensione di Miss Booth, ho scoperto che dilettarmi negli articoli per conto mio è diverso da lavorare nel giornalino. Ho occupato per un po' un posticino nella scrittura dell'oroscopo per l'Eco di Hogwarts, ma visto che sfornavo più che ritardi nelle scadenze che articoli, ecco decidete voi se interpretare la mia dipartita come dimissione o licenziamento. Idem per la mia breve carriera da portiere - il Quidditch almeno per ora non fa proprio per me!

    I° ANNO (ripetente) 2023/2024
    At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.

    II° ANNO 2024/2025
    At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.

    III° ANNO 2025/2026
    At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.

    IV° ANNO 2026/2027
    At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.

    V° ANNO 2027/2028
    At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.

    VI° ANNO 2028/2029
    At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.

    VII° ANNO 2029/2030
    At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat















    Edited by Dark_Ol - 15/4/2024, 20:54
     
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    Mentre continuo a fare respiri profondi per mantenere la calma, la suola della mia scarpa sinistra ticchetta svelta contro il pavimento nel tentativo di contenere la mia voglia di muovermi. Intanto cerco di riflettere su ciò che le mie orecchie odono nella speranza di riuscire a rendere incisive le informazioni più importanti in modo che queste non vengano dimenticate nell'oblio dopo trenta secondi di tempo. - Pg Ted McCoullogh, Pozioni PB.


    Edited by Moony_The_Engineer - 14/12/2022, 17:09
     
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    Breve Recap ad Cazzum

    Racconto senza nessuna pretesa ambientato dopo il viaggio di ritorno da Hogwarts. Non so se On è già successo o meno, ma non essendo una role credo non sia un problema (?). Ad ogni modo, non ci dovrebbe essere nulla di non adatto a pubblico sensibile solo un povero tassino un po' giù di morale, ma non c'è da preoccuparsi, si riprenderà.


    Bocciato. Non riesco a pensare ad altro mentre esco barcollante fuori dal treno. Non avevo appena ricevuto la notizia, non era una novità il mio rimando al primo anno, e nemmeno non me l'aspettavo. Solo che, adesso, dopo giorni dalla presa di coscienza di ciò da parte mia e della mia famiglia mi aspettavo che il mio stato d'animo stesse un po' meglio. Invece no, uno schifo.
    La locomotiva fischia, è ferma, e io armeggio con le valigie, distrutto, facendomi strada tra il via vai di studenti accalcati nel corridoio.
    Ogni studente che vedo ha un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia. Sono schiamazzanti, allegri, piangono lacrime di gioia, sono fieri. E poi arrivo io, triste e angosciato. Ho passato tutto il viaggio da solo, a dormire, non ho nemmeno avuto la faccia tosta di rifiutarmi di prendere le medicine tanto il senso di colpa è grande.
    Quando io, le mie valigie e i miei compagni Frisky e Whiskey sono a terra fuori dall'express, vedo loro. Vedo la mia famiglia canadese al completo. Jonathan era uscito dal mezzo molto più velocemente di me, lui perlomeno era sereno. Promosso con i voti a malapena sufficienti, ma comunque promosso. E io? Io nemmeno quello. A guardare mamma che teneva una mano sulla spalla di Jonathan, Nathan che chiacchierava con papà mi venivano gli occhi lucidi. Rimango fermo, impalato, sull'orlo di scoppiare a piangere per diversi istanti, fino a quando non vedo il mio fratellone Nathan pararmisi davanti, apre le braccia senza dire nulla e io mi ci butto sopra.
    Voglio solamente non pensare più a nulla.
    Comincio solo a volare.
    r. ted mccoullogh
    12 | infp-t | hufflepuff
    «holy elvis»
    be a good hufflepuff, be kind and loyal. Be a cool hufflepuff, be kind, loyal and rock.


    Edited by Dark_Ol - 15/6/2023, 22:35
     
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    Ora vado su mobile e li osservo sfracellarsi male :c


    EX WAMPUSASPIRANT AUROR23 Y.O.CANADIANᚾᚨᚦᚨᚾ ᛗᚲᚲᛟᚢᛚᛚᛟᚷᚺ

    Nath The Viking
    戦え ❖ FIGHT
    NATHAN MCCOULLOGH
    Sed ut perspiciatis, unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam eaque ipsa, quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt, explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem, quia voluptas sit, aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos, qui ratione voluptatem sequi nesciunt, neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum, quia dolor sit amet consectetur adipisci[ng] velit, sed quia non numquam [do] eius modi tempora inci[di]dunt, ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit, qui in ea voluptate velit esse, quam nihil molestiae consequatur, vel illum, qui dolorem eum fugiat, quo voluptas nulla pariatur?”
    Translation by H. Rackham:
    “But I must explain to you how all this mistaken idea of denouncing of a pleasure and praising pain was born and I will give you a complete account of the system, and expound the actual teachings of the great explorer of the truth, the master-builder of human happiness. No one rejects, dislikes, or avoids pleasure itself, because it is pleasure, but because those who do not know how to pursue pleasure rationally encounter consequences that are extremely painful. Nor again is there anyone who loves or pursues or desires to obtain pain of itself, because it is pain, but occasionally circumstances occur in which toil and pain can procure him some great pleasure. To take a trivial example, which of us ever undertakes laborious physical exercise, except to obtain some advantage from it? But who has any right to find fault with a man who chooses to enjoy a pleasure that has no annoying consequences, or one who avoids a pain that produces no resultant pleasure?”
    SECTION 1.10.33 OF CICERO'S “DE FINIBUS BONORUM ET MALORUM”
    Original Latin text:
    “At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus, qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti, quos dolores et quas molestias excepturi sint, obcaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa, qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio, cumque nihil impedit, quo minus id, quod maxime placeat, facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet, ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat…”
    Translation by H. Rackham:
    “On the other hand, we denounce with righteous indignation and dislike men who are so beguiled and demoralized by the charms of pleasure of the moment, so blinded by desire, that they cannot foresee the pain and trouble that are bound to ensue; and equal blame belongs to those who fail in their duty through weakness of will, which is the same as saying through shrinking from toil and pain. These cases are perfectly simple and easy to distinguish. In a free hour, when our power of choice is untrammeled and when nothing prevents our being able to do what we like best, every pleasure is to be welcomed and every pain avoided. But in certain circumstances and owing to the claims of duty or the obligations of business it will frequently occur that pleasures have to be repudiated and annoyances accepted. The wise man therefore always holds in these matters to this principle of selection: he rejects pleasures to secure other greater pleasures, or else he endures pains to avoid worse pains".


    OUTFIT | ᛁᚾᚢᛖᚾᛏᚨᚱᛟ INVENTARIO | PLAYLIST

    ▪️bacchetta | legno di Prugnolo, abbastanza flessibile, lunga 10 pollici e mezzo. Nuclei di sangue di Drago e Piuma di Jobberknoll.
    Il prugnolo, che è un legno di bacchetta molto particolare, ha la reputazione, a mio avviso meritata, di essere il legno più conforme ad un guerriero. Ciò non significa necessariamente che il suo proprietario pratichi le Arti Oscure (anche se è innegabile che coloro che lo faranno godranno del prodigioso potere della bacchetta di prugnolo); si trovano bacchette di prugnolo tra gli Auror e tra gli abitanti di Azkaban. Le bacchette fatte da questo legno sembrano aver bisogno di sperimentare situazioni di pericolo e brivido per legarsi ai loro proprietari. Data questa condizione, la bacchetta realizzata in prugnolo diventerà una compagna leale e fedele.



    CATATONIC SCHIZOPHRENICHUFFLEPUFF12 Y.O.CANADIANID CARD

    little sea turtle
    KIND ❖ ROCK
    I° Year
    REGINALD TED MCCOULLOGH
    Sed ut perspiciatis, unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam eaque ipsa, quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt, explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem, quia voluptas sit, aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos, qui ratione voluptatem sequi nesciunt, neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum, quia dolor sit amet consectetur adipisci[ng] velit, sed quia non numquam [do] eius modi tempora inci[di]dunt, ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit, qui in ea voluptate velit esse, quam nihil molestiae consequatur, vel illum, qui dolorem eum fugiat, quo voluptas nulla pariatur?”
    Translation by H. Rackham:
    “But I must explain to you how all this mistaken idea of denouncing of a pleasure and praising pain was born and I will give you a complete account of the system, and expound the actual teachings of the great explorer of the truth, the master-builder of human happiness. No one rejects, dislikes, or avoids pleasure itself, because it is pleasure, but because those who do not know how to pursue pleasure rationally encounter consequences that are extremely painful. Nor again is there anyone who loves or pursues or desires to obtain pain of itself, because it is pain, but occasionally circumstances occur in which toil and pain can procure him some great pleasure. To take a trivial example, which of us ever undertakes laborious physical exercise, except to obtain some advantage from it? But who has any right to find fault with a man who chooses to enjoy a pleasure that has no annoying consequences, or one who avoids a pain that produces no resultant pleasure?”
    SECTION 1.10.33 OF CICERO'S “DE FINIBUS BONORUM ET MALORUM”
    Original Latin text:
    “At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus, qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti, quos dolores et quas molestias excepturi sint, obcaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa, qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio, cumque nihil impedit, quo minus id, quod maxime placeat, facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet, ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat…”
    Translation by H. Rackham:
    “On the other hand, we denounce with righteous indignation and dislike men who are so beguiled and demoralized by the charms of pleasure of the moment, so blinded by desire, that they cannot foresee the pain and trouble that are bound to ensue; and equal blame belongs to those who fail in their duty through weakness of will, which is the same as saying through shrinking from toil and pain. These cases are perfectly simple and easy to distinguish. In a free hour, when our power of choice is untrammeled and when nothing prevents our being able to do what we like best, every pleasure is to be welcomed and every pain avoided. But in certain circumstances and owing to the claims of duty or the obligations of business it will frequently occur that pleasures have to be repudiated and annoyances accepted. The wise man therefore always holds in these matters to this principle of selection: he rejects pleasures to secure other greater pleasures, or else he endures pains to avoid worse pains".


    OUTFIT |COMPAGNI INVENTARIO | PLAYLIST

    ▪️ bacchetta | legno di Nocciolo, flessibile, dieci pollici e tre quarti, con nuclei in Foglia di Alioto e Sangue di Drago.
    Le bacchette fabbricate con questo legno sono sensibili e spesso rispecchiano lo stato emotivo del loro padrone, risultando più adatte a chi capisce e riesce a controllare le proprie emozioni. Chiunque maneggi una bacchetta di nocciolo quando il suo proprietario abbia recentemente perso le staffe o subito una cocente delusione dovrebbe stare attento perché la bacchetta assorbe l'energia ed è capace di scaricarla in modo imprevedibile. Tuttavia questi piccoli disagi sono più che compensati dagli aspetti positivi della bacchetta di nocciolo, che in mani capaci è in grado di compiere incantesimi eccezionali, ed è così devota al suo padrone che spesso 'appassisce' quando costui passa a miglior vita (in altre parole, espelle tutta la sua magia e si rifiuta di funzionare, rendendo necessaria la rimozione del nucleo e il suo inserimento in un altro involucro, sempre che si abbia ancora bisogno della bacchetta. Tuttavia se il nucleo è di crine di unicorno non c'è speranza, la bacchetta sarà sicuramente 'morta'). Le bacchette di nocciolo possiedono inoltre la singolare capacità di rilevare l'acqua nel sottosuolo ed emettono lacrime di vapore argenteo quando si passa sopra a fonti e pozzi nascosti.

    ▪️ Whiskey l'Asticello | Whiskey è un giovane asticello che segue passo per passo Ted. Possiede un carattere impulsivo e permaloso, sempre pronto però a perdonare le pecche del suo umano. Con Ted ha un rapporto d'amicizia, mentre con Frisky suo pappagallo una relazione di fratellanza.
    Alberga nelle tasche di Ted quando questi non è in sala comune. Le tasche in questione sono riempite spesso di un paio foglie fresche per farlo sentire a casa. Dorme e passa il suo tempo con l'umano in Sala Comune sul nido che Teddy mantiene per lui sopra il comodino di Funghetto Canadese (la stanza del dormitorio che Teddy detiene ad Hogwarts).


    ▪️ Frisky il Pappagallino | Frisky è un pappagallino inseparabile di mezza età, caratterizzato fisicamente dalla gambetta di legno incantato che funge da protesi e dai colori vivaci e sgargianti quali il giallo, l'arancione e il rosso combinati in piccola percentuale con il blu e il verde. È un pennuto che si considera un guardiano, sia per Ted che per Whiskey, e li vorrebbe proteggere a tutti i costi. Quando vede che uno dei due è in difficoltà non si lascia scappare l'occasione di offrire il suo morbido manto di piume da accarezzare (a mo' di antistress) specie durante, se possibile, e dopo un delirio o una crisi psicotica di Ted. Solitamente esplora il mondo sulla testa o sulla spalla sinistra dell'umano, mentre quando si trova in Sala Comune all'interno di Funghetto Canadese, sonnecchia o ascolta la chitarra dell'umano dal trespolo della gabbia tenuta sempre aperta. Gli piacciono assai i teli che decorano il suo trespolo e la sua gabbietta: trova confortanti tutti i colori vivaci utilizzati nei ghirigori dei teschi Messicani ricamati!


    ▪️ smaller bag | Una borsa scolastica con la capacità di potersi restringere. Essa infatti, non appena la cerniera viene chiusa fino alla fine, diventa piccola raggiungendo le dimensioni di un biscotto in modo da poterla portare in tasca senza nessun fastidio. Per riportarla alle dimensioni originali basta scuoterla avanti e indietro per tre volte con forza, ma ogni sera ritorna alla sua grandezza originale.
    Viene venduta assieme ad un flaconcino di pozione Restringente, perché ogni due mesi l'effetto svanisce e bisogna versarvici sopra due gocce di pozione per far si che mantenga il suo effetto.


    Edited by Dark_Ol - 10/7/2023, 16:01
     
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    Giunse Settembre. Zipporah avrebbe cominciato l'Università di lì a poco, ottobre ormai per lei è alle porte. Ciò per la ragazza voleva dire solo una cosa: studio intenso per prepararsi al meglio alla facoltà di MagiMedicina. Non sapeva si stesse preparando nel modo corretto o se stava spulciando nei capitoli sbagliati, era cosciente solo del fatto che ormai le sue giornate si erano ridotte a preghiere, pasti e Biblioteca. Anche quel 9 settembre 2023 Zipporah voleva rifugiarsi dietro un tavolo della Biblioteca. La fretta mattutina era tale che tra il via vai per l'appartamento allo scopo di prendere la borsa e la cancelleria, la bacchetta della ragazza era stata lasciata pericolosamente sul parquet. Fu proprio il paio di scarpe preferito della Mizrachi che pestò con enfasi il catalizzatore durante la corsetta per rifilare i biscotti nella credenza. Inutile dire che il contenitore di biscotti rimase sul tavolo della cucina, perché il crack secco che il legno emise quando fu spezzato sotto la scarpa bastò per far accorgere all'Ex Sayidda Ruqayya del misfatto. La Mizrachi si chinò e raccolse la sua bacchetta dal legno rovinato. In un primo momento cercò di formulare un piccolo piano, del tipo, portare il catalizzatore a riparare e poi andare in Biblioteca, ma non finì di programmare ciò che una scarica di rabbia si rovesciò tutto d'un tratto sulla Mizrachi. Scagliò la sua bacchetta contro il muro e passò una buona decina di minuti a urlare qualsiasi espressione carica di rancore, trattenendosi a fatica dall'imprecare Dio.

    Quando si calmò aveva il velo in testa disordinato e gli occhi che minacciavano le lacrime. La sua giornata rovinata dall'esigenza di sistemare al più presto la scatola di biscotti. Si sistemò il velo albicocca pallido e si gettò sulle spalle un cardigan color crema, che stava bene con il maglione bianco. Sotto i suoi jeans le Jordan rosa carnefici del disastro. La bacchetta rotta custodita invece nella borsetta. Un respiro profondo e Zipporah si ritrovò fuori dalla soglia di casa.

    Aveva camminato per le strade di Diagon Alley pochissime volte. Forse due o tre scarse. Si trattenne dal visitare altre botteghe, l'obiettivo era la bacchetta. Si fermò infatti solo davanti alla pericolante struttura di Olivander. Aveva dovuto infastidire un paio di passanti per chiedere se la bottega fatiscente fosse proprio Olivander o la vecchia sede abbandonata. Ma, alla fine, le era evidente che i bazzicanti del quartiere concordavano tutti sul fatto che il negozio fosse proprio quello.

    Un po' sconcertata, alla fine l'aspirante Guaritrice fece tintinnare il campanello d'ingresso. Era sorpresa dall'ambiente pulito in cui era appena entrata: l'aspetto esteriore e la miriade di scaffali le avevano fatto quasi presagire un posto sporco e impolverato. Non si fece quindi altri problemi ad avanzare nella sede poco illuminata, presentandosi intanto che s'avvicinava al bancone, con la voce che rasentava il sussurro.

    "Buonagiornata, sono qui perché ho rotto la mia bacchetta questa mattina"


    sayidda ruqayya 21 yo | outfit · sheet | DARK_OL™





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    · ted mccoullogh·
    · playlist ·
    Sono sfinito, proprio stufo! Stanco di queste dannate scale e dei precedenti giorni. Ma finalmente è Sabato, un giorno sgombero dai doveri, il giorno in cui procrastino i compiti alla Domenica. Questo pomeriggio però non l'ho passato con l'animo in pace. Ho aspettato questo momento, nella tana, a ripassare accordi e rivedere il mio piccolo discorso. Il piccolo discorso al dire il vero, lo sto ripassando proprio ora, mentalmente, seduto sopra la vecchia cattedra.

    Sono infatti le 18:00 meno cinque. Fra qualche minuto dovrebbero fare ingresso gli altri candidati. Io, le tablature, la mia chitarra e la spazzola di legno che tengo in mano a mo' di microfono li attendiamo con ansia. Qui nell'Aula in Disuso si terrà il rilancio della Band di Hogwarts Rocking Dolls, con membri nuovi di zecca che hanno avvistato il volantino.

    Ho paura. Sono entrato in questa band l'anno scorso, negli ultimi mesi, quando gli altri membri si scioglievano sotto i miei occhietti ignoranti. Comprensibile il disfacimento della banda solo a presenziare al Ballo di Fine Anno, dove né io, né la mia chitarra Célia, né il precedente equipaggio abbiamo suonato. Ma quest'anno sarà diverso!

    Appollaiato davanti alla distesa di cianfrusaglie, vestito di jeans e maglioncino bianco, continuo ad attendere. Ben presto mi lascio distrarre dalla corda più spessa del Mi, la spingo e accarezzo mentre mi porto la spazzola vicino alla bocca e a gran voce tiro fuori:

    "P-prova, p-prova"

    Manca pochissimo alle sei, qualcuno dei candidati si sta già godendo lo spettacolo?
    hufflepuff 12 yo | outfit · sheet | DARK_OL™


    Edited by Dark_Ol - 11/9/2023, 15:05
     
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    si pubblica qui prima di finirlo perché prima o poi lo perderò




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    Knightsbridge, n° 441B


    KNIGHTSBRIDGE, N° 441B

    Lorem Ipsum è un testo segnaposto utilizzato nel settore della tipografia e della stampa. Lorem Ipsum è considerato il testo segnaposto standard sin dal sedicesimo secolo, quando un anonimo tipografo prese una cassetta di caratteri e li assemblò per preparare un testo campione. È sopravvissuto non solo a più di cinque secoli, ma anche al passaggio alla videoimpaginazione, pervenendoci sostanzialmente inalterato. Fu reso popolare, negli anni ’60, con la diffusione dei fogli di caratteri trasferibili “Letraset”, che contenevano passaggi del Lorem Ipsum, e più recentemente da software di impaginazione come Aldus PageMaker, che includeva versioni del Lorem Ipsum. È universalmente riconosciuto che un lettore che osserva il layout di una pagina viene distratto dal contenuto testuale se questo è leggibile. Molti software di impaginazione e di web design utilizzano Lorem Ipsum come testo modello.


































    Edited by Dark_Ol - 13/12/2023, 20:12
     
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    e anche questo rimane qui finché non lo finisco v.v




    Angelo ©

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    McCoullogh' s
    cottage
    Oxfordshire Land


    BENVENUTI

    Suona il soffio di vento sui campi di grano, qualcosa in questa piccola landa desolata fa da dolce dimora per le rondini di passaggio. Demodè, rustico, vecchio stampo: è il villino che, una volta spirato, Reginald McCoullogh, padre di James Reginald McCoullogh, dà in eredità al figlio. È abitato ora da ben quattro personalità canadesi, solo l'ereditario è britannico. Cottage McCoullogh è un villino inglese, collocato nell'Oxfordshire, poco distante dalla mitica città di Oxford.
    James R. a sua volta è inglese, ha frequentato Hogwarts, ma ha figliato in Canada, e una volta ereditata la dimora, eccolo rimpatriato con la sua prole: Reginald Ted, Jonathan James, Nathan McCoullogh, e sua moglie, Marylin Booth. Cinque abitanti che tuttora bazzicano nel villino, godendo un giorno dell'aria che respirano e rimpiangendo l'altro le quattro pareti lasciate a sé stesse nel Nord America.
    ABITANTI DEL COTTAGE

    « JAMES R. MCCOULLOGH » pops

    « MARYLIN BOOTH » mommy

    « NATHAN MCCOULLOGH » I° born

    « JONATHAN MCCOULLOGH » II° born

    « TED MCCOULLOGH » III° born




    ESTERNO & INGRESSO


    Esterno, paesaggio Il piccolo grande cimelio di famiglia è affacciato da un lato dinnanzi a un bosco ristretto, e dall'altro dietro le pianure. C'è un albero a destra dell'ingresso. Ciò che circonda l'albero, una quercia, è il territorio che ci interessa. Un perimetro di terra battuta, chiazze d'erba, addirittura un tronco di un alto fusto ormai andato, che l'ex falegname Marylin Booth non esita ad utilizzare come piano di lavoro per dilettarsi ancora con l'ascia, il coltello e il legno. Ma insomma, la casa?
    Una facciata di traverse riveste l'abitazione sotto un porticato e sopra un basamento di mattoni. Porticato? Sorretto da che? L'ereditario non ci saprebbe dire con certezza a quale generazione è appartenuta per prima la casa, ma i semplici tronchi lavorati che tengono in piedi la veranda, sembrano di vecchia data. Prima di entrare a casa, fermiamoci a girarci i pollici nel pronao che non ci ha creduto abbastanza. Un semplice spazio di legno, tra la parete di colonne e la porta, che ospita due sedie a dondolo, su cui i McCoullogh potrebbero sedersi a guardare il tramonto, ma solo una volta scacciate le locuste ovviamente.

    Ingresso, l'anticamera Ed eccoci dentro, nella prima stanza del villino. Ora si seguono le regole del bon ton e della voglia di ordine di Marylin, dunque, ci si pulisce le scarpe sopra lo zerbino color fiordaliso, tono che ricorrerà da qui in poi. Non si lascia per nessuna ragione il cappello, la giacca, la borsa, il borsello o lo zaino abbandonati per terra, quindi ecco un' apposita fila di appendiabiti che non è affissa al muro per bellezza.
    Sotto la filetta di agganci per giacche e accessori, c'è una panchetta in cui non è solito accomodarsi nessuno: le scarpe vanno poggiate ordinatamente là sotto. L'anticamera è la prima stanzina del cottage, primo luogo in cui ci si strofina le mani al calduccio d'inverno, protetti da un soffitto inclinato, di legno, che segue il movimento della veranda spiovente.

    AESTHETIC



    PIANO TERRA


    Attraversata l'anticamera ci troviamo di fronte a una grande stanza, dalla pianta rettangolare, divisa in lato Ovest e lato Est. L'intero salone ha pavimento, soffitto e pareti rivestiti in legno chiaro.

    LATO OVEST | SOGGIORNO ↡

    Quest'area è il soggiorno di famiglia. È abbastanza palese lo sia, soprattutto per gli oggetti che ogni membro del nucleo lascia sopra gli scaffali a personalizzare lo spazio. Ma prima di scendere nei dettagli, vediamo di avere ben chiaro l'ambiente.

    Stiliamo l'equipaggio:
    ☑ 1 divano color blu fiordaliso
    ☑ 1 tappetto bianco
    ☑ 1 stufa
    ☑ 2 comodi mobili

    Il divano è addossato alla parete, al polo dell'ala ovest, sotto il primo paio di finestre (finestre? Parlo del breve equipaggio della parete, composto da finestre e scaffali) ed è logico che lì i McCoullogh si rilassino quando hanno voglia di sedersi. Ebbene, faranno pure qualcosa mentre si rilassano, no? Gli scaffali che sovrastano la morbida seduta ospitano oggetti di vario tipo per questo scopo. Parliamo dei libri di Marylin, dei variopinti rotoli di lana di Ted, dei diari d'avventura di Nathan e di una collezione di navi in bottiglia realizzate da Jonathan e James. Se i colori caldi e gli effetti personali di famiglia non bastano a scaldare l'ambiente durante l'inverno, una modesta stufa a legna abbastanza distante dal tappeto assolve al compito.
    Il divano sta davanti alla cucina, la quale si trova nel lato opposto della stanza, la scalinata che porta al piano di sopra invece è collocata nell'area ovest, in soggiorno, addossata alla parete che si affaccia a quella d'ingresso.


    AESTHETIC





    È un'area graziosa, calda e rustica. Presenta il piano cottura, una finestra con un'ampia apertura quadrangolare e un tavolo di legno munito di sei sedie.
    La finestra ad apertura simil quadrata si staglia sopra il piano cottura, che a sua volta sottostà alle credenze fiordaliso sistemate ai muri. Sulla parete est è appeso il pentolame vecchio stampo e sotto di esso è disposta la varietà di oggetti sullo stesso piano dei fornelli (non sui fornelli eh, stesso piano). Un bollitore d'acqua per il tè, panni bianchi, rossi e celesti, presine dalle decorazioni floreali di dubbio gusto e la bibbia della madre Marylin Booth tenuta ben lontana da lavandino e fornelli. Questi ultimi si trovano sotto la finestra, vicino alle credenze e di dirimpetto al tavolo. Il lavandino è un semplice e banale lavello, di fianco a esso i fornelli. Sopra le credenze sono esposti la saliera e due piccoli barattoli di miele. Il tavolo, accerchiato dalle sedie e rivestito spesso da diverse tovaglie passate di moda probabilmente dal 1923.

    ↟ LATO EST | CUCINA & SALA PRANZO


    Edited by Dark_Ol - 2/1/2024, 07:49
     
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    Devo salvarmi qua il post scimmiesco,
    "Curioso come George Noah"
    con immagini di Langur in qualità gradevole e quella del PV sfracellata a melma (ma a noi piace) <3

    Noah Victor Barlowe
    Disegnare in mezzo alla natura è un' attività che pratico in solitudine fin dai tempi di Hogwarts. Quando indossavo la sciarpa di Serpeverde e facevo Queenie di nome, mi rifugiavo nei pressi della foresta proibita con lo skethbook sotto il braccio e gli occhi rossi da consolare. Al giorno d' oggi giro con una carta d' identità falsa, che porta il nome di Theodorus Nguyen, la quale utilizzo per vendere le mie contraffazioni, ma ogni tanto ho bisogno di tornare a fare arte per conto mio, raccolto nella quiete proprio come in questa mattinata dicembrina.
    Con un abbigliamento decisamente meno sofisticato del solito, cammino schiacciando le foglie brinate e scostando con le mani le fronde degli alberi, ciò, fino a raggiungere un punto meno fitto della foresta in cui mi sono smaterializzato. Tiro fuori dalla borsa a tracolla una scatolina di acquerelli e un pennellino, ispeziono una grande roccia per non avere brutte sorprese e poi mi ci rannicchio sopra. Ho lo sketchbook sulle ginocchia e un vasetto, riempito d'acqua con l' Aguamenti, accanto a me. Non mi resta che farmi ispirare. Sollevo la testa dalle gambe e con gli occhi ridotti a due piccole fessure occhieggio gli alberi spogli. Non trovo alcun bel particolare da ritrarre, finché non scorgo un luccichio sul ramo di un alto fusto a destra. Mi ritrovo incuriosito. Da qui cerco di capire se la scintilla sia stata scaturita dai riflessi illuminati di una goccia o di qualcos'altro un po' più grande. Peccato che sono troppo in basso e alquanto in lontananza. Sospiro e decido che la mia curiosaggine vale uno sforzo in più.

    🐒

    Faccio scivolare il quadernetto da disegno giù dal mio grembo, così da essere libero di alzarmi ed evolvermi in scimmia, di preciso, in un langur grigio. In piedi ho le gambe distanziate all' altezza delle spalle e le mani a penzoloni lungo i fianchi. Mi rifugio nella massima concentrazione e comincio a ridurmi di statura. Dacchè il mio punto di vista si affacciava circa al metro e sessanta ora si aggira ai sessantacinque centimetri da terra. Mi metto a quattro zampe e focalizzo l' attenzione sugli arti: quelli anteriori restano circa della stessa lunghezza precedente, con qualche variazione nella mano, dalle dita più affusolate e ravvicinate e dai palmi più bislacchi, mentre i posteriori sono un poco più lunghi degli anteriori grazie ai piedi, dotati di pianta a cui si aggiunge una struttura simile alla mano. Quando sistemo la spina dorsale in modo da rendermi comoda la nuova postura, mi ricordo di far spuntare infondo alla schiena una coda fine ben più oblunga rispetto al corpo. Un manto folto di fine pelo comincia ad estendersi lungo tutto il corpo: è in prevalenza argentato, bianco sulla zona ventrale e in minore quantità nero e marrone scuro su mani, piedi, orecchie e muso. La mia faccia si è ridotta a un piccolo ovale rovesciato, incorniciato da una folta criniera grigia, i miei occhi rimangono castano scuro e in proporzione al viso sono molto più grandi e rotondi di quelli umani, mentre il naso si schiaccia e le narici curvilinee sono ben visibili sopra la bocca assottigliata a un' apertura orizzontale. Le orecchie nere spuntano lateralmente dalla criniera, sembrano avere l' ampiezza medesima di un ventaglio tanto sono sottili ed estese rispetto al viso, e, viste di fronte, sono celate dal pelo che contorna il muso. Sotto la bocca, che sporge elevandosi rispetto alle narici, si crea una dentatura erbivora, adatta per l' alimentazione del Langur Grigio. Ovvio che la fila di denti non è stata l' unica struttura ossea a essere modificata, anzi, la mia trasfigurazione in langur è iniziata con lo scheletro che da una composizione bipede passava a una adatta per l' andamento tetrapode, mentre le vertebre della coda si create da zero, e il teschio d' Homo Sapiens Sapiens si è trasfigurato in quello tipico primate.

    Quindi adesso sono una scimmia. La mia vista è simile a quella precedente, anche se differisce un poco in fatto di colori, ma non ci metto più di un battito di ciglia per abituarmici e orientarmi. Mi ritrovo all' altezza della roccia su cui ero seduto prima e su cui avevo avvistato la scintilla. Decido di arrampicatrici un' altra volta per essere sicuro di salire sopra l' albero giusto.

    Splash!


    Uno squittio indignato e un' espressione basita si manifestano sulle mie nuove sembianze quando la coda fa rovesciare il vasetto pieno d'acqua gelata sul mio pelo!

    Brrr, penso. Sbuffo un po' irritato ma riprendo tra le zampe la missione e individuo di nuovo il fusto su cui arrampicarmi. Attraverso la foresta con i miei movimenti da quadrupede, sfruttando la cinestesia delle zampe e i movimenti della coda per prendere velocità e percorrere il fusto senza paura. MI aggrappo agli appigli gelidi di corteccia e rami spogli per raggiungere la vetta dell' albero e finalmente giungo alla preda. Mi avvicino, camminando con cautela sull' albero fino a sedermi sul rampo, accanto al tesoro.


    Raccolgo tra le dita scimmiesche il luccichio, che ora riconosco come un orologio da polso metallico, rotto e a tatto privo di alcun potere. Decidendo che non si butta via niente e un Reparo magari me lo farà portare per non tardare alla LUM, me lo metto in bocca e decido di scendere armandomi di molta prudenza.

    🐒

    Ritornato con le zampe per terra sputo l' orologio e opto di ri-trasformarmi, ne ho abbastanza di questo pelo anti-visione periferica. Dunque, rimpatrio nelle mie sembianze da uomo nano e m' avvicino alla roccia per raccogliere il vasetto e riempirlo una nuova volta. In questo modo eccomi rannicchiato, proprio come prima, a pensare a cosa raffigurare sulla carta. Tuttavia stavolta dubito riuscirà a distrarmi una lucina riflettente, ergo, non ci tengo a recuperare un altro pezzo d' antiquariato rotto.
    ↳ art forger ↳ 35yo ↳ vibessheet


     
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    Mi ero tipo ripromesso di non sparire più ma il mese di marzo, la tastiera del pc rotta e un tre in matematica mi hanno sconfitto 💀💀
    (So già che l'anno prossimo segnerò un' assenza lunga due mesi)
    (Cavoletti)

    Sowwrry.
     
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