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Mittente: Dante Yelich-O'Connor
Destinatario: Eveline Lilac Carter
Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): X
Breve descrizione dell'oggetto: Un kit adatto a chi si approccia per la prima volta al tiro con l'arco. Comprende un arco in legno di media flessibilità e una faretra con 40 frecce.
Link all'immagine dell'oggetto (non obbligatoria): //L’appuntamento risultava fisso ogni anno.
In occasione delle festività natalizie, Hogwarts organizzava una modalità decisamente originale per lo scambio di regali tra studenti, sulla base di pacchetti anonimi che ogni membro della scuola – o meglio, chi avesse avuto il piacere di farlo – avrebbe dovuto consegnare al proprio destinatario.
Dante quella sera era in netto ritardo, nonostante l’enfasi di scoprire i suoi regali e soprattutto, sapere da chi li avrebbe ricevuti. Ma Entei non era dello stesso parere, in quanto continuava a rotolarsi bellamente sul tappeto della sua stanza in dormitorio, miagolando in attesa di coccole.
A tal proposito, il giovane mago non sapeva più che pesci pigliare: aveva tentato di dargli il suo peluche per farlo giocare un po’, duplicato la razione di cibo giornaliera nella speranza che il gatto crollasse da un momento all’altro sul comodo materasso dove era solito riposarsi abitualmente, ma nulla. Voleva giocare, essere coccolato e accarezzato. Era un suo diritto.
Alla fine della fiera, egli decise di cedere alla volontà dell’animale, adagiandosi sul letto insieme a lui e donargli un po’ di sano affetto.
Tuttavia, dopo una buona mezz’ora, forse era giunto il momento di avviarsi verso il fulcro della serata, dirigendosi verso le scale e scendere fino al piano terra, dove lo aspettava il lungo banchetto della vigilia.
Come da previsione, molti dei suoi compagni avevano già iniziato a godersi il buon cibo preparato dai santi elfi, e guardandosi intorno vide com’egli fosse uno dei pochi ritardatari. L’occasione del cenone natalizio era senza dubbio motivo di riunione ed era fondamentale essere puntuali per goderne, ma le esigenze dei propri animali venivano prima. Almeno secondo il binomio Dante-Entei.
Dopo aver divorato anche l’ultimo boccone di crostata alle mele, la Sala Grande era pronta per diventare una pista di scambio regali. Sorretti dall’incantesimo invisibile, tutti i presenti che avevano deciso di aderire all’iniziativa sarebbero stati spinti da un’inspiegabile forza motrice, proprio con l’obiettivo di condurli dai loro destinatari e mittenti.
L’atmosfera era decisamente calda, a fronte anche di tutte le migliaia di decorazioni – al cui riguardo, Hogwarts non era solita a risparmiarsi – e un enorme albero di Natale che sembrava inculcare il buon umore a tutti i presenti.
Allo scoccare delle otto, tutti si riunirono nei presi dell’abete con il pacco regalo ben in vista. Per quanto concerneva con il suo regalo, non vedeva l’ora di sfoggiare le sue enormi capacità artistiche in ambito di impacchettamenti: aveva scelto accuratamente una carta da regalo rossa, sulle orme dell’uniforme legata al mito babbano di Babbo Natale, per poi decorare il tutto un nastro dorato e un disegno a tema.
Sin da subito, le leggi della fisica sembravano non rispondere più ai comandi di Dante, il quale venne immediatamente trascinato verso destra. Non sapeva ancora con chi avesse a che fare, né riusciva a captarlo, almeno in un primo momento. Solo quando giunse di fronte ad un ragazzo Tassorosso dai colori simili ai suoi, comprese finalmente di essere arrivato a destinazione.
Il giovane sembrava essere molto gentile, e dopo essersi scambiati i soliti convenevoli, gli porse i vari oggetti che aveva scelto per lui. Dante prese immediatamente nello scartare il pacchetto, trovando davanti a sé regali molto carini e assolutamente apprezzabili, nonché utili e comodi anche per la vita scolastica: il modellino firebolt risultava essere fatto davvero benissimo, così come i guanti sportivi – di cui tra l’altro aveva proprio bisogno! – un calamaio “color-che-tu-vuoi” e la tanto desiderata penna prendi appunti, giusto per assecondare la sua pigrizia.
“Grazie mille, Daniel! Sono tutti molto belli, e detto tra noi, avevo proprio bisogno di un paio di guanti sportivi, visto che il mio gatto li ha mangiati.” – Sorrise, sussurrando nell’orecchio del compagno quanto il suo gatto fosse diventato maldestro da alcune settimane. “Buon Natale anche a te!” Ricambiò gli auguri, per poi continuare a godersi la serata.
In men che non si dica, la sua esile figura venne nuovamente avvolta dall’incanto invisibile, che lo condusse direttamente, questa volta, da Eveline.
L’amica comparve davanti a sé, probabilmente non aspettandosi minimamente che a darle il regalo fosse proprio Dante. Per fortuna, quell’anno aveva avuto la fortuna di conoscere un minimo il suo destinatario – grande risorsa quando si tratta di fare un regalo ad occhi chiusi.
“Ebbene sì, mia cara. Sono io!” Le rivolse un sorriso compiaciuto, per poi consegnare alla Corvonero il pacchetto regalo, dalle grandi dimensioni e con un pupazzo di neve disegnato da lui. “Buon Natale! Spero di piaccia… e sappi che ci divertiremo un sacco questa primavera!” Una volta scartata la carta, ad accogliere la sorpresa ci sarebbe stato un kit arco e frecce, con il quale entrambi avrebbero avuto occasione di spassarsela nel corso delle belle giornate di fine anno, sulle rive del lago nero o gli esterni del castello. Dante ne aveva preso uno anche per sé data la curiosità verso la disciplina, e poiché non aveva intenzione di praticarla in solitaria, aveva colto l’occasione per trovarsi una compagnia, anche se in maniera forzata. Ma comunque amichevole.
Una volta concluso il rito dell’evento, era il momento di consegnare i regali anche a coloro che animavano la sua permanenza del castello. Che fosse per simpatia, o riconoscimento, aveva deciso di acquistare dei libri babbani seguendo l’indole dei predestinati, studiando per bene la scelta di dedicare ogni singolo volume ad ognuno di loro. All’apparenza un compito difficile, ma sperava davvero di averci preso.
Tuttavia, il duo Corvonero frequentante il suo stesso anno e al quale ormai era più che affezionato, decise di farsi avanti per primo. Inizialmente fu Elizabeth a porgere il dono nelle mani del Serpeverde, il quale spalancò gli occhi dallo stupore, vista quella meravigliosa pianta che da un momento all’altro si ritrovò tra le mani.
“GRAZIE LIZ, È BELLISSIMA!” Esclamò, dato il suo innato entusiasmo per i vegetali. Quest’ultimo aveva una forma strana, così come altrettanto particolare risultavano essere le sue capacità. “Devo assolutamente saperne di più su questo esemplare, non l’avevo mai visto.” Disse incuriosito, per poi lasciar scivolare nelle sue mani un ulteriore pacchetto. “Anche io ho un pensiero, sperando sia in linea con il tuo mood perenne. Con affetto, Buon Natale!” Per l’albina aveva infatti scelto Cime Tempestose, che lui non aveva mai avuto il coraggio di riuscire a leggere fino in fondo, ma che si abbinava perfettamente a quanto conosceva della compagna, o almeno ci sperava.
Subito dopo, fu la volta di Amethyst, che sembrò aver adottato la medesima tattica: infatti, i pacchetti destinati al giovane mago da parte della rossa contenevano libri, anch’essi classici babbani ma che per la maggior parte aveva solo sentito nominare. In aggiunta, prelibate leccornie che avrebbe volentieri divorato nel giro di un quarto d’ora. “Grazie Amy, per avermi dato qualcosa da fare durante queste vacanze, in più ero anche a corto di schifezze da mangiare! A proposito, tieni.” Prima di congedarla, attese di vederla scartare il suo regalo, il cui libro era proprio Sogno di una Notte di Mezza Estate. Che fosse anche un messaggio subliminale?
Finalmente era giunta in bella vista anche Leah, la quale stava cercando da alcuni minuti. Si avvicinò, e in maniera molto timida le mostrò come avesse qualcosa in serbo anche per lei. “Ehi Leah, Buon Natale! Ho qui un regalo per te. Ti ringrazio dell’aiuto con i compiti di Pozioni, senza di te non ce l’avrei mai fatta!” Esclamò, nella speranza ch’ella non guardasse con disprezzo la sua copia di Peter Pan, che Dante aveva appositamente scelto per scuotere un po’ il suo animo rigoroso e poco incline alla spensieratezza.
In memoria di una partita di scacchi che gli aveva risucchiato ogni singola energia presente nei suoi neuroni, lasciò un piccolo dono anche nelle mani di Dana, la prefetta Tassorosso con la quale egli sembrava andare molto d’accordo, soprattutto per il fattore nerd, raro da trovare nel castello. “Buon Natale! Questo è per te, spero ti piaccia!” Sperava solo che lei non avesse già avuto modo di leggere Viaggio al Centro della Terra, uno dei romanzi di fantascienza più famosi nel mondo babbano.
Subito dopo averla salutata, andò alla ricerca del suo compagno di stanza. Nonostante fosse onnipresente, non risultava mai essere rintracciabile al momento giusto. Una volta visto da lontano, non poteva lasciarselo sfuggire, e per tale motivo lo chiamò a gran voce.
“Roy!” Sperava di attirare la sua attenzione nel bel mezzo della sala grande, ma per sicurezza aveva deciso di rincorrerlo con in mano il suo regalo. “Tieni…” disse mentre tentava di riprendere fiato. “Avevo detto che ti avrei restituito il quaderno che mi avevi gentilmente prestato per la lezione di Alchimia e Incantesimi, ma visto che nei mesi scorsi mi sono dimenticato, eccolo. Con quasi un anno di ritardo, ma eccolo!” Gli sorrise, anche se sapeva benissimo che il prefetto non fosse granché avvezzo a determinate smancerie, ma se non altro avrebbe sicuramente gradito la copertina con lo stemma della loro casa.Given the choice, we will always choose to save our own necks.credits e code © by Francis.
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In ordine di interazione: Witch;; Y u m a ~ Perseverance Martio Latisha (per Steven & Liz); Kasra; -Nymeria (per Amy & Ryan)Distratta dalla lettura del volto del Corvonero, troppe le voci e gli schiamazzi ad attirarne l’attenzione su altri scambi e responsi, Eveline voltò il capo ed osservò facce felici ed altre esitanti, in entrambi rivedendo se stessa e quella che era stata anni addietro. Taciturna e restia a fidarsi l’era diventata più che stata, ma allora era timida abbastanza da passare per tale in ogni caso, ed intanto adesso riusciva a starsene immobile ed accettare la folla senza desiderare di fuggire. E mille luccicanti e colorate cose ad averle rubato lo sguardo, come numerosi i regali che aveva ancora da distribuire, si riscosse da liste e considerazioni di ordini di consegna, e sorrise un’ultima volta al compagno “di nuovo buon Natale!” Si voltò, compì tranquillamente un paio di passi e si arrestò così bruscamente da mancare per un paio di millimetri, una ragazzina bruna che passava di là. Retromarcia e smorfia tinta d’imbarazzo, tese il bigliettino rimasto impigliato negli altri regali, “ehm, scusa, giuro che poi me ne vado, ma si era staccato questo!” La fuga veloce che fu troncata dopo due meri tentativi ad avventurarsi (per fallire) tra la marea di compagni che riempivano ogni atomo d’aria disponibile, ed Eveline si scusò un paio di volte perché evidentemente ancora tanto apposto con le folle non lo era. Spazio più vuoto raggiunto, un respiro che era sollievo più che bisogno effettivo di inalare ossigeno e spalancò gli occhi sorpresa da un nuovo arrivo, il volto di Dante e la voce abbastanza da farle dimenticare l’ansia che per un attimo le aveva annebbiato la mente. “E così disse il supercattivo” le parole proprio quelle che avrebbe immaginato pronunciare da una nemesi di cui ci sorprende a conoscere l’identità, “ma uno a cui piace il Natale direi” riferendosi alla festiva carta da regalo, così rossa ed il pupazzo abilmente tracciato, prima di procedere con attenzione ad aprirlo, volendo conservare almeno dove si trovava la figura ma il resto non in grado di sfuggire alle sue mani distruttrici. E trillò deliziata, quasi si mise a saltellare sul posto ed in un slancio abbracciò contenta il Serpeverde, prima di ridacchiare imbarazzata circa la propria irruenza. “Scusa, ma è bellissimo!” Occhi sbarrati, entusiasmo e non solo leggera vergogna, a tingerle le guance, ricordò improvvisamente di dover pure lei consegnargli il regalo e così, riponendo il tutto nella borsa, prese il pacco che gli spettava, si assicurò che vi fosse pure il biglietto e glielo consegnò, non prima di fallire miseramente ad apparire seria come si era preparata, “è un po' irascibile, ma non dovrebbe incendiare nulla" e sì, aveva praticamente rivelato il contenuto, ma anche mentito circa il vero atteggiamento dell’Occhiodopale degli antipodi, un drago dalle splendide squame iridescenti, brillanti occhi multi-colore e fiamme rosso vivo, ma ben lungi dall’essere scontroso, solo solitario. Al più avrebbe fatto scena sul comodino o sul cuscino di un qualche compagno irritante. D’altronde Dante condivideva il dormitorio con Meyers, quindi poteva divertirsi a sue spese. Distraenti pensieri a parte, Eveline aveva ancora tanto da consegnare e così augurò buon Natale all’amico, ribadì che sì, avrebbero sicuramente fatto qualche sfida di tiro con l’arco e si mise sulle tracce di Lea, la prima compagna che in effetti riuscì ad avvistare ed accelerando il passo per non vedersela sfuggire, ma comunque rallentando per accertarsi di non disturbare eventuali scambi e chiacchiere, le picchiettò poi con la mano sulla spalla e sospinse pacchetto (+biglietto) tra le sue mani, sorridendo ed esclamando “ancora tanti auguri!” Prima di salutarla nuovamente, lasciandola con molta probabilità a pensare alle ultime rifiniture circa la festa che aveva organizzato, quella che avrebbe preso vita solo un’oretta più tardi e che sfortunatamente avrebbe saltato per l’imminente ritorno a casa del giorno seguente. D’altronde doveva ancora finire i bagagli, rispondere a Victor che il suo regalo e lettera aveva lasciato in Dormitorio, e spendere un po’ di tempo in compagnia del proprio ragazzo, qualcosa che avrebbe preferito non mescolare con un’altra festa visto com’era finita l’ultima a cui avevano partecipato: abbandonate le scene per una bevuta alla rimessa. Prossima nella lista Audrey, usò le abili doti ottenute dalla piccola statura, per sgusciare, schivare e finalmente fermarsi in presenza della Caposcuola, strano ancora pensare che si trovasse lì per fare un regalo e non solo per conoscenza indiretta di reciproci ragazzi. “Buon Natale!” felice e sorridente ma non troppo perché sapeva che quando intenta a fare uno scherzo, il suo sorriso si faceva giusto un pizzico più ampio, Eveline tese pacco e carta, nell’azione quel tocco d’impazienza che riuscì solo in parte ad arginare, ma sperò potesse essere letta per trepidazione da euforia natalizia e non malcelato tentativo di giocare un tiro alla percettibilissima regina degli scherzi. Già, perché ancora rammentava come era finito il regalo che aveva fatto a Poppy al secondo anno. Liberarsi di quei brufoli si era rivelato semplice in fin dei conti, ma ricordava ancora come la sorpresa iniziale avesse colpito la compagna una volta riuscita a tornare in dormitorio, confidandole in cosa esattamente si fosse trasformata la loro scommessa sul trucco. Malinconia e divertimento a tingerne i ricordi, Eveline aggiunse “preciso che non è sfavillante o stiloso, ma è comunque utile ed in più, non volevo comprarti una fantasia che potesse non piacerti” tante le menzogne che aveva rifilato una dopo l’altra, non si sentì neanche in colpa per non aver precisato la semplice natura dell’infido Fregologio, le lancette che anziché segnare orari precisi ed aiutare il proprietario con impegni ed appuntamenti, se ne beffavano con ritardi e sparizioni di ore e minuti in una manciata di istanti. Innocuo e divertente e chissà se avrebbe compreso la fregatura subito o in una questione di giorni, salutò Audrey con la rilassatezza di chi sa di aver compiuto una malefatta innocente, il passo calmo e misurato mentre lasciava la Serpeverde a capire se le sue parole avessero effettivamente contenuto verità e lei si metteva a cercare Steven. Trovarlo non si rivelò difficile, ma pericoloso quello sì, un pacchetto che già andava trovando il suo bersaglio nella testa del Tassorosso, ma l’altro che senza riflettere appellava a sé in un recupero fulmineo della bacchetta, e la pesantezza la colpì, sbuffò nella sorpresa e senza pensarci due volte, che il povero ragazzo sembrava ancora guidato dalla solita forza del magico abete, gli si affiancò il tempo per riconsegnargli il regalo volante e poi il proprio (+ biglietto). Credendo di conoscere l’unico scellerato che potesse considerare l’azione del lancio divertente, promise scherzosa “appena lo trovo, gli do uno scappellotto in tua vece” qualche passo indietro, gli fece gli auguri e riprese i giri. Liz quella che trovò qualche passeggiata a vuoto dopo, Eveline tese pacchetto con biglietto e per puro spirito di condivisione, commentò allegra “riciao cara Babba Natale corva! Sono qui per aprire i regali assieme!” Perché il proprio consegnato ad un momento differente rispetto a quello dell’altra Caposcuola, aveva evitato d’aprirlo fintanto che non le avesse consegnato pure il suo ed allora si sarebbe potuta sentire in pace con se stessa, avendo resistito alla tentazione di scartarlo non appena posato tra le sue mani. A proposito di quanto le aveva fatto, aggiunse "dovrebbe ricordarti il costume di una certa serata Halloweenesca...ma è comunque carino a prescindere, perciò spero ti piaccia!” Perché sì non era un drago quello che formava la tazza, ma forse il dinosauro era un suo antenato? Francamente non ne aveva idea, ma l’effetto era estremamente adorabile e non ne aveva comprato una anche per sé, solo perché sua madre diceva che dodici tazze erano già più che sufficienti. (Eveline non era d'accordo.) Consegnato il proprio, libera di aprire quello dell’albina, sorrise smagliante e forse un pizzico ironica, mentre sollevava il mangialibri e commentava “solo perché ho preso per sbaglio il tuo libro di Incantesimi una sera, non vuol dire che sarebbe meglio compattare le mie letture in un unico volume!” Piccola pausa e sorriso un pizzico imbarazzato, aggiunse “e grazie, temevo che alla lunga avrei potuto farvi annegare tra i libri, ma così posso risolvere parte del problema. Tu e le altre siete salve dall’inondazione di pagine” ed era sincera nelle preoccupazioni come nello scherzo, il saluto ironico che le rivolse, un riferimento alla carta attaccata al regalo che le aveva dato “forse quello che ho scritto lì non è più tanto valido.” E si allontanò a capo chino, intenta ad ammirare e forse azzardare il conto delle pagine che componevano il mangialibri, troppo distratta ma comunque consapevole della calca, da riuscire a spostarsi e fermarsi quando necessario, solo non potendo prevedere gli arrivi improvvisi e sobbalzando di conseguenza. Avrebbe voluto rimproverare Amy con lo sguardo, se solo i suoi capelli non le avessero interrotto il flusso di pensieri razionali e varie capacità d’elaborazione assieme, lasciando articolare “avrei giurato che fossero rossi l’ultima volta che ti ho visto.” Non sarebbe certo arrivata a dubitare delle proprie abilità visive, molto scarse comunque (altrimenti non avrebbe dovuto portare le lenti a contatto) ma la spiegazione di Amy aveva senso e così annuendo, si limitò a commentare “sono fighi comunque” allungando le mani per il regalo e poggiandolo poi contro il fianco, recuperò quello per la prefetta e glielo porse in scambio (+ biglietto, lol). “Mi aspetto di condividerne almeno una tazza, sappilo...magari mentre sparliamo del nuovo inquilino” il riferimento quell’ultimo, ad un soggetto che la lotteria natalizia considerava premio. Non che potesse aspettarsi molto visto che veniva da Magie Sinister. “Comunque se non dovessero piacerti i gusti, ce ne sono tantissimi da Mielandia, quindi potremo anche farci un salto e ti pago quelli nuovi” una nota seria nella voce che veramente avrebbe provveduto ad effettuare un cambio se la ragazza glielo avesse menzionato, aprì il proprio e scartò dapprima il libro, sfogliando le pagine già sorridendo che stava ripensando al dono di Liz e poi passò ai dolci e soppesò infine le brillucciole, l’ilarità nei suoi occhi che si traduceva in parole, “dici che se le mettiamo vicino allo scheletro, quello sembrerà un po’ più..natalizio?” Davvero da provare anche soltanto per sfizio ma pure per far prendere un colpo ad una delle compagne se quello si fosse mosso durante la notte, Eveline si promise di informarsi maggiormente sulla funzionalità dell’oggetto. D’altronde le sembrava che fossero una creazione di Durlindana, quindi casomai l’avesse beccata, avrebbe chiesto. Finito lo scartamento e riuscita persino ad accettarne l’abbraccio mentre macchinava scherzi, la salutò e...non andò in realtà da molte altre parti. Sam apparsa all’improvviso ad inchiodarla dove si trovava e quel quieto senso d'ammirazione stavolta legato all’abilità della Tassorosso d’aver beccato tre destinatarie in un colpo solo, osservò curiosa la consegna dei regali che tanto a lei mancavano soltanto la Caposcuola stessa e Ryan. Ma ringraziò Merlino quando Sam le si rivolse e lei poté fingere che stesse ridendo sotto ai baffi per ciò che era contenuto nel suo incarto, per il quale rise in effetti, piuttosto che l’incomprensione confusa appena avvenuta tra le altre compagne. Si sentì addirittura così magnanima da toglierle completamente dall’impaccio “evidentemente più di una persona si è accorta della mia lettura compulsiva quest'anno" ma considerata la mole che andava spazzolando in pagine, non sarebbe andato inusato, “grazie e...questo qua è per te!” L’involucro sovrastato e quasi invisibile sotto al biglietto, Eveline sperò che avrebbe apprezzato il semplice anello fatto con il medesimo legno del suo catalizzatore, piccoli fiocchi di neve intarsiati per l’intera superficie, a creare una linea centrale che celebrasse la stagione corrente. Salutata da Sam che se ne andava cercando O’Keevan e lei congedatasi di nuovo dalle due Corvonero, si allontanò soppesando le probabilità che Ryan avesse finito di consegnare i regali. Non sapendo a quante persone li avesse fatti, ma sperando che evitasse di consegnarli come pluffe ad ognuno dei riceventi, zigzagò pigramente tra gli studenti che incontrava nel proprio cammino, il passo accelerato solo per superare gruppi e lento quando trovato zone più sgombre, le sembrò di aver visto un’ombra nel campo visivo e s’arrestò d’istinto. Ma non si voltò, ne tirò fuori la bacchetta, poco dopo premiata nella scelta, da dalle braccia che solide e sicure le avvolgevano la vita, proprio la manifestazione della persona che stava sperando di veder arrivare e quindi si abbandonò contro il petto di Ryan ed accolse contenta il bacio che sarebbe certo finito contro la guancia, se solo non avesse spostato leggermente il viso per riceverlo all’angolo della bocca. “Di tanto in tanto faccio delle eccezioni” replicò sorniona, un poco imbronciata per il contatto tagliato corto, ma non abbastanza comunque, perché le labbra non tornassero a piegarsi verso l’alto ed ironicamente le sue parole rispondessero con precisa e spedita velocità accordandosi a quella di lui, “grazie, sì e sì. Ho ricevuto un arco” gongolò sul finire, nemmeno certa che l’avesse sentita. Ma aveva un arco e dannazione poteva diventare come Hawkeye! E c’erano regali (plurale), ed Eveline poteva soltanto meravigliarsi al pensiero che avrebbe potuto montarci un piccolo albero con tutti i doni che aveva ricevuto. Presi e pronta comunque a poggiarli a terra per consegnargli quello che aspettava a lui, si bloccò al sentire il brevissimo cenno ad uno dei pacchi. “Qualcosa mi dice che abbiamo avuto un’idea molto simile tu ed io” sorridente e divertita, ma anche cautamente ottimista che avessero i medesimi pensieri circa ciò che gli avrebbe tenuti uniti quando Ryan avesse lasciato Hogwarts, riuscì, mentre ne toglieva la carta e vedeva che sì, l’oggetto era solo una versione simil tecnologica dei libri da viaggio che aveva comprato lei, a dimenticare i dubbi che forse, proprio forse, lei non sarebbe stata messa da parte e dimenticata, solo un momento in una vita che si creava di nuovi amici, esperienze e pure interessi sentimentali. “Immagino che uno dei due sia tuo e….” recuperò regalo e soprattutto biglietto “e questo pure. Noterai una certa somiglianza con il tuo, almeno per utilizzo, però c’è ancora una piccola sorpresina per aprirlo. Vedi se riesci a trovare la soluzione all’indovinello che ti ho scritto” sorriso innocente, continuò “la parola è tipo la chiave del lucchetto, ovvero il testo del biglietto e se ho capito tutto, dovrebbe funzionare solo una volta, perciò non preoccuparti, non dovrai ripetere tutta la trafila." E mentre lui si preoccupava di trovare la soluzione, comunque facile nonostante l'aria complicata che le aveva dato, lei esaminava contenta dolci e soppesava l’idea di seguirne o meno il consiglio per la torta. Era stato imbarazzante ma dolcissimo ed apprezzatissimo Quake l’anno precedente, quindi quello cosa avrebbe potuto dirle per la precisazione di Ryan? Solitamente messo in scacco da rari momenti di insicurezza, sorprendentemente spesso legati a lei, Eveline morse il labbro inferiore nell’indecisione di non sapere come procedere. Facile risolvere il problema per non essere ascoltati da terzi però, spostò lo sguardo e sfoderò nuovamente la bacchetta, tracciò e considerò l’area che tanto non serviva uno spazio troppo ampio, e sussurrò “Muffliato” e con quello, un occhiolino all’indirizzo di Ryan per averne aggirato le direttive ed al contempo rispettatone il volere, aprì la scatola della torta e finì cullata da morbide note che ci mise qualche istante a riconoscere, la felicità di sentire una canzone a lei particolarmente cara e sinonimo dell’impegno e fiducia di Ryan, si ritrovò ad accompagnarsi ad i versi conclusivi, sicura nella bolla che aveva creato e della persona con la quale la condivideva, complice in quell’attimo di una sorta di duetto che mischiava parole a lei conosciute con quelle modificate dal ragazzo. In una naturalezza di movimenti, solo un altro domino buttato giù dal precedente, posò la scatola a terra e gli circondò la vita, ammirando per un attimo il volto della persona che andava rubandole un pezzo di cuore alla volta. In replica di quanto fatto il Natale precedente, una piccola variazione perché ora poteva prendersi quella libertà, chiuse gli occhi e l’avvicinò a sé per baciarlo. Un attimo, due e dopo il terzo smise di contarli, Eveline si godette il momento come si fosse trovata in una bolla invisibile all’occhio altrui e non all’orecchio dei presenti, così vicina dal finire nel precipizio da cui non vi era ritorno, ma in verità quelle tre paroline ancora non avrebbe saputo articolarle, e così sostituite da altre che una promessa era comunque tale, nonostante il cuore scalpitasse e si sentisse ben lontana dall’essere consapevole di nient’altro che non fosse il ragazzo che aveva appena finito di baciare. Un colpetto così leggero da poter essere carezza alla base della nuca ed Eveline sussurrò “la prossima vedi di evitare il lancio dei regali, mmh?” la distrazione evidente e la convinzione ugualmente minata, azzardò un altro bacio dopo aver mormorato “buon Natale Ry”.Bundled up in their mittens and coats And the cider would flow .credits e code © by Francis.
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Interazioni con ~Wonderland e Babu_yawn
Cito ~ SweetGirl.
Mittente: Nathan Denver
Destinatario: Diaspro Bailey
Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): click
Breve descrizione dell'oggetto: Apparecchio simile ad un giocattolo babbano con funzione sia ludica che istruttiva. Infatti, da una parte, permette di scegliere una creatura magica realmente esistente, darle un nome ed allevarla, quindi farla divertire, nutrirla e dargli tutto ciò che gli serve. E dall'altra si ha una sorta di enciclopedia delle Creature Magiche sempre a portata di mano.
Link all'immagine dell'oggetto (non obbligatoria): //Latisha × Il Paiolo MagicoNathan Denver «» Corvonero ~ 6° Anno ~ SchedaNathan non era mai riuscito a partecipare al Secret Santa, troppo preso dalla sua guerra interna con Roy e dalla sua vita sociale. Mentre però si accingeva per prepararsi al ritorno a casa, dove avrebbe trascorso le feste con la famiglia, non aveva potuto fare a meno di pensare a come fosse arrivato già un altro Natale e ciò significava che, a poco a poco, anche la sua permanenza all’interno del castello si stesse riducendo sempre di più visto che mancava un anno e mezzo ormai ai MAGO e al suo diploma. Tra i propositi che si era prefissato, c’era quello di godersi la sua vita scolastica e partecipare a ogni evento possibile. Per questo motivo, alla fine, aveva deciso di buttarsi e di aderire al Secret Santa.
Aspettò con curiosità il gufo che gli comunicava il nome della persona a cui avrebbe fatto il regalo e, quando arrivò, subito lesse il messaggio ma si fermò un attimo a pensare. Aggrottò le sopracciglia: Diaspro Bailey non gli diceva niente e capì che probabilmente si trattava di una ragazza più piccola di lui, in quanto non ricordava nessuna coetanea o quasi coetanea con un nome del genere.
Fece le sue indagini, scoprendo poi che si trattava di una Grifondoro del secondo anno, il che in un certo senso fu un indizio per lui. Grazie al cielo, durante una lezione aveva accettato di diventare il tuttofare della Pendleton e di condurre i ragazzi del secondo anno ad Hosgmeade, dove la docente li aspettava con l’auto. Chi immaginava che un favore simile si sarebbe potuto dimostrare tanto utile? In effetti ricordava dei Grifondoro tra i giovani studenti, ma non avrebbe saputo dire chi di loro fosse Diaspro né se quella fosse stata effettivamente presente a lezione. Ecco perché decise di rischiare e di comprare un regalo che riguardava gli animali.
La sera, Nathan giunse così in Sala Grande col suo pacchettino e, non appena terminò di cenare, raggiunse l’albero incantato e attese finché una forza invisibile non lo trainò verso una ragazza: non si trattava di Diaspro, bensì di Eveline. Anche se erano della stessa Casa e lei una delle sue Caposcuola, non si erano parlati granché -specialmente perché Nathan era pessimo quando si trattava di ragazze- se si escludeva il pigiama party di inizio anno. <<awww allora eri tu il mio babbo natale segreto?>> domandò alla concasata, fingendosi deluso, per poi aggiungere divertito <<ti capisco e, se lo avessi intuito, avrei provato almeno a indagare… sto scherzando, tranquilla: che sorpresa sarebbe poi?>> Le rivolse un occhiolino e si accinse a scartare il pacco che quella le aveva donato, per poi osservare il contenuto <<wow, ma sono bellissimi>> esclamò, mentre si rigirava le piccola sfere tra le mani e ne ammirava le miniature presenti all’interno. Si concentrò poi su quello che pareva un mazzo di carte e già si trovò a pensare a come si sarebbe divertito <<grazie Eve, è andata benone direi!>> iniziò a chiacchierare, ma sapeva di non avere molto tempo se voleva trovare Diaspro. <<oh, mi sa che infatti è arrivato il mio momento! Buone feste!>> salutò così la Caposcuola, ma lei subito dopo tornò indietro e gli portò un bigliettino che forse era caduto <<grazie ma... Eve, stai bene?>> fece preoccupato, visto che la vedeva molto nervosa. Non ebbe però tempo di parlare ulteriormente, perché la forza invisibile lo sospinse verso due ragazze: una era Odette, che lui aveva conosciuto durante il viaggio in treno, e si chiese come se la stesse cavando la primina mentre questa salutava l’altra ragazza e fu a lei che si avvicinò, mentre cercava di nascondere il regalino dietro la schiena.
<<ciao, sei tu Diaspro Bailey? Io sono Nathan Denver: non so se c’eri quella volta, ma un giorno sono stato il tuttofare della Pendleton, mentre oggi sono il tuo Babbo Natale segreto>> spiegò, per poi con un gesto elegante rivelare la confezione che aveva nascosto per poi porgerla alla Grifondoro <<tutto tuo, signorina!>> esclamò, anche se in fondo era preoccupato: sperava di non aver sbagliato.Narrato ~ «Parlato» ~ Pensato. -
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Interazioni con Ryan e Sam Sébastien O'Keevan17 Y.O. | Ravenclaw | VI YEAR | half-nymph | sheetCODE&GRAPHIC BY HIMESPOILER (clicca per visualizzare). -
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Interazioni Principali: Thranduil 11, ~ SweetGirl., Kasra;.
Interazioni Minori: Con tutti i partecipanti al Secret Santa, in particolar modo con Wowo1911, ~ SweetGirl. (non ti ritaggo per non mandarti mille mile notifiche u.u), ›meiko;, Yuiccia, Beatrix., _Jess_ e Latisha.
PS: Spero che non dia fastidio a nessuno, liberissimi di ignorare la molestissima Lexi che verrà a spronare i vostri Pg u.uMerry Lexismas
Secret Santa 2020PARLATO - PENSATO - NARRATO[Scambio dei Regali]
Donato il regalo a Matthew, Lexi stava per congedarsi dal ragazzo -non prima di aver accettato di buon grado il dolcetto che le aveva offerto ringraziando colo affetto e donandogli un sorriso- quando venne raggiunta da Odette, la sua Kohai del primo anno, che le consegnò altri dolcetti. Alexandra rimase sorpresa visto che non si aspettava nessun regalo da parte della ragazzina, e si sentì un pelo in colpa non potendo ricambiare -almeno per ora-, reagendo d'impulso lasciandosi andare in un abbraccio affettuoso prima di lasciarla andare augurandole buon Natale e buone feste. Subito dopo essersi separata dalla primina, la russa venne raggiunta anche dalla capitana della squadra di quidditch della loro casa: Samantha J. O'Connor. Ella, a quanto pareva, era il Babbo Natale Segreto di Lexi e come regalo le aveva fatto un'adorabile coperta che pareva essere bella morbida. La secondina ebbe il tempo di ringraziarla e ricambiare gli auguri per poi veder il suo capitano -essendo anche lei un membro effettivo della squadra seppur fosse solo una riserva- andare via per poter continuare ad elargire doni a destra ed a manca come fosse davvero Babbo Natale in persona. La russa, dunque, si voltò nuovamente verso Matthew augurandogli ogni bene per poi andare a cercare gli altri tassi per poter continuare a festeggiare in loro compagnia. Sapeva bene che, alla festa, ci sarebbero stati tutti -forse mancava Remi purtroppo- ergo cominciò a cercarli per vedere se riusciva a trovare la Gang dei Tassi per stare un poco con loro augurando Buon Natale e Buone Feste anche a loro magari smangiucchiando qualcosa nel mentre -specie i due regalini offerti da Matthew ed Odette-.
[Ore 20:45 - Improvvisato Concerto di Natale!]
La festa procedeva bene e tutti si stavano divertendo, ma Lexi sentiva che mancava qualcosa di importante, qualcosa di canoro che potesse animare ancora di più la festa. Poteva essere il succo di zucca a parlare, ma la russa era decisa a voler cantare tutti i presenti una qualche canzone di Natale babbana che fosse orecchiabile e che facesse provare le gioie delle feste a tutti! Per sua fortuna, essendo una musicista, conosceva moltissime canzone e la sua mente le portò alla luce due titoli che potevano essere davvero coinvolgenti -visto che nel mondo babbano erano sempre presenti nei grandi magazzini, per radio e per televisione- che erano: "All i want for Christmas" e "Last Christmas". Le due canzoni erano ugualmente belle, ma forse il pezzo dei Wham! era un poco più calmo rispetto a quello di Mariah Carey che, invece, era indicato per fare baldoria. La biondina, dunque, poggiò con cura la sua coppa di succo di zucca e si avvicinò ad Emily, Helena e Marcus per dir loro il suo piano per poi andare a cercare Daniel, Odette, Samantha, Durlindana -la Caposcuola dei tassi- e Steven -un ragazzo che aveva visto qualche volte nella Sala Comune- per avere tutto il supporto dei Tassorosso in quell'esibizione che sperava potesse coinvolgere tutti. La ragazzina, infatti, avrebbe detto, o meglio chiesto loro di iniziare a cantare dopo di lei e di spargere la voce per far si che tutti i presenti iniziassero a cantare.
Ho bisogno del vostro aiuto, ragazzi avrebbe detto a tutti coloro che aveva battezzato come aiutati aggiungendo una presentazione per coloro che conosceva solo di vista -nello specifico Durlindana e Steven-, potreste cantare assieme a me ed esortare gli altri a fare lo stesso? Va bene anche se non cantate, ma mi pareva carino fare qualcosa di memorabile! Se non sapete le parole seguite me, ok?
Dato a tutti il messaggio, Lexi era pronta ad entrare in scena.
[21:00 - Il Concentro di Natale!]
Alexandra, dopo aver chiesto favori a tutti i tassi, nella speranza anche che qualche loro amico di altre case cogliesse il messaggio, era pronta a mettere in atto il suo piano canoro. Lesta prese la sua bacchetta e, sfruttando l'incanto Sonorus adagiando la punta del suo catalizzatore alla gola, andò ad amplificare la sua voce quel tanto che bastava da sovrastare la voce dei presenti e poter annunciare brevemente quello che avrebbe fatto. Era un poco rossa in volto, in fondo stava per chiedere a molti sconosciuti di cantare con lei, ma per amor della musica avrebbe fatto questo ed altro.
S... salve a tutti! Disse ancora rossa in volto. Scusate se vi interrompo, ma vorrei... beh... cantare una canzone di Natale assieme a tutti voi. Sentenziò cercando di farsi coraggio per sorreggere tutti gli sguardi che si sarebbero, forse, adagianti sulla sua figura. E' una canzone babbana che si intitola "All i want for Christmas"... se la conoscete ottimo! Se invece non sapete le parole canterò piano per far si che tutti voi, se ne avete voglia, possiate cantarla...
Annunciato ciò che voleva fare, dunque, Lexi prese a cantare molto lentamente seguendo, nelle sua testa, la musica della canzone. Per sua fortuna, dopo parecchi anni anche di ascolto involontario, Alexandra conosceva molto bene le lyrics della canzone e non solo quella visto che, a furia di ascoltarla, aveva anche imparato a memoria strumenti, ritmica e tutto potendo così cantarla come se attorno a se si sentisse la musica. Sperava che i suoi compagni tassi la supportassero -anche se dava per scontato che lo avrebbero fatto- e che anche altri avrebbero iniziato a cantare per quel concerto di Natale improvvisato. Era fiduciosa che la canzone scelta ispirasse tutti a canticchiare più o meno ad alta voce e che potesse allietarli in quella bella giornata lontani da casa e dagli affetti. Mentre cantava, inoltre, Lexi si sarebbe mossa e, guadagnato un poco di coraggio grazie all'adrenalina che le scorreva in vena per via di quell'esibizione, andò a spronare tutti gli invitati -che li conoscesse o meno- aiutandoli laddove non sapessero le parole per convincerli a cantare anche solo qualche strofa. Era Natale ed andava festeggiato come si confà ad una festività importante come quella!
Edited by WhiteVenom - 29/12/2020, 15:11. -
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Reynard Isidore de Bethencourt | Primo Anno | SCHEDA | Corvonero | Purosangue
Seguì con attenzione i gesti di entrambi i suoi amici, che, spavaldi, avevano accettato la sfida a chius'occhi. Non si aspettava altro da loro, dopotutto. Ormai li conosceva abbastanza.
Incrociò le dita, perché il suo piano aveva solo un cinquanta percento di possibilità di riuscita.
Sia Alexander che Odette, fortunatamente, avevano estratto dalle scatoline di dolci proprio i Pallini Acidi. Be', non era un caso, perché il Corvonero li aveva sistemati per bene, in modo che venissero alle dita per primi. Ottimo lavoro, sì. Sopportare la vista di tutti i dolcetti di Mielandia era stato un sacrificio utile. Quelle facce accartocciate di disgusto erano uno spettacolo meraviglioso.
La felicità di essere riuscito nel suo tiro mancino, però, durò poco tempo. Una punta di dispiacere serpeggiò nel suo cuore. Non era la prima volta che capitava quando faceva un sospetto. Le rivalse che tanto aveva progettato gli davano soddisfazioni temporanee, facili da dimenticare. Forse avrebbe dovuto contenersi, in futuro, per evitare la spiacevole sensazione di aver commesso uno sbaglio, per quanto piccolo fosse.
«Su su, non lamentatevi. Che volete che siano due pallini acidi in mezzo a tutti i dolciumi che ingurgiterete in questi giorni?», si strinse nelle spalle e imbronciò appena le labbra. «Fleur-de-lys mi ha già accusato di essere sempre il solito, mentre tu, Alexander, hai affrontato l'acidità della caramella più aspra del mondo con un po' con molta dignità e abnegazione.»
Parlò con la stessa solennità di un re che incorona il suo fedele cavaliere, prima di allungare all'amico la cartelletta con il disegno all'interno. «A parte il fatto che potrai tornare a cariarti i denti con i Goccioli Giganti che ho messo nella scatola, ora ti affido il regalo più significativo. L'ho fatto io, senza scopiazzare in giro. Tutto frutto del mio genio», affermò. Avrebbe dovuto mantenere un po' di pathos, ma era ansioso di consegnare il suo regalo a Odette. Mai e poi mai l'amica doveva sentirsi esclusa. Per quanto volesse fare il distaccato, Reynard poneva attenzione a ogni piccolo gesto, quando si trattava di rivolgerlo a una persona importante. «Il discorso dei Goccioli vale anche per te. Se guardi dentro la scatola, eviterai gli altri Pallini. Non buttarli via, perché non si sa mai. Se dovessi mancarti troppo, avrai bisogno di qualcosa di acido che ti ricordi il tuo compagno di scuola preferito.»
Ormai aveva preso abbastanza confidenza con loro da poter scherzare liberamente. Era così divertito che fu molto difficile rimanere stoico e serio.
«Anche per te c'è un regalo importante che ti consiglio di aprire con immensa cura. Stavolta, lo prometto, non c'è nessuno scherzo dietro.» Porse la cartelletta a Odette e accennò a essa col mento. «Sotto sotto ho un cuore tenero anche io», riprese la sua frase e addolcì il sorriso. «È un modo per chiedervi scusa e... appena aprirete, voglio un giudizio oggettivo, spietato, su ciò che vedrete.»
Sollevò l'indice non appena Odette ebbe preso il suo regalo. «E per essere giusti fino in fondo...», prese la bustina che gli aveva regalato la Tassorosso e la aprì. Ne tirò fuori un biscotto. «Mangerò uno di questi.»
Perché, perché, perché? Sei un povero pazzo che vuole guastarsi lo stomaco proprio il giorno di Natale.
Lo avvicinò alle labbra che tremarono quando entrarono in contatto con l'oggetto. Le narici si erano già riempite dell'odore tipico della pasta frolla. Reynard lo addentò con decisione, portandone via quasi metà. Masticò sia la pasta che le gocce di cioccolato. Era orribile... Un saporaccio insopportabile. Poteva buttare via il resto, ma decise di non farlo. Lo consumò tutto, fino all'ultima briciola e, benché quasi sudasse freddo, si mantenne stoico e dignitoso come un eroe ferito.. -
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Come promesso taggo chi non ha ancora postato, con la speranza di vedere il vostro post entro i prossimi giorni
Martio Lilyen Cassiopea Stark Perseverance Risa*. -
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Interazioni con Latisha -Nymeria Wowo1911 Thranduil 11
Evelyn Castel
They said i couldn't do it so i did itPARLATO - PENSATO - NARRATO
Evelyn rilassò impercettibilmente le spalle quando vide la corvonero ricambiare il suo sorriso Si, se lo rifaranno sicuramente ci rincontreremo.
Infatti, nonostante la perdita che l'aveva leggermente abbattuta, si era divertita a cercare di inventare pietanze nuove con ingredienti che a volte le erano completamente sconosciuti.
Eve osservò le mani della ragazza che veloci scartarono uno ad uno i regali che le aveva fatto e sorrise quando le confidò che erano cose che aveva intenzione di comprare. Si, non sapendo cosa potesse piacerti ho pensato che queste cose ti potessero essere utili…Mi fa piacere che ti piacciano esclamò mentre la osservava prendere l’ultimo regalo che le aveva fatto Ho pensato che fosse perfetto per questo periodo dell’anno. Inoltre, è sempre bello ricevere un bel libro come regalo.
Per un momento si chiese se l’entusiasmo di Elizabeth per i regali che le aveva fatto fosse reale o semplice gentilezza nei suoi confronti, ma il rossore che le abbelliva il volto le fece intuire che ogni parola che le aveva rivolto da quando si erano incontrate erano vere e sincere, cosa che fece completamente svanire l’ansia che, solo pochi minuti prima, Evelyn aveva provato nel dirigersi in Sala Grande.
Oh…Si, grazie mille. Non riuscirei mai a dire di no a qualcosa di dolce disse per poi afferrare un cioccocalderone dal sacchetto ed iniziarlo a mangiare, chiacchierando nel frattempo con la corvonero.
Una voce a lei sconosciuta, proveniente da dietro le sue spalle, la fece sobbalzare impercettibilmente per poi farla voltare verso l’origine del suono. A poca distanza da loro c’era un ragazzo, che se non sbagliava doveva essere il capitano della squadra di Quidditch dei grifondoro.
Per un momento fece balzare lo sguardo prima su Elizabeth e poi sul ragazzo, incuriosita dal tono cerimonioso che aveva utilizzato con l’albina e sperò che non lo utilizzasse anche con lei, visto l’odio che la serpe provava per le cose fin troppo formali Ciao Elizabeth, spero di rincontrarti presto disse abbozzando un piccolo sorriso in direzione della corvonero per poi voltarsi completamente verso quello che capì essere il suo babbo natale segreto.
Oh, grazie disse allungando a sua volta la mano ed afferrando il pacchetto che il ragazzo le stava porgendo.
Stava quasi per scartare il regalo quando le parole del ragazzo la colsero di sorpresa, costringendola a riportare lo sguardo su di lui.
Già prima aveva notato l’occhiata cauta che le aveva rivolto e ora tutte quelle parole che alla serpe sembravano simili a scuse. Mentre parlava Evelyn continuò a fissarlo, come se stesse cercando di decifrare un enigma. Possibile che fosse ansioso di come lei avrebbe potuto reagire al regalo?
Era vero, a volte non era la persona più gentile del mondo, soprattutto se si pensava a come litigava costantemente con Diaspro o come aveva colpito, con una fattura, la prefetto grifondoro durante la lezione di storia della magia, ma nonostante tutto era un tipo piuttosto tranquillo se la si lasciava in pace e di sicuro un brutto regalo non era abbastanza per farla arrabbiare, soprattutto se la persona che glielo faceva conosceva a stento i suoi gusti.
Non ti preoccupare, in fondo è il pensiero che conta disse abbozzando un sorriso, cercando di rassicurarlo E comunque adoro le stelle, soprattutto da quando ho iniziato a seguire astronomia con Drew disse per poi riportare lo sguardo sul regalo ed iniziando a spacchettarlo.
Nel mentre pensò a cosa potesse essere e, nonostante avesse detto al grifondoro che contava il pensiero, sperava vivamente che fosse qualcosa che le potesse piacere, anche se il “molto popolari tra le ragazze” l’aveva allarmata un po’. Infatti, sapeva che la maggior parte delle ragazze avrebbe adorato ricevere vestiti, trucchi o cose del genere ma lei non era proprio una persona che si interessava a quelle cose, almeno non ancora; per il momento se aveva un libro in cui rifugiarsi era più che contenta.
Con il cuore che le batteva un po’ più veloce, a causa dell’aspettativa, vide il suo regalo e un sorriso spontaneo si allargò sulle labbra della serpe, raggiungendo anche gli occhi azzurro-ghiaccio Grazie mille! E’ davvero bellissimo. Inoltre, il blu è il mio colore preferito e poi grazie a questo orologio sono convinta che non mi dimenticherò più nessun impegno, nonostante abbia costantemente la testa tra le nuvole scherzò mentre se lo allacciava al polso sinistro ed osservava come le stava. Si, doveva ammettere che il grifondoro aveva fatto una scelta perfetta per lei.
Quando le strade della serpeverde e del grifondoro si separarono, Evelyn andò alla ricerca di altre due persone a cui avrebbe dovuto consegnare i suoi regali. Cercò per un po’ di tempo fino a quando non li vide l’uno di fronte all’altro. Leggermente stranita da quel fatto si avvicinò ai due. Ehi ragazzi, che ci fate insieme? Non ditemi che uno dei due è il babbo Natale dell’altro! chiese curiosa. Infatti, Dan e Matt, per quanto ne sapesse lei, si incontravano solo durante le lezioni di Storia della magia e visto il carattere scontroso del serpeverde, le veniva molto difficile credere che lui fosse andato di sua iniziativa vicino al tasso…a meno che non fosse stato Dan ad avvicinarsi a Matt, allora in quel caso tutto sarebbe stato possibile.
Matt, lo sai a chi ho dovuto fare il regalo? Ad Elizabeth Portman! Credo che tu la conosci, se non sbaglio state allo stesso anno…E’ stata davvero carina disse abbozzando un sorriso Come anche il capitano dei grifondoro…Se non sbaglio si chiama Ryan, ma non ne sono sicura, come una stupida mi sono dimenticata di chiedergli il nome disse sorridendo ai due Comunque non sono qui per annoiarvi ma per darvi dei piccoli pensierini per Natale. Questo è per te disse porgendo a Matt un pacchetto verde e argento, in onore della loro casa, in cui erano contenuti degli occhiali per il quidditch, anch’essi verdi, a cui era stato applicato l'incanto Impervius permanente. Spero che ti possano servire da portafortuna per le prossime partite continuò sentendo, alla bocca dello stomaco, la strana sensazione che sempre percepiva ogni qualvolta stava con Matt.
Si schiarì leggermente la voce, sperando di non essere sembrata imbarazzata tanto quanto si sentiva in quel momento e si voltò verso Dan Questi sono per te. So quanto ami le piante e gli animali e visto che ancora non ne avevi nessuno dei due ho pensato che dovevo assolutamente rimediare disse porgendo al tasso la piantina ballerina, sul cui vaso era legato un enorme fiocco rosso, e la puffola viola contenuta in una scatola completamente forata, in cui era contenuta anche una busta di croccanti, su cui aveva castato l'incantesimo reducio, così da rendere più semplice il trasporto.
Spero che vi piacciano.. -
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Sono viva!
Interazioni in ordine: _Jess_ ›meiko; ~Wonderland -Nymeria Kasra; Nate D. ❤
Mittente: Audrey Hastings
Destinatario: Marcus M. Stradling
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Breve descrizione dell'oggetto:
1. Specchio Urlante - Che state male o bene, lo specchio vi urlerà la sua opinione. Davanti a lui dovrete sempre essere in ordine, e fare bella figura, se non volete ricevere una bella strillata.
2. Ricordella - La ricordella diventa rossa se chi la possiede si è dimenticato qualcosa.
3. Intruglio Confondente - Quasi il medesimo effetto dell'incanto Confundus, solo che di portata meno vasta.SPOILER (clicca per visualizzare)Altri regali (in ordine):
Mittente: Audrey Hastings
Destinatario: Eveline L. Carter
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Breve descrizione dell'oggetto: Tazze parlanti. Assomigliano alle comuni tazzine, ma hanno la capacità di avvertire quando la bevanda al suo interno è troppo calda.
Mittente: Audrey Hastings
Destinatario: Ryan Kenway
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Breve descrizione dell'oggetto: Sognisvegli brevettati. Non avrai più bisogno di dormire per sognare: con i "Sognisvegli brevettati" potrai sognare ad occhi aperti!
Mittente: Audrey Hastings
Destinatario: Samantha O'Connor
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Breve descrizione dell'oggetto: Strillagenda. Una semplice agenda tascabile in cui scrivere impegni di vario genere (compleanni, appuntamenti, compiti, lezioni...) e si differenzia dai soliti diari per il semplice fatto che funziona come una sveglia, ricordando a voce i promemoria della giornata (ogni giorno cancella gli impegni già passati e ricorda solo quelli del suddetto giorno). Se gli impegni scritti dovessero venire ignorati, sarà l'agenda stessa ad attirare l'attenzione su di sè diventando estremamente fastidiosa e pedante.
Pergamena Auto-Insultante. Scrive insulti a chi la utilizza.
Mittente: Audrey Hastings
Destinatario: Sébastien O'Keevan
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Breve descrizione dell'oggetto: Set Completo Abbigliamento Scudo. Composto da guanti, cappello e mantello.
Questa serie di indumenti presentano un incantesimo Scudo che protegge colui che l'indossa da una fattura.
Modellino di Drago (Gallese Verde).Audrey HastingsCaposcuola Serpeverde - scheda ♦Haven't you heard? I'm the bitch around here
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Interazioni con: Formenis WhiteVenom Thranduil 11
DANIEL DELACROIX
Secret Santa 2020PARLATO - PENSATO - NARRATO
Il ragazzo serpeverde ringraziò Daniel per i vari regali ricevuti e ricambiò gli auguri del tasso. Subito dopo fu un altro serpeverde ad avvicinarsi al piccolo mago, a differenza del primo, Dan lo conosceva per le lezioni di Storia della Magia e soprattutto perché l'aveva visto insieme alla sua migliore amica Evelyn.
Matthew accennò un sorriso al tasso ammettendo di essere lui a dover fare il regalo quell'anno. "Ciao Matthew, grazie mille. Ah e buon Natale anche a te!" Accettò il regalo e lo scartò subito, non potendo resistere alla curiosità. "Posso vero?" Prima di ricevere risposta però stava già scartando la carta gialla dopo aver tolto il fiocco nero. Era uno degli orologi agenda che andavano molto di moda in quel periodo ed era addirittura dei colori della sua casa. "Grazie mille! Lo userò sicuramente!" Pieno di gioia fece un sorriso naturale al ragazzo più grande e gli porse un omino di pan di zenzero fatto da sua madre "Questo è per te, se ti fa piacere!".
Mentre erano vicini, un'altra figura si avvicinò ai due; era Evelyn, la migliore amica di Dan che magari era pronta per il loro scambio di regali che quell'anno sarebbe stato proprio in Sala Grande. Chiese prima di tutto come mai i due si trovavano insieme e se uno dei due fosse il Babbo Natale segreto dell'altro. "Ciao Eve, Matthew mi ha regalato questo!" Le fece vedere l'orologio agenda prima di metterlo sul polso destro. Successivamente Dan rimase in silenzio vedendo lo scambio di regali dei due serpeverde, aspettando il suo turno.
Si voltò verso il tasso dicendo di conoscere le sue passioni e che i regali erano collegati a loro. Accettò subito entrambi i regali ed all'inizio rimase senza parole per la bellezza dei doni appena ricevuti. "Ma.. ma.. davvero sono per me?" Prese prima il vaso con la piantina che aveva i fiori di camelia e sembrava in tutto e per tutto una piantina normalissima, l'unica particolarità era che la camelia era il fiore preferito del tasso. Accarezzò con delicatezza i petali e lasciò il fiocco dov'era per ricordarsi della tanta generosità della sua migliore amica. "Grazie è bellissima, ti sei ricordata?" Sprizzava gioia da tutti i pori e gli tremavano leggermente le mani mentre poggiava il primo regalo sul tavolo più vicino per prenderne il secondo e poterlo guardare meglio.
Prese la scatola forata con entrambe le mani e sentì dei versetti acuti provenire dall'interno. Alzò il contenitore fino al suo occhio per vederne il contenuto e tirò quasi un urlo. "AHH!" Non poteva crederci, aveva ricevuto un animaletto tutto suo che avrebbe potuto coccolare tutta la giornata. "ODDIO E' BELLISSIMA! GRAZIE EVE!" Voleva correre e urlare allo stesso tempo per dimostrarle tutta la sua gioia e felicità, ma non gli sembrava il caso con tutta la gente lì presente. Appoggiò delicatamente la puffola vicino alla piantina e corse ad abbracciare Evelyn. Era il loro secondo abbraccio, ma lo meritava completamente. La strinse fortissimo prima di lasciarla andare e scusarsi "Scusami, l'ho fatto senza pensarci. Grazie ancora e buon Natale!" Prese alcuni regali che aveva poggiato a terra e glieli porse. Doveva scartarli e quindi attese la sua reazione. All'interno dei due pacchetti vi erano rispettivamente la trilogia di libri di Hunger Games ed una piuma di Fwooper tutta colorata. "Spero ti piacciano!" Attese la reazione della sua migliore amica, ansioso di tutto e pensando a quale nome avrebbe potuto dare alla sua piccola Puffola di colore viola. "Ah quasi dimenticavo, questo è da parte di Tracy" Porse anche a lei uno degli omini di pan di zenzero.
L'arrivo di Alexandra e la sua richiesta fecero brillare gli occhi di Daniel, aveva tanta voglia di cantare in quella situazione, dato che voleva dare gioia a tutti i presenti e dato i regali ricevuti, ne aveva da vendere. "Va bene Lexi, io sarò dei vostri!" Doveva cercare altri partecipanti a quel piccolo concerto e dunque chiese ai due serpeverde che erano con lui. "Allora voi volete cantare con noi? Sarà una cosa bellissima secondo me!" Sperava di convincerli, ma sapeva che Eve avrebbe quasi sicuramente rifiutato quella sua richiesta così continuò facendo gli occhi dolci all'amica "Daiiiiiii! Io mi porterò i tuoi regali!" Sia se avesse accettato, sia se avesse rifiutato, Dan avrebbe raggiunto la sua concasata per cantare. Non sapeva quale fosse la canzone, però avrebbe partecipato comunque.
La raggiunse tenendo in una mano la piantina e nell'altra la puffola appena ricevuta, dato che non voleva lasciarli incustoditi.
La canzone in questione sarebbe stata "All I want for Christmas". Dan la conosceva benissimo e dunque seguì la tassorosso e con sua grande sorpresa vide la piantina uscire dal terriccio ed iniziare a ballare ed il piccolo animaletto fare piccoli versetti acuti ogni tanto a ritmo della canzone. Avrebbe sicuramente ringraziato ancora una volta Eve dopo il concerto improvvisato.. -
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Interazioni con Y u m a ~. -
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"The Scout Regiment is made up of a bunch of dreamers who don't know when to quit."
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- Corvonero
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-Mittente: Lea Holland
-Destinatario: Leah Ashfield
-Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): Qui
-Breve descrizione dell'oggetto: Kit Capelli Perfetti: una serie di prodotti per prendersi cura
della propria chioma, comprende shampoo, balsamo, crema ristrutturante, maschera ricostituente e gel.
-Link all'immagine dell'oggetto (non obbligatoria): Click!
Cito: Eveline;
Interagisco con: LizDirla impegnata in quei giorni avrebbe significato enunciare un’elegante bugia. Ella l’avrebbe sminuito in questi termini, certo, tutto quel lasso di tempo che era iniziato con la pausa natalizia delle lezioni l’aveva travolta in un mix di compiti e d’impegni che le avevano completamente tolto il fiato, privandola di ogni secondo libero. In effetti la sua tenera età non aiutava e lentamente stava sviluppando una leggera invidia per tutti coloro che, a differenza sua, si trovavano a vivere quei momenti nella rilassatezza più totale, godendosi la magia delle feste in un modo che pareva sfuggirle, incapace di agguantarlo come fosse fumo. Fu il canto della sua compagna di casa Eveline, nonché in parte sua mentore nel ruolo di Prefetto, a farla rinsavire: le note di Last Christmas riecheggiavano nella stanza addobbata deliziosamente, tutta quell’energia natalizia l’avvolgeva in un calore che non poté altro se non l’obbligarla in una smorfia disgustata, quella di chi infondo non può che fingere di disprezzare ciò che non può avere. «Ci vuoi uccidere tutti Eveline?» Chiese scherzosamente all’altra mentre si rendeva conto d’essere in fatale ritardo, la sua mente fin troppo incatenata nei giorni precedenti, dati i mille preparativi per la festa, che semplicemente s’era messa a vagare, a pensare, a riflettere volando sulle nuvole dell’immaginazione, uno stato idilliaco che le stava costando la partecipazione al Secret Santa. Vestì e si preparò in fretta e furia, fortunatamente l’abito (che avrebbe indossato anche al ballo) l’aveva già preparato la sera prima, conscia degli impegni della giornata, trovando appena il tempo di cambiarsi e lisciarsi i capelli prima di volare oltre la Sala Comune e giù per le scale, scivolando attraverso ragazzi d’ogni età e casata.
«Anche per quest’anno ce l’ho fatta…» Sospirò con il fiatone mentre più pacchi di diverse dimensioni barcollavano stretti fra le sue mani mentre si faceva strada verso il grande albero solo al fine di poggiare quelli che non riguardavano il Secret Santa, sistemandoli per bene prima d’esser intercettata da Elizabeth. «Oh Liz, sei un angelo.» Si rivolse lei con espressione stupita, chiaramente gioiosa mentre afferrava il pacco gigante dalle mani della babbo natale versione Corvonero, scuotendolo appena prima di appoggiarlo a terra e piegarsi su di esso, attenta alla gonna. «Felice Natale a te, sono contentissima che il mio regalo segreto ti sia stato affidato, davvero.» La sua Caposcuola in effetti la conosceva, condividevano la stanza e un certo gruppo segreto, momenti che le avevano portate a conoscersi e avvicinarsi, avventure notturne indimenticabili che la piccola Prefetto riviveva mentre scartava quell’enorme pacco così fine ed elegante che quasi le dispiacque doverlo infrangere. Non appena ebbe il cuore di deturparlo completamente un baule di legno di ciliegio si presentò di fronte a lei e aprendolo ne individuò al suo interno una pluffa in pelle, dei bolidi legati, delle mazze ed un boccino dorato decisamente addormentato. «Aaah, ora potrò allenarmi con chi voglio e quando voglio.» Esclamò con decisione, quel dono era davvero azzeccato, per la giovane il Quidditch significava ben più d’un gioco, era il suo modo per emergere, per dar sfogo alla sua infinita competizione in modo pulito, onesto, una cultura della rivalità che le era valsa anche il posto di giornalista. «Grazie ancora, è bellissimo.» E le rivolse un gran sorriso, uno di quei rari casi in cui non s’obbligava a piegare le labbra per convenzione sociale, bensì vero, carico di piacere. Fu in quello sprazzo di serenità che le aveva fatto scordare le fatiche passate che afferrò il piccolo pacchettino argentato dal fiocco dorato, un dono che aveva curato decisamente più degli altri nella carta perfettamente piegata in un involucro rettangolare, un furoshiki che aveva imparato ad eseguire grazie ad un libro della madre, tenuto fermo da un tulipano in plastica nera. Indirizzò il dono in avanti e questo parve trascinarla verso la figura di Leah, la Grifondoro vestita in un maglioncino rosso ed una gonna a quadri. «Ehm…Ciao Leah…» Si lasciò andare titubante, sapeva che quel momento prima o poi sarebbe dovuto arrivare, conosceva il suo destinatario sin dalla ricezione del nome via lettera, eppure per qualche motivo la sola idea sembrava inquietarla e imbarazzarla al contempo. Abbassò le iridi al terreno, il verde smeraldino dei suoi occhi che rifletteva il pavimento del grande salone mentre si fissava i piedi, la timidezza che la faceva avvampare con tale violenza da farla apparire come un peperone. «Ecco, io…Buon Natale!» Le augurò in un tono insolitamente alto, mordendosi il labbro e sentendosi sciocca, cosa c’era in quella Caposcuola che la bloccava tanto? Non era certamente brava con le persone, soprattutto con quelle poco conosciute, ma la Grifondoro sembrava in qualche modo comprimerla nella propria timidezza, schiacciarla sotto il peso del suo sguardo. «Sai, sono io il tuo Babbo Natale segreto.» Pensò che almeno il suo vestito era delizioso, nero e luccicante, un ragionamento che le infuse un minimo di calma per un motivo che apparentemente non sapeva spiegarsi. «Tieni, spero ti piaccia, ho chiesto un po’ in giro prima di prendertelo.» Alzò le manine tremanti, portando il furoshiki alla vista della Ashfield, ancora una volta senza fissarla se non per un istante, distogliendo lo sguardo. «Mi è stato detto che tieni molto ai tuoi capelli e quindi ho pensato…» Perché quella frase gli suonava dannatamente stupida? Attese che l’altra prendesse il pacchetto come se un pugnale le trapassasse la schiena ogni istante che stava lì ferma, le cupe preoccupazioni sul ballo decisamente portate via dal cocente vento del suo imbarazzo.A man can be himself only so long as he is alone, and if he does not love solitude, he will not love freedom, for it is only when he is alone that he is really free.. -
.Matthew CorbinSerpeverde ♦ III° anno ♦ SchedaPer fortuna mi era capitato un ragazzo che sembrava essere molto gentile nei miei confronti, anzi sembrava molto ansioso di ricevere il mio regalo, lo prese chiedendomi se poteva scartarlo, ma prima che potessi dire qualcosa, iniziò a scartarlo ed io ridacchiai sotto i baffi << Beh fa come vuoi>> dissi facendo spallucce, mentre mi gustavo tutta la gioia di Daniel che scartava il regalo e, a dirla tutta, lo stavo veramente invidiando. Volevo vivere il natale come lui, con il sorriso e con la felicità di chi stava scartando il regalo immaginandosi di cosa si potesse trattare, per fortuna fu felice di quanto aveva appena ricevuto, mi ringraziò rassicurandomi che l’avrebbe usato << Beh può essere molto uti…>> non riuscii a fini di parlare che Daniel che mi offrì un omino di Pan di Zenzero, rimasi sorpreso da cosi tanta gentilezza, ma non me lo feci ripetere due volte e accettai quel biscotto << Beh grazie Daniel è molto buono >> dissi mangiandolo , ma appena voltai lo sguardo, vidi Evelyn venire verso di noi e per un pelo non rischiai di mandarmi di traverso quel biscotto. Era bellissima con quel maglione, ma che dico lei lo era sempre con qualsiasi cosa indossasse << Ciao Eve…Buon Natale…..sono il Secret Santa di Daniel >> dissi rispondendo impacciatamente, ma senza che me lo chiedesse, iniziò a raccontarmi a chi aveva fatto il regalo e da chi l’aveva ricevuto, ma avevo già scordato tutto quello che mi aveva detto, quando avevo a che fare con lei era come se mi perdessi e mi dimenticavo di tutto quello che c’era intorno; quella specie di stato di trance si interruppe quando mi disse che aveva un regalo per me << Come per me ? >> chiesi abbastanza sbalordito, mentre presi il pacchetto verde-argento con le mani tremolanti, dopo alcuni attimi di esitazione iniziai ad aprirlo, erano un paio di occhialini per il Quidditch, ma aldilà di cosa mi avessee preso, per me era importante << Oh Grazie Eve, saranno la prima cosa che metterò prima di una partita o di un allenamento >> dissi arrossendo, mentre abbassai lo sguardo abbastanza imbarazzato, lei consegnò il restante dei regali a Daniel che stava andando su di giri per quello che aveva appena ricevuto << Oh anche io ho una Pluffola tutta bianca, si chiama Chrissy >> dissi a Daniel, mentre abbracciava la sua amica, adesso toccava a me consegnare i miei regali ad Evelyn, adesso o mai più << Eve questi sono per te … la commessa di Madama mi ha giocato un brutto scherzo con quella carta per regali >> le consegnai due pacchetti, uno verde argento con un fogliettino attaccato al fiocco e uno rosa con dei cuori lungo tutta la carta, il primo conteneva una ricordella e quello rosa a cuori uno smalto cambiacolore, nascosi le mani nelle tasche dei pantaloni dato che non mi finivano di tremare per l’agitazione << beh il foglietto è un autografo da parte del capitano di Quidditch di Serpeverde, con dedica speciale e la ricordella ti servirà sicuramente per ricordarti di me e dei nostri appuntamenti >> dissi ironizzando sul momento, mentre mi grattavo la nuca abbastanza imbarazzato << E l’altro è uno smalto Cambiacolore, magari quando vieni a vedermi puoi dipingerti le unghie di verde >> non sapevo come uscire da quel momento cosi imbarazzante, ma in lontananza potei scorgere quel mollaccione di Sullivan, avevo la scusa per congedarmi da lì << Oh li c’è Edward, dovrei consegnargli questo asticello, ci vediamo dopo ragazzi..>> dissi sorridendo, mentre con la mia mano destra accarezzai dolcemente la schiena di Evelyn.
Con una delle solite spinte, raggiunsi Edward che mi guardò sorpreso, era intento ad abbracciare una ragazza e bravo il mio mollaccione << Disturbo ? >> chiesi senza aspettare la risposta, presi la mia scatolina tutta piena di fori che conteneva il piccolo Asticello << Pensavi di esserti liberato di me alla vigilia di Natale, ma beh ti sbagli di grosso >> ridacchiai sotto i baffi << Secondo te cosa ci può stare qui dentro? Un piccolo Drago o perché no un Acromantula Mollacciona proprio come te ! >> scoppiai a ridere mettendogli una mano dietro al collo, tornando subito dopo serio << è qualcosa che so che ti piace e che abbiamo studiato, ne ho preso uno per me e uno per te …Buona Natale Sulivan >> conclusi stringendogli timidamente la mano, ma quella stretta ben presto si trasformò in un abbraccio, era il potere dell’amicizia.Narrato ♦ «Parlato» ♦ Pensato© Latisha. -
.Sébastien O'Keevan17 Y.O. | Ravenclaw | VI YEAR | half-nymph | sheetCODE&GRAPHIC BY HIME
Interazione con Audrey ❤️❤️❤️
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Edited by Nate D. - 5/1/2021, 21:22.