Burn It Down

Ismelda è nata nel 1977 a Cardiff, ed è la secondogenita della famiglia purosangue dei Corbin. Suo padre, Martin Corbin, è un giornalista in pensione della Gazzetta del Profeta appassionato di Quidditch mentre sua madre, Anne Smith Corbin, è una strega appassionata di pozioni, ma non ha mai lavorato per ordini di suo marito; i due si conobbero per caso nelle strade affollate di Diagon Alley dove il giovane Martin distribuiva giornali in giro, ed un giorno si imbatté in Anne attaccando bottone per commentare una notizia. Scoprirono presto di avere molto in comune, ad esempio l'amore per le Pozioni, l'essere stati entrambi Serpeverde e la passione per la lettura: avevano appena diciotto anni a quei tempi, e dopo qualche mese di conoscenza capirono di essere innamorati l'uno dell'altra. Un anno dopo si sposarono e a sigillare ancora di più il loro amore fu la prima gravidanza della donna a soli 20 anni. La famiglia dei Corbin era la tipica famiglia nata con il “sangue Verde “, erano ossessionati dall'essere smistati in Serpeverde, dovevano essere possibilmente tutti purosangue e soprattutto dovevano essere perfetti in tutto perché la rappresentazione della perfezione era per loro Salazar Serpeverde. Prima di Ismelda nacque suo fratello Blake, poi lei ed infine sua sorella Merula. I tre fratelli erano molto uniti, il rapporto con i genitori invece non era idilliaco: Ismelda mostrò presto un'indole sbarazzina (anche se non poteva mai dire di no a suo padre, dato che per lui le due figlie erano la cosa più importante che potesse avere) e fin da piccola venne educata e indottrinata alla magia e all’odio verso i Babbani e i Grifondoro, inclusa la loro discendenza. Infatti gli antenati dei Corbin erano in contatto con la famiglia Gaunt, condividevano molto prima che i Corbin decidessero di prenderne le distanze, ed erano due famiglie che si rispettavano reciprocamente e nutrivano lo stesso odio per i Grifondoro che venne trasmesso a Ismelda. Quando iniziò gli studi ad Hogwarts, fu un vero trauma per Ismelda lasciare le comodità di casa, ma fu smistata in Serpeverde come era prevedibile (esattamente come suo fratello e i suoi antenati) e ben presto per la gioia di suo padre la vera Ismelda uscì fuori facendo la prepotente con i più piccoli ma anche con i ragazzi della sua età, soprattutto se Grifondoro, e cercando anche di acquisire in qualsiasi gara o lezione punti per la propria casa che riteneva dovesse avere la meglio sui Grifondoro. Dal primo all’ultimo, quelli ad Hogwarts furono anni monotoni e uguali, Ismelda non aveva molte amicizie, si limitava a conversare con i concasati o a dare informazioni e aiuti ai più piccoli e quando aveva del tempo libero lo passava nella sala comune a leggere libri. La sua materia preferita era pozioni, tanto da essere la più brava della classe e il suo sogno, prima di conoscere Lord Voldemort, era lavorare al negozio di Calderoni e Farmacia o diventare Professoressa di Pozioni. Ismelda più cresceva e più diventava una Serpeverde provetta fino a quando non incontrò il lato più oscuro della Magia sotto espresso consiglio del padre, che le fece conoscere il Signore Oscuro cambiando la sua vita. Ismelda ne rimase affascinata per il suo carisma e la sua schiettezza, per lei e per la sua famiglia era la reincarnazione di Salazar Serpeverde, così senza pensarci nemmeno un attimo e sotto ordine della sua famiglia divenne una Mangiamorte a soli 21 anni. Partecipò alla Seconda Guerra Magica reclutando creature magiche oscure e altri maghi e streghe per poi scappare al termine della Guerra in un vecchio chalet al Nord di Cardiff, limitandosi ad uscire solo per cercare vari prodotti per pozioni vendendoli sottobanco a Notturn Alley, ma venne colpita nel profondo per la scomparsa di suo fratello che a detta di molti morì ad Hogwarts, combattendo contro gli Auror. Altri dicono che riuscì a scappare in Africa, eppure non se ne trovò più traccia. Ismelda passò molto tempo alla ricerca di Blake girovagando per tutto il continente africano, dove raccolse varie testimonianze, ma non riuscì mai a trovarlo anche se in cuor suo le piace ancora credere che sia vivo, nascosto da qualche parte. La sorella Sofia la incolpò di aver lasciato da solo il fratello a combattere ed essersela data a gambe cosa che Ismelda non riuscì mai a smentire nè a confermare e che compromise il suo rapporto con Merula. A 30 anni concepì suo figlio Matthew con un ragazzo Babbano conosciuto in un pub di Cardiff: stanca della vita che conduceva continuando a nascondersi Ismelda stava affrontando un brutto momento dimenticando tutto ciò che aveva imparato, pensato e immaginato, così un giorno andò a trovare la sua famiglia e decise di fermarsi in un pub dove assunse decisamente troppo alcol. Il ragazzo la vide brilla e decise di approfittarne, Ismelda si lasciò sedurre ma dopo il rapporto si accorse di quello che aveva fatto e per la rabbia e disperazione uccise il ragazzo, liberandosi poi del corpo che ancora adesso non è stato mai ritrovato. Ismelda disperata riuscì a dire tutto ai suoi genitori che un po' sconvolti da quanto accaduto riuscirono a convincerla a non abbandonare suo figlio e non abortire, assicurandosi che se ne sarebbero presi cura lor. Per una volta l’amore riusci a prevalere sull'orgoglio: non è ancora chiaro su cosa avesse fatto cambiare idea i Corbin, ma c’è chi dice che abbia influito molto Anne, che amava molto i bambini e scelse poi il nome del nipote. Ismelda fu una madre molto assente, difatti il bambino andò a vivere nella casa dei nonni a Cardiff, e gli fu raccontato che suo padre morì per un incidente senza dare ulteriore spiegazioni. Matthew, contro ogni aspettativa era molto considerato in casa, e anche se sapeva di essere un mezzosangue circondato da purosangue si sentiva un membro effettivo della famiglia e tutti impararono a volergli un gran bene. Dopo la nascita del figlio Ismelda fu arrestata dagli Auror e imprigionata ad Azkaban dove fu reclusa per sei mesi, con l'accusa di essere stata vista parlare con altri Mangiamorte di alto rango e durante la seconda guerra Magica. Gli Auror cercarono materiale per il suo processo, decisi a darle una condanna definitiva, ma non riuscirono nell'impresa e Ismelda fu scagionata per mancanza di prove: rimase sempre la stessa forse un po' peggiorata. Quando tornò a casa e rivide suo figlio, le scese una lacrima, forse una delle prime in tutta la sua vita, ma il rapporto continuò ad essere sempre molto freddo, dal momento che non era abituata a fare la mamma e se ogni tanto ripensava al fatto di avere un figlio Mezzosangue rabbrividiva, ma non aveva mai pensato cose cattive su di lui perché nel suo cuore gli ha sempre voluto un gran bene. Le poche volte in cui faceva la mamma era molto severa e fredda, piuttosto che fargli un complimento lo spronava sempre a dare del suo meglio. Ora che è libera in tutti i sensi vorrebbe trovare un lavoro, ma il richiamo dell’oscurità è troppo forte.

Ismelda è nata nel 1977 a Cardiff, ed è la secondogenita della famiglia purosangue dei Corbin. Suo padre, Martin Corbin, è un giornalista in pensione della Gazzetta del Profeta appassionato di Quidditch mentre sua madre, Anne Smith Corbin, è una strega appassionata di pozioni, ma non ha mai lavorato per ordini di suo marito; i due si conobbero per caso nelle strade affollate di Diagon Alley dove il giovane Martin distribuiva giornali in giro, ed un giorno si imbatté in Anne attaccando bottone per commentare una notizia. Scoprirono presto di avere molto in comune, ad esempio l'amore per le Pozioni, l'essere stati entrambi Serpeverde e la passione per la lettura: avevano appena diciotto anni a quei tempi, e dopo qualche mese di conoscenza capirono di essere innamorati l'uno dell'altra. Un anno dopo si sposarono e a sigillare ancora di più il loro amore fu la prima gravidanza della donna a soli 20 anni. La famiglia dei Corbin era la tipica famiglia nata con il “sangue Verde “, erano ossessionati dall'essere smistati in Serpeverde, dovevano essere possibilmente tutti purosangue e soprattutto dovevano essere perfetti in tutto perché la rappresentazione della perfezione era per loro Salazar Serpeverde. Prima di Ismelda nacque suo fratello Blake, poi lei ed infine sua sorella Merula. I tre fratelli erano molto uniti, il rapporto con i genitori invece non era idilliaco: Ismelda mostrò presto un'indole sbarazzina (anche se non poteva mai dire di no a suo padre, dato che per lui le due figlie erano la cosa più importante che potesse avere) e fin da piccola venne educata e indottrinata alla magia e all’odio verso i Babbani e i Grifondoro, inclusa la loro discendenza. Infatti gli antenati dei Corbin erano in contatto con la famiglia Gaunt, condividevano molto prima che i Corbin decidessero di prenderne le distanze, ed erano due famiglie che si rispettavano reciprocamente e nutrivano lo stesso odio per i Grifondoro che venne trasmesso a Ismelda. Quando iniziò gli studi ad Hogwarts, fu un vero trauma per Ismelda lasciare le comodità di casa, ma fu smistata in Serpeverde come era prevedibile (esattamente come suo fratello e i suoi antenati) e ben presto per la gioia di suo padre la vera Ismelda uscì fuori facendo la prepotente con i più piccoli ma anche con i ragazzi della sua età, soprattutto se Grifondoro, e cercando anche di acquisire in qualsiasi gara o lezione punti per la propria casa che riteneva dovesse avere la meglio sui Grifondoro. Dal primo all’ultimo, quelli ad Hogwarts furono anni monotoni e uguali, Ismelda non aveva molte amicizie, si limitava a conversare con i concasati o a dare informazioni e aiuti ai più piccoli e quando aveva del tempo libero lo passava nella sala comune a leggere libri. La sua materia preferita era pozioni, tanto da essere la più brava della classe e il suo sogno, prima di conoscere Lord Voldemort, era lavorare al negozio di Calderoni e Farmacia o diventare Professoressa di Pozioni. Ismelda più cresceva e più diventava una Serpeverde provetta fino a quando non incontrò il lato più oscuro della Magia sotto espresso consiglio del padre, che le fece conoscere il Signore Oscuro cambiando la sua vita. Ismelda ne rimase affascinata per il suo carisma e la sua schiettezza, per lei e per la sua famiglia era la reincarnazione di Salazar Serpeverde, così senza pensarci nemmeno un attimo e sotto ordine della sua famiglia divenne una Mangiamorte a soli 21 anni. Partecipò alla Seconda Guerra Magica reclutando creature magiche oscure e altri maghi e streghe per poi scappare al termine della Guerra in un vecchio chalet al Nord di Cardiff, limitandosi ad uscire solo per cercare vari prodotti per pozioni vendendoli sottobanco a Notturn Alley, ma venne colpita nel profondo per la scomparsa di suo fratello che a detta di molti morì ad Hogwarts, combattendo contro gli Auror. Altri dicono che riuscì a scappare in Africa, eppure non se ne trovò più traccia. Ismelda passò molto tempo alla ricerca di Blake girovagando per tutto il continente africano, dove raccolse varie testimonianze, ma non riuscì mai a trovarlo anche se in cuor suo le piace ancora credere che sia vivo, nascosto da qualche parte. La sorella Sofia la incolpò di aver lasciato da solo il fratello a combattere ed essersela data a gambe cosa che Ismelda non riuscì mai a smentire nè a confermare e che compromise il suo rapporto con Merula. A 30 anni concepì suo figlio Matthew con un ragazzo Babbano conosciuto in un pub di Cardiff: stanca della vita che conduceva continuando a nascondersi Ismelda stava affrontando un brutto momento dimenticando tutto ciò che aveva imparato, pensato e immaginato, così un giorno andò a trovare la sua famiglia e decise di fermarsi in un pub dove assunse decisamente troppo alcol. Il ragazzo la vide brilla e decise di approfittarne, Ismelda si lasciò sedurre ma dopo il rapporto si accorse di quello che aveva fatto e per la rabbia e disperazione uccise il ragazzo, liberandosi poi del corpo che ancora adesso non è stato mai ritrovato. Ismelda disperata riuscì a dire tutto ai suoi genitori che un po' sconvolti da quanto accaduto riuscirono a convincerla a non abbandonare suo figlio e non abortire, assicurandosi che se ne sarebbero presi cura lor. Per una volta l’amore riusci a prevalere sull'orgoglio: non è ancora chiaro su cosa avesse fatto cambiare idea i Corbin, ma c’è chi dice che abbia influito molto Anne, che amava molto i bambini e scelse poi il nome del nipote. Ismelda fu una madre molto assente, difatti il bambino andò a vivere nella casa dei nonni a Cardiff, e gli fu raccontato che suo padre morì per un incidente senza dare ulteriore spiegazioni. Matthew, contro ogni aspettativa era molto considerato in casa, e anche se sapeva di essere un mezzosangue circondato da purosangue si sentiva un membro effettivo della famiglia e tutti impararono a volergli un gran bene. Dopo la nascita del figlio Ismelda fu arrestata dagli Auror e imprigionata ad Azkaban dove fu reclusa per sei mesi, con l'accusa di essere stata vista parlare con altri Mangiamorte di alto rango e durante la seconda guerra Magica. Gli Auror cercarono materiale per il suo processo, decisi a darle una condanna definitiva, ma non riuscirono nell'impresa e Ismelda fu scagionata per mancanza di prove: rimase sempre la stessa forse un po' peggiorata. Quando tornò a casa e rivide suo figlio, le scese una lacrima, forse una delle prime in tutta la sua vita, ma il rapporto continuò ad essere sempre molto freddo, dal momento che non era abituata a fare la mamma e se ogni tanto ripensava al fatto di avere un figlio Mezzosangue rabbrividiva, ma non aveva mai pensato cose cattive su di lui perché nel suo cuore gli ha sempre voluto un gran bene. Le poche volte in cui faceva la mamma era molto severa e fredda, piuttosto che fargli un complimento lo spronava sempre a dare del suo meglio. Ora che è libera in tutti i sensi vorrebbe trovare un lavoro, ma il richiamo dell’oscurità è troppo forte.

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