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Cosa dire in questo primo post di questa particolare sezione?! Beh, approfondire un pochino quello che non ho scritto nella presentazione magari.
Quindi ricominciamo da capo.
Sono Matteo, ho ormai 37 anni e dentro la mia testa c'è un sacco di roba, principalmente musica. Infatti non passa momento durante le giornate dove non la ascolto o ho in testa un tempo, un motivetto, qualcosa. Nonostante la mia vita ultimamente sia abbastanza incasinata, sono sposato e abbiamo una bimba di pochi mesi, ogni tanto riesco a comporre anche qualcosa di mio e lo "schiaffo" sul mio canale Youtube, che esiste da un bel po' ora.
Inoltre da un po' di tempo, oltre a leggere, mi sono appassionato alla scrittura, grazie al mondo dei gdr dove sto appunto iniziando i primi passi, ma è un mondo che adoro. Come scrittore mi sono avvicinato al mondo della prosa da pochi anni, proprio grazie al gdr stesso, dove ho imparato e affinato il mio stile, grazie anche alle letture che faccio e che ho fatto nel corso degli anni; ho sempre letto molto, soprattutto thriller, fantasy, ma anche romanzi, oltre che poesia - in passato. Ho sempre e solo scritto in versi - anche qualche poema (3) che è stato pubblicato senza lasciare nessuna traccia xD. Come per la musica, per me scrivere è importante e mi aiuta.
- Speciale Oscar Paiolo 2020 (Dietro le quinte del lavoro del roler sul pc)
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Vladmir Kozlov | Scheda| Durmstrang | Adulto
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Balzer Hartmann | Scheda | Vampiro | Adulto
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Edward Sullivan | Scheda | Serpeverde | Studente 2° Anno - Hogwarts
A proposito di Edward Sullivan:
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- Un sorso di dolore per l'anima
Edited by Auror4 - 2/5/2023, 07:53
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Cenni sugli antenati della famiglia Rowle
(Azkaban e dintorni)Rating verde
La prigione di Azkaban, prima di diventare tale, fu la dimora di un mago oscuro, si pensa pazzo, poiché torturò e uccise migliaia di marinai babbani. In origine infatti la posizione della struttura dove esso abitava non appariva su nessuna mappa, né babbana né magica.
Dopo la sua morte la struttura fu scoperta ed esplorata, ma la maggior parte di coloro che vi entrarono non vollero raccontare tutto ciò che trovarono al suo interno. Fu chiaro però che la proposta di distruggerla, da parte di alcuni esponenti dell’autorità, non poteva essere accettata poiché il luogo era infestato da creature malvagie: i Dissennatori. Si temeva infatti che gli stessi, perdendo la loro dimora potessero creare grossi problemi alla comunità magica e non solo. Per molti anni la struttura rimase abbandonata e i Dissennatori crebbero di numero.
Dopo anni, fu approvato e imposto lo statuto di segretezza. Il Ministero della Magia quindi, ritenne che le piccole prigioni disseminate nel Paese non fossero più sicure, in quanto le procedure di arresto generavano troppi fenomeni visibili ai babbani. Così una volta che Damocles Rowle divenne Ministro della Magia, fu preferita una struttura situata nell’isola delle Ebridi. Lo stesso Rowle però, un sadico di ideali anti-babbano, arrabbiato per ciò che la comunità magica aveva subito, rifiutò i piani sull’uso di tale struttura e propose invece Azkaban come prigione definitiva per tutti i criminali del mondo magico, sostenendo che i dissennatori in realtà rappresentassero un vantaggio e non un pericolo. Tutto ciò avrebbe anche fatto risparmiare denaro e tempo allo stesso Ministero.
Nonostante una forte opposizione il piano di Rowle ebbe successo e presto un buon numero di prigionieri fu trasferito lì. Nessuno uscì mai e coloro che non erano già pazzi di natura lo diventarono al suo interno.
Negli anni successivi, circa 15, durante gli anni di Diggory come Ministro, la prigione continuava ad essere un luogo sicuro. Nessuno riuscì ad evadere.
La situazione cambiò radicalmente quando Kingsley Shacklebolt divenne Ministro.
Egli infatti analizzò la situazione in modo attento e constatò che in passato non ci fu la dovuta attenzione per le condizioni disumane in cui i prigionieri venivano tenuti e trattati. Anche per il negativo influsso dei Dissennatori.
Prima che la sicurezza della prigione perdesse efficacia però dovettero passare tre secoli, quando un giovane uomo riuscì ad evadere scambiandosi con la madre. I Dissennatori, esseri ciechi e privi di amore non rilevarono questa operazione e l’evasione ebbe successo. La successiva fuga simile alla precedente fu di Sirius Black.
E come sappiamo negli anni successivi ci furono svariate evasioni di massa…
(Fonte: Pottermore)*** Fine ***
Edited by Andrew Rowle - 1/9/2018, 15:49. -
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Breve storia di Kyle Rowle e Frida Trive
(Nonno di Andrew - Nonna di Andrew)Rating verde
Nato e vissuto nei dintorni di Londra, Kyle Rowle ebbe una vita abbastanza tranquilla. Frequentò Hogwarts, dove venne smistato in Corvonero, distinguendosi in modo strabiliante in tutte le materie, soprattutto in Difesa contro le Arti Oscure e Cura delle creature magiche, avendo una particolare attenzione per gli animali. Tuttavia i suoi risultati erano notevoli anche nelle altre materie, tranne nel volo e nel Quidditch, non essendo molto amante del volo e dello sport in genere. Durante i suoi anni di studio conobbe Frida Trive, studentessa Serpeverde, di cui si innamorò follemente e che sposò al termine degli studi. Dalla loro unione nacque Vile Rowle (padre di Andrew).
Kyle non si occupò molto del figlio già dai suoi primi anni di vita, infatti, era spesso fuori casa per approfondire i suoi interessi accademici e inseguire il suo sogno di poter lavorare al Ministero, nel reparto di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Tuttavia grazie ad amicizie e passaparola ottenne un posto come intermediario tra il Ministero e i Dissennatori di Azkaban. Accettò il posto che gli diede parecchie soddisfazioni.
Durante questo periodo, del piccolo Vile si occupò la giovane Frida. Ben presto però anche lei ebbe il bisogno di inseguire i suoi interessi affidando sempre più tempo il figlio alle cure di una strega, che gli fece da babysitter. Frida era una donna ambiziosa e intelligente, curiosa di tutto quello che riguardava le culture del mondo magico. Iniziò a viaggiare e a visitare i Paesi dove erano presenti le altre scuole di Magia nel mondo. Scrisse negli anni un libro che riuscì poi a pubblicare sotto lo pseudonimo di Frida Rowle, sfruttando il cognome importante del marito.
Intanto Vile in compagnia della strega, sviluppò un interesse enorme per le arti oscure, forse condizionato dalla stessa babysitter. Successivamente alla sua prima manifestazione magica infatti, diede segno di squilibrio mentale, incendiando spesso oggetti o causando danni a persone, nonostante l’assenza di un catalizzatore. Segnalato il problema ai genitori, la babysitter lasciò il suo posto, temendo di subire danni a sua volta. Tornata dai suoi viaggi Frida si consultò col marito e decisero che prima che il figlio compisse undici anni, sarebbe stato meglio portarlo al San Mungo per una consulenza psichiatrica.
[...]*** Fine ***
Edited by Andrew Rowle - 1/9/2018, 15:49. -
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Breve storia di Vile Rowle e Dolores Weakhill
(Padre di Andrew - Madre di Andrew)Rating verde
Sin dai suoi primi anni di vita Vile dimostrò strane capacità e un grande potenziale magico.
A quattro anni ebbe la sua prima manifestazione magica, a cui i suoi genitori non assistettero, trovandosi entrambi
fuori casa. Quel giorno, la babysitter stava giocando insieme a lui, nella stanza da letto. Dopo avergli risposto
negativamente ad un capriccio, il vestito della strega prese fuoco, causandole un grosso spavento e nello stesso
tempo eccitazione per l’avvenuta manifestazione magica. Quando i genitori tornarono rispettivamente dai propri
affari vennero a conoscenza dei fatti e notarono comportamenti strani e violenti del figlio. La babysitter
lasciò il suo posto, creando non pochi problemi ai genitori.
Portato al San Mungo e consultati vari magi-psicologi Vile fu sottoposto a vari esami e controlli. Gli fu data una terapia che sembrò calmare i suoi comportamenti violenti.
Passarono gli anni e arrivò la lettera dell’ammissione a Hogwarts. Fu smistato in Serpeverde e si distinse particolarmente in Difesa contro le Arti Oscure, Pozioni, Erbologia, con una particolare abilità nella Legilimanzia e nell’Occumanzia. I suoi risultati erano comunque eccellenti anche in tutte le altre materie. Questo non si poteva dire per la sua condotta. Dal quinto anno infatti fu spesso punito e venne portato dinanzi al preside per essere ripreso. L’ultimo anno fu quello con più “incidenti” che per poco non gli causarono l’espulsione, ma grazie alla sua abilità nel leggere le menti questo non accadde perché non venne mai veramente colto sul fatto. Il suo passatempo preferito era causare danni agli oggetti degli studenti delle altre case e provocare piccoli incidenti, facendo anche in modo di far ricadere le colpe su loro stessi, a volte.
Terminato Hogwarts, continuò a studiare duramente e riuscì a superare le prove per diventare Ministro della Magia,
imparando molte cose sui babbani. La sua linea politica, nel rispetto dello statuto di segretezza, fu profondamente
anti-babbano e pro Sanguepuro, che applicò nella scelta dei suoi collaboratori. Tra questi conobbe Dolores Weakhill,
che si innamorò di lui per il suo carattere forte e sicuro, determinato. Si sposarono dopo qualche anno di incertezze
e problemi sul lavoro e dal loro matrimonio nacque Andrew.
Dolores Weakhill crebbe nelle campagne fuori Londra, in una casetta umile, insieme ai suoi genitori. Una famiglia tranquilla, cresciuta senza agi. Arrivata ad Hogwarts fu smistata in Tassorosso, nonostante il suo carattere non fosse proprio così forte. Tuttavia si distinse abbastanza negli studi ma senza che nascesse in lei una propensione per una importante professione. Prima di venire scelta per lavorare al fianco di Vile, come sua segretaria, lavorò come assistente in vari negozi di Diagon Alley. Nel periodo in cui finì a lavorare al Paiolo Magico come cameriera, durante uno scambio scherzoso con l’uomo, egli le propose un colloquio per il posto di lavoro al Ministero. Durante lo stesso, l’uomo le lesse la mente a fondo scoprendo non solo le sue debolezze caratteriali ma anche il fatto che lei fosse sin dalla prima volta che lo aveva visto, innamorata di lui.
La donna il giorno stesso si licenzio’ dal Paiolo e dopo un periodo di prova, venne assunta al Ministero, come segretaria personale del Ministro.
Vile lasciò trascorrere un po’ di tempo prima di dare spago ai desideri della donna, portandola pochissime volte fuori a cena e dandole pochissime attenzioni, sinché un giorno non si rese conto di esserne in un certo modo innamorato e decise di assecondarla, seppur in modo particolare.
All’inizio il loro matrimonio andò bene, ma ben presto il brutto carattere di Vile si manifestò, rendendo la moglie succube. Dal canto suo Dolores, profondamente innamorata e ormai intrappolata in un rapporto di amore e violenza col suo uomo, non ebbe mai il coraggio di ribellarsi, soprattutto una volta che il piccolo Andrew ebbe la sua prima manifestazione magica, speranzosa forse in una “guarigione” del marito, che da quel momento in poi fu sempre più assente dalla vita casalinga e che cominciò a passare sempre più tempo a lavoro.
Purtroppo le cose per Dolores peggiorarono, subendo svariate volte violenza carnale e fisica dal marito che sfogava su di lei tutta la frustrazione accumulata sul lavoro. Egli infatti era avido di potere, ma non era il solo a dover approvare le decisioni per cui quando una pratica o una faccenda non andava per il verso giusto, secondo i suoi canoni, al rientro a casa usava violenza su di lei. Questi comportamenti lasciarono il segno anche sulla psiche del piccolo Andrew che assorbì tutti quegli episodi di violenza. Infatti l’uomo non si preoccupo’ mai di possedere la moglie dietro le porte chiuse e le pareti della camera da letto, ma lo faceva come e dove voleva, anche nel suo studio personale.
Infine, la donna, venne avvelenata. Il mandante dell’avvelenamento fu lo stesso Vile, che stava frequentando infatti un’altra donna da pochi anni e aveva deciso di liberarsi della povera moglie. Ella poi morì in seguito alla malattia contratta a causa del veleno.
Conclusa la sua carriera al Ministero nel 1988, sparì dalla vita del figlio e nessuno ne seppe più nulla.
[...]*** Fine ***
Edited by Andrew Rowle - 1/9/2018, 15:50. -
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Omicidio di Frida Trive
(approffondimento dal bg)Rating arancio
SPOILER (clicca per visualizzare)Dal bg: Pre-adolescenza
Tornata da uno dei suoi viaggi, Frida andò a trovare il figlio e il nipotino di dieci anni, a cui portava sempre un dolce,
sopratutto gelati al pistacchio, i suoi preferiti. Non passava dalla villa da circa quattro anni. Nel suo ultimo viaggio
aveva recuperato dei testi di magia oscura che, sapeva, sarebbero interessati molto al figlio. Arrivata si recò nello
studio in compagnia di Vile, per esaminare i testi che gli aveva procurato.
L'uomo, in religioso silenzio, cominciò a sfogliare uno ad uno i testi. Erano tre volumi, contenenti incantesimi,
formule per pozioni e altre curiosità, tutti di magia molto oscura. In particolare uno dei tre testi conteneva,
in modo approfondito, elementi di necromanzia.
Terminata la consultazione l'uomo ringraziò la madre e cominciarono a parlare di tanti argomenti. Frida
aveva tanto da raccontare, dei suoi viaggi e delle persone interessanti che aveva conosciuto.
Andrew, seduto fuori dalla porta dello studio, leggeva un libro. Per molti minuti però, la situazione fu tranquilla,
quindi non venne disturbato nella sua lettura. Passata un'ora, Dolores spuntò nel corridoio, dirigendosi verso di lui,
ma lo superò ed entrò nello studio. Salutò la suocera e si congedò immediatamente, lasciando però la porta socchiusa.
Sorrise al piccolo Andrew e tornò verso l'altra ala della villa. Frida aveva notato che sul viso della donna era presente
un lungo taglio, fresco, che partiva dall'occhio destro e finiva nella parte alta del naso. Le loro voci cominciarono a
crescere di volume, così Andrew si affacciò per spiarli, incuriosito.
<< Ma che cosa le hai fatto?!>> chiese la donna al figlio, mutando di colpo la sua espressione, con tono severo.
<< Queste son cose che non ti riguardano mamma!>> le rispose in modo gelido, Vile.
La verità era che anche il figlio parecchie volte subì la stessa sorte, riportando escoriazioni e tagli, ma questo lei
non lo seppe mai.
Il piccolo Andrew intanto, spinse la porta per vedere meglio i due che si affrontavano, spinto da una curiosità morbosa.
Frida prese la sua bacchetta e la puntò verso Vile, che immediatamente fece lo stesso. I due con le bacchette tese
in avanti cominciarono una conversazione, mai avuta prima, nella loro vita.
<< Non ti permetterò di farle ancora del male!>>
<< Ora ti metti a fare la madre?! Vuoi riempirmi di attenzioni?! Tu, che insieme a mio padre, ve ne siete sbattuti
il cazzo di me, affidandomi a quella strega di merda!?>>
<< Non osare porti in questo modo con me!>> dentro di lei però, sapeva che il figlio aveva in parte ragione.
<< Non prendo ordini da te mamma e ora vattene, per favore! Prima che sia troppo tardi!>>
<< Andarmene?! Non credo proprio, in qualche modo ti impedirò di fare del male alla tua famiglia!>>
In quel momento Andrew era sempre più eccitato, sentiva che stavano per scontrarsi e non vedeva l'ora di vedere
i due scagliarsi incantesimi! I due erano talmente concentrati l'uno sull'altra che non si accorsero della sua presenza.
Vile fu quasi preso alla sprovvista, quando la madre, senza continuare il suo discorso, scagliò il suo incantesimo.
<< Expelliarmus!>>
Vile, con un ghigno sul viso, fece un gesto veloce col braccio e respinse quello stupido incantesimo!
Tese poi il suo braccio, le nocche bianche, per la tensione e per la rabbia...poi un raggio sottile come una lama
fuoriuscì dalla sua bacchetta, mentre pronunciava il contro incantesimo contro la madre.
<< Sectumsempra!>>
Frida fu colpita da un incantesimo di una violenza spaventosa, adagiandosi a terra, lentamente, mentre il suo corpo
cominciava a presentare miriadi di tagli, lunghi come dita di una mano, a cominciare dalla fronte, e lungo tutto il corpo.
Il sangue prese a sgorgare a zampillo, riempiendo il pavimento sotto il suo corpo, in pochi secondi, poi cominciò
ad essere preda di convulsioni... La donna, gorgogliando cercò di dire un'ultima frase...
<< Chhhh...cosa hai fatto, fhhhh...iglio mio!>>
Vile si avvicinò al suo corpo, guardandola con odio... poi si girò verso figlio con un sorriso malefico sulle labbra e
traendo un respiro profondo. Incrociò il suo sguardo ma non fece niente, non gli importava che avesse visto tutta la scena.
Andrew, ricambiò lo sguardo del padre, rimanendo impassibile. Non provò niente, né dolore, nè tristezza,
solo un pensiero gli sfiorò la mente in quell'istante: chi gli avrebbe portato i suoi gelati preferiti d'ora in poi?!
[...]*** Fine ***
Edited by Andrew Rowle - 6/9/2018, 07:54. -
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Un lavoro per Andrew
Rating verdeSPOILER (clicca per visualizzare)Dal bg - Occupazione in età adulta: Vista la mia abilità con gli incantesimi e sopratutto la mia grande abilità dimostrata
in Difesa contro le arti oscure, dopo molte indecisioni, decisi di frequentare l'università per diventare un Auror. Lì avrei potuto
affinare la mia tecnica e migliorare l'uso degli incantesimi e diventare un ottimo cacciatore di criminali.
Le giornata passavano quasi del tutto monotone, essendo disoccupato. L'unico svago che avevo trovato era l'invenzione di
un incantesimo. Passai giorni a pensare alla tipologia, poi riflettendo sulla mia prima manifestazione magica,
quel taglio sul viso di mio padre, arrivai alla conclusione di poter tentare nella creazione di un incantesimo di offesa e
difesa. Lo preparai e lo presentai all'ufficio predisposto del Ministero. In attesa del responso controllavo ogni giorno gli
annunci di lavoro.
La mia preparazione come Auror mi apriva varie strade all'interno del Ministero e finalmente un giorno lessi un annuncio
interessante. L'ufficio applicazione della legge sulla magia era in cerca di due assessori. Mi candidai immediatamente,
insieme a me c'era soltanto un altro pretendente per la stessa posizione. Fummo assunti entrambi. Questo nuovo capitolo
porterà tante novità nella mia vita, sopratutto un importante guadagno, non senza impegno da parte mia, d'altronde
nessuno dà niente per niente, no?! Con una nuova avventura magica davanti a me, cominciai a dormire meglio e
a fare sogni più tranquilli...
"Chissà che questa carriera nel Ministero non mi aiuti a gestire i lati violenti del mio carattere, non che io sia poi
disposto a cambiare radicalmente, questo è certo!"
Con questo pensiero, steso sul letto, agitai la bacchetta e pronunciai un veloce "Nox", tirai su il lenzuolo sul mio corpo
mezzo nudo e chiusi gli occhi.
*** Fine ***. -
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Aggiornata la dashboard con l'elenco delle roles 
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Oggi tocca al roler, 
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Ho fatto realizzare la bacchetta di Andrew 😍
Ps. Edito poi con altre foto di me con la bacchetta. Si sono pazzo lo so, ma doveva essere Mia😂😂!!
Edited by Andrew Rowle - 4/10/2018, 20:24Attached Image
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Matthew Martinelli
Approfondimento dal bg - Rapporto con Persephone Thompson (madre di Mat)
Rating Verde
SPOILER (clicca per visualizzare)L'adolescenza e gli anni ad Howgarts: durante l'adolescenza cominciarono i contrasti con mia madre. Divenne infatti
molto critica nei miei confronti...
Sin dai primi anni ad Hogwarts mi circondai di amici, con cui parlavamo spesso durante le ore libere, mangiavam
sempre vicini e in Sala Comune si faceva sempre tarda notte, tra le lunghe chiacchierate e le risate.
Tra loro, come capita spesso nei gruppetti che si formano tra ragazzini, c'era anche qualche testa calda.
Io non amavo partecipare alle scorribande, ma già dalle prime lettere raccontavo ai miei genitori quello
che accadeva a scuola e naturalmente ciò che i miei compagni di casa combinavano, di bello o di brutto.
All'inizio furono delle critiche leggere ad arrivare da parte di mia madre. Ma col passare degli anni,
mentre anche io ero più maturo, esse divennero più pressanti e severe.
"Non frequentare quel tale perché ti metterà nei guai...Non frequentare quella ragazza, mi sa di puttanella...".
Meno male che era solita dire di non giudicare mai il prossimo. Era un continuo giudicare... dare della puttanella ad una
ragazzina di 17 anni, era palesemente un giudizio, infondato naturalmente. Non era mai successo, durante la mia
permanenza nei dormitori che qualche ragazza con cui ebbi delle avventure, semplici scambi di bacetti o qualche prima
toccatina innoncente, mezzo nudi e vergonosi al massimo, sia poi andata tra i miei compagni ad accarezzarseli uno
ad uno. Ed io nemmeno, mentre davo attenzioni ad una non davo attenzioni a nessun altra. Per rispetto e perché
credo sia giusto.
Negli ultimi anni però, ebbi una relazione un po' più seria con una ragazza, che si rivelò disastrosa dopo poco più di un
anno. Naturalmente, nell'entusiasmo del momento, scrissi lettere su lettere ai miei genitori, per raccontargli tutte le
belle cose che mi stavano accadendo a scuola. Quando però le cose iniziarono a mettersi male, le sue critiche
superarono il limite, e così ci fu lo scontro, uno dei pochi durante la mia vita, con mia madre.
Durante le vacanze natalizie dell'ultimo anno infatti, tornai a casa per passare le feste coi miei. Mio padre, essendo
babbano, decorava sempre a modo suo la casa e mamma era costretta a lasciar tutto così com'era, perché i parenti
babbani non vedessero magia in casa. Alcune cose però necessitavano sempre di un tocco magico... ahimé non ci era
permesso farlo, ma a volte la tentazione a scagliare un "Reparo" a questa o quella pallina per l'albero ecc.
Passarono le feste, era quasi arrivato il momento di ripartire per Hogwarts e l'argomento di conversazione, durante una
cena, cadde sulla mia relazione scolastica. Lei lanciò fuori un fiume di domande... non la finiva proprio. La mia cena
fu un ripetere e ripetere "basta" infinte volte. Poi disse la frase magica, che nessun ragazzo vorrebbe sentire, qualunque
sia il periodo di tempo che passa insieme ad una persona a cui vuole bene.
"Lei tanto ti vuole solo per il letto!"
Lì non ci vidi più, volevo capire che cosa le girava in quella testa una volta per tutte... Afferrai la bacchetta con un
movimento veloce e puntandogliela dritta verso la testa lanciai un violentissimo "Legilimens". Era la prima volta che
scagliavo quell'incantesimo con tale rabbia. Le immagini che vidi furono inutili alla mia causa, tranne una, un pensiero
ben preciso, di una cattiveria che una madre non dovrebbe nutrire verso il figlio: ero io da piccolo, chiuso nella mia
cameretta, sprangata da vari lucchetti, poi qualche anno dopo, che sorridevo e il suo viso che diventava livido...
ma non era rabbia la sua... bensì gelosia. Frastornato e sconcertato, annunciai che avevo finito e non avevo nulla più
da dire. Mi alzai, feci i bagagli e lasciai casa mia la notte stessa. Avrei passato una notte al Paiolo Magico, o più
di una. Avevo anche perso il senso del tempo in quel momento. Uscii di casa sbattendo la porta...
Tornato ad Hogwarts per le vacanze discussi con la mia ragazza e litigammo, sembrò fatto a posta, ma non fu così.
C'erano diversi problemi di comunicazione, o meglio, di non comunicazione, che all'inizio non avevo notato, preso
dai sentimenti. Ma dopo un anno mi rendevo conto che i problemi c'erano e dovevano essere discussi. Prima di tutto era
una ragazza manesca. Avrei preferito mi scagliasse contro incantesimi, almeno li avrei potuti contrastare, invece
spesso e volentieri mi schiaffeggiava anche gentilmente ma troppo spesso e per nessun motivo. Ma la cosa peggiore era
sotto le lenzuola. La complicità non si era mai venuta a creare, non lessi mai la sua mente, se non dopo che ci
lasciammo tre mesi dopo quella litigata. Avevo provato a resistere, avevamo provato ma non c'era più nulla su cui
riscotruire il rapporto. Senza volerlo scoprii che si, le piacevano i ragazzi ma stava cominciando a desiderare altro.
Non riuscii a capire cosa esattamente perché aveva un vero e proprio buco nero in quel tratto di mente.
Non scrissi più lettere con la stessa frequenza di prima alla mia famiglia. Un mese dopo che ci lasciammo, mi scrisse
mio padre dicendomi che mia madre si era calmata e che ne avevano parlato. Le disse di lasciarmi tranquillo, ma
sinceramente da quel giorno qualcosa si era guastato tra me e lei. Se è vero che siamo simili per certi aspetti,
per altri siamo l'opposto.
[***]
- Fine -. -
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Approfondimento dal bg: Università Psicologia e Manipolazione della mente
Rating verdeSPOILER (clicca per visualizzare)Termine degli studi e l'età adulta: Finita Hogwarts, superati gli esami col massimo dei
voti, o quasi, fatta eccezione per pozioni, il quale professore sapeva già la mia "avversione" per la sua materia,
fu clemente, dandomi anche qualche suggerimento durante l'esame, per non farmelo fallire miseramente.
Tornai dunque a casa e parlai con i miei genitori su quello che avrei potuto fare. Decisi, con grande gioia di mio padre,
soprattutto, di iscrivermi all'Università Psicologia e Manipolazione della mente, dove in due anni,
affinai ancora di più le mie capacità mentali e la mia capacità nell'uso degli incantesimi relativi.
Non saprò far volare un aereo di carta o fare una pozione soporifera ma se devo far dimenticare qualcosa a qualcuno
o scoprire se mente, non c'è quasi nessuno che possa resistere alla mia forza mentale. I professori stessi, rimasero
allibiti all'esame, quando riuscii a recuperare un ricordo di infanzia di uno di loro, morto e sepolto nella sua mente.
Matthew Martinelli
- Scheda -
SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato Matthew
Parlato
Pensato
Dopo aver concluso gli studi ad Hogwarts, e superai i Gufo e i Mago col massimo dei voti, nonostante le mie lacune in
pozioni, mi presi tre anni sabbatici per decidere cosa fare dopo. Nel mentre non sono stato certo con le mani in mano,
anzi, continuai a studiare e ripassare tutto gli incantesimi e le pozioni in cui ero più carente.
Durante l'ultimo anno sabatico, discutemmo spesso con mio padre sulla carriera da intraprendere e vista la mia
propensione per la lettura della mente mi consigliò appunto la carriera simile alla sua, ma nel mondo magico.
Facile papà, se fosse così semplice, avrei dato l'esame di abilitazione babbano per fare il semplice
psicologo e basta. Per diventare magipsicologo bisogna aver frequentato l'Università adatta al Campus.
Lui capì le mie intenzioni e si pronunciò d'accordo al mio volermi iscrivere in quella facoltà magica. Quando informai
mia madre della decisione presa, lei si espresse con un patetico "Mmm".
Che significa "Mmm"?! Sei d'accordo che continui a studiare o preferisci che continui a ripassare per secoli
e bighellonare senza un lavoro decente? Credo proprio che per me sia la scelta migliore, non dimenticarti di cosa sono
capace!
Quell'ultima frase suonò proprio per quello che era, una minaccia. Ma sapevamo bene entrambi che le mie minacce
erano tutto fumo e niente arrosto, almeno fisicamente. Da quel momento mi impegnai nel ripassare tutto quello
che dovevo e poi andai a Londra a presentare la domanda di iscrizione al Campus.
Arrivai a Giugno in una Londra soleggiata, caso raro ma vero, per fortuna, visto che ogni volta che mi spostavo da
Oxford finivo immerso nel suo grigiume, capace di intristire anche gli animi più gioiosi. Attraversai la città sin
a giungere all'entrata di un vecchio giardino, opportunamente chiusa da un cancello con grosse catene di metallo.
Naturalmente questo è quello che i miei occhi babbani vedevano. Il vero aspetto esteriore invero era di un bellissimo
Campus costituito da varie facoltà, a seconda della zona in cui si era diretti. Senza essere visto, ne varcai i cancelli
spalancati. Lo stesso è infatti protetto da incantesimi potentissimi anti babbano, per restare nascosto a chi di magico
non ha nulla. Fatti alcuni metri nel lungo viale alberato trovai i cartelli, che in modo chiaro e leggibile indicavano
cosa e dove si trovava. La mia facoltà si trovava nella zona sud, per cui seguii i cartelli e arrivai a destinazione dopo
una bella passeggiata nel verde che contorna i lati di ogni sentiero.
Giunto di fronte, la osservai prima di salirne i pochi scalini, la costruzione era non molto grande e dall'architettura
semplice. Varcai la soglia, trovandomi in un ingresso enorme, dal soffitto altissimo. I muri erano interamente bianchi,
come il resto dell'arredamento. Gli unici colori differenti erano sugli infissi, fatti di legno color bordeaux e da un
tappeto rosso scuro posto sui gradini della scala che portava al piano superiore, dove, come diceva un cartello posto
giusto prima di esse, da un lato, si trovavano le aule.
Davanti all'ingresso c'era una scrivania alla quale era seduta una ragazza di circa trent'anni. Feci qualche passo e la
raggiunsi.
Buongiorno! Sono qui per iscrivermi al corso universitario in Psicologia e Manipolazione della mente.
Avrei bisogno delle informazioni base così da poterle dare la documentazione necessaria esatta che ho qui
con me.
La ragazza rispose in modo cortese, infilai la mano nella tasca dei jeans, estesa per contenere qualcosa in più, oltre
alla bacchetta e le allugnai i documenti di Hogwarts che testimoniavano i miei risultati agli esami e certificavano
i miei Mago e Gufo.
La ragazza si mise degli occhiali, che la resero ancora più carina e li studiò con attenzione, prendendo nota su
un foglio. Sollevò dunque il suo sguardo e mi chiese i dati. Finito di compilare il modulo me lo porse e lo firmai.
Al momento c'erano abbastanza posti liberi, quindi non avevo timore che la mia domanda venisse scartata.
Ad agosto ricevetti un gufo la cui lettera attaccata alla zampetta riportava il timbro dell'Università per cui
avevo fatto domanda.
"Egregio signor Martinelli, la sua domanda è stata accettata, la attendiamo presso il Campus nei primi giorni
di Settembre. Certi di farle cosa gradita le alleghiamo una lista di libri che potrà acquistare come suoi personali
ma che potrà trovare nella nostra fornitissima biblioteca.
Cordiali Saluti
*Firma del preside del Campus* "
Corsi eccitato da mio padre per mostrargli la lettera e lui mi abbracciò entusiasta. A mia madre lo dissi e basta,
comunicandole che a Settembre sarei partito per Londra. Il corso sarebbe durato due anni, per cui,
"ciao ciao mamma per due anni!".
Settembre arrivò in un battibaleno.
I due anni passarono velocemente, il corso era interessantissimo e i compagni molto simpatici.
Stranamente erano quasi tutti ragazzi, nel già esiguo numeri di studenti, le ragazze si contavano sulle
dita delle mani, segretaria compresa, che con mia grande sorpresa, assisteva a volte alle lezioni in qualità
di assistente o di cavia per i test con gli incantesimi.
I test per Magipsicologo andarono benissimo, ma lungi da me da reputarmi pronto ad essere uno di loro,
i passi da compiere erano e sono tanti. Migliorai comunque molto le mie capacità come Legilimens.
Arrivò il periodo degli esami.
Sapevo già che quello di pozioni l'avrei superato con un po' di difficoltà, ma anche qui il docente, che aveva compreso
le mie difficoltà fu anzi molto gentile. Quelli più interessanti furono però quelli di incantesimi.
Gli stessi furono divisi in tre parti:
Lettura della mente e/o dei pensieri (più nascosti)
Occlumanzia (opporsi ad un Legilimens)
Obliviazione (far dimenticare un ricordo in particolare, cancellazione della memoria, ricostruzione della memoria,
modifica della memoria ecc.)
L'esame più difficile fu sicuramente quello di Occlumanzia: il professore si sedette di fronte a me.
"Ora cercherò di entrare nella tua mente e rubarti un ricordo privato, impediscimelo!"
Svuota la mente - svuota la mente - svuota la mente - crea una barriera contro una forzatura mentale
- blocco della coscienza - ripeti.
Come imparato al corso, misi in pratica il tutto ed ecco arrivare un fortissimo "Legilimens".
Sentii il filo del suo incantesimo che tentava di insinuarsi nel mio cervello, un minuto...due minuti...
tre minuti...Poi un botto. Il professore, si sedette stremato sulla sedia di fronte a me.
"Complimenti signor Martinelli, i suoi ricordi sono al sicuro!"
Mi strinse la mano e firmò il certificato di Esame passato col voto massimo.
L'esame di Obliviazione non fu una passeggiata, ma lo superai egregiamente. La segretaria fece da cavia.
Le venne fatto imparare un incantesimo da recitare continuamente durante l'esperimento dell'esame.
Il nostro compito era quello di farglielo dimenticare. Ovviamente per ognuno di noi la formula fu diversa.
Giunto il mio turno, lanciai il mio "Oblivion" cercando nella sua mente quel termine esatto...un minuto...
due minuti... tre minuti...
Il professore andò davanti alla ragazza e le chiese la formula appena studiata. La ragazza rimase muta e confusa.
Esperimento riuscito, promosso col massimo voto.
Quello più interessante fu l'esame di Legilimanzia.
"Ora a turno..." disse il professore, "Scaverete nella mia memoria, in cerca del ricordo più recente.
Per questioni di privacy naturalmente lo comunicherete a me e a me soltanto!"
Gli altri compagni superarono la prova abbastanza egregiamente poi venne il mio turno.
Puntai la bacchetta verso la sua testa e pronunciai l'incantesimo, concentrandomi al massimo per scavare più
a fondo nonostante la consegna. Un'immagine lontana divenne sempre più nitida: un bambino, con dei pantaloncini
corti si dondolava sopra un'altalena, poi una voce femminile lo chiamò e lui cadde in avanti, rimanendo però
sospeso in aria quasi nel momento in cui avrebbe dovuto toccare terra.
Lo comunicai al professore che rimase esterrefatto. Aveva lui stesso rimosso quel ricordo dalla sua mente.
Nascosto in un cassetto che solo io avevo trovato e aperto, liberandone il contenuto.
[***]
- Fine -
Edited by Andrew Rowle - 12/10/2018, 07:00. -
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BASE
• nome: Andrew
• età: 40
• segno zodiacale: Capricorno
• un tratto positivo: ama gli animali
• un tratto negativo: sadico
ABITUDINI
• una buona abitudine: tenersi cura di se stesso e del suo corpo.
• una cattiva abitudine: freddo e distaccato se una situazione o una persona non stuzzica il suo interesse.
• una della quale si è liberato: nessuna ancora.
• di cosa ha paura: praticamente di nulla - di morire, poiché lui non uccide.
FAMIGLIA
• i nomi dei suoi genitori: Dolores Weakhill e Vile Rowle,
• i nomi dei suoi fratelli: non ne ha
• il ricordo preferito dell'infanzia: La nonna che gli portava sempre il gelato.
• il giocattolo preferito dell'infanzia: nessuno in particolare.
• membro preferito della famiglia: la nonna Frida Trive.
• una storia su questa persona: a differenza del padre, la nonna paterna (l'unica che entrò nella sua vita da bambino,
oltre ai suoi genitori), non era un cattivo esempio, anzi, si dimostrava sempre gentile e dolce nei suoi confronti.
Un giorno, un unica volta che fu un'eccezione a questo suo essere tranquilla, ella non gli portò il gelato.
Lui fece talmente chiasso e si lamentò così tanto che la nonna stessa lo sgridò a gran voce, dicendogli di calmarsi
e che presto sarebbe dovuta andare a fare delle compere e glielo avrebbe portato come sempre.
PREFERISCE
• caffè o tè? Caffè, nero.
• farsi la doccia di giorno o di notte? Quando capita, se ne ha bisogno, ma soprattutto prima di andare a letto (in tutti i sensi).
• fare il bagno o la doccia? La doccia.
• scrivere o leggere? Leggere.
• amore platonico o romantico? Platonico
• tè freddo o limonata? Tè freddo.
• gelato o frullati? Gelato.
• cupcakes o torte? Torta.
• spiaggia o montagna? . Spiaggia.
PREFERITI
• canzone: Better to reign in Hell
• band: Cradle of Filth
• posto: Hogwarts
• ricordo: Non uno in particolare, ma l'insieme di malefatte fatte insieme ai compagni di casa, in giro per la scuola
importunando compagne di casa e non solo.
• persona: nessuno in particolare, ha perso i contatti con tutti.
• film: Salvate il soldato Ryan.
CURIOSITA'
• quattro canzoni che sono di sicuro nel suo iPod:
1. Better to reign in hell (Cradle of filth)
2. " Vredesbyrd " (Burden of Wrath) (Dimmu Borgir)
3. Need to (Korn)
4. Peolpe = Shit (Slipknot)
• quel posto dove, delle volte, si addormenta — chiaramente dove non dovrebbe: Non gli è mai capitata una cosa simile.
la sua bevanda calda preferita nelle notti gelide, o nei mattini, o quello che volete: Caffè nero.
• cosa vuole diventare da grande: Un auror
• il gioco nel quale distrugge chiunque tenti di sfidarlo: (gioco?!) far parlare le persone restie a farlo con le maniere forti.
• stagione preferita: Inverno
• come e cosa disegna quando è al telefono con qualcuno: (semmai gli dovesse capitare), pasticci senza senso.***
BASE
• nome: Matthew
• età: 25
• segno zodiacale: Cancro
• un tratto positivo: ama le persone
• un tratto negativo: a volte un po' permaloso e forse un po' ingenuo.
ABITUDINI
• una buona abitudine: saper ascoltare il prossimo.
• una cattiva abitudine: a volte parla troppo.
• una della quale si è liberato: varie paranoie esistenziali.
• di cosa ha paura: di rimanere solo senza amici, sopratutto.
FAMIGLIA
• i nomi dei suoi genitori: Giorgio Martinelli e Persephone Thompson
• i nomi dei suoi fratelli: Daniel Martinelli
• il ricordo preferito dell'infanzia: il ricordo più bello sono le colazioni insieme a tutta la famiglia, prima che suo fratello
lasciasse casa dei genitori per andare a lavorare all'estero.
• il giocattolo preferito dell'infanzia: una macchina telecomandata simile alla Ferrari.
• membro preferito della famiglia: il padre.
• una storia su questa persona: un ricordo in particolare è difficile riportarlo. Per lui il padre è e sarà sempre un punto
di riferimento da cui ha imparato ad ascoltare le altre persone e a non giudicarle troppo in fretta. Al contrario della madre
con cui è e sarà sempre in forte contrasto.
PREFERISCE
• caffè o tè? Tè
• farsi la doccia di giorno o di notte? Dopo gli esercizi fisici sopratutto.
• fare il bagno o la doccia? Dipende, quando fa caldo la doccia, quando fa più freddo il bagno.
• scrivere o leggere? Scrivere e leggere in egual misura.
• amore platonico o romantico? Romantico, assolutamente.
• tè freddo o limonata? Tè freddo.
• gelato o frullati? Gelato
• cupcakes o torte? Torte.
• spiaggia o montagna? . Montagna
PREFERITI
• canzone: La canzone del sole (Battisti)
• band: non ha una band in particolare, ascolta davvero di tutto.
• posto: Hogwarts
• ricordo: la prima volta che si innamorò di una ragazza che fu anche la prima volta che rimase deluso dall'amore.
• persona: la sua prima ragazza.
• film: tutti i Transformers.
CURIOSITA'
• quattro canzoni che sono di sicuro nel suo iPod:
1. La canzone del sole (Battisti)
2. Che vita (Samuele Bersani)
3. Tutti qui (Claudio Baglioni)
4. Il solito sesso (Max Gazzé)
• quel posto dove, delle volte, si addormenta — chiaramente dove non dovrebbe: non gli è mai successo niente di simile.
la sua bevanda calda preferita nelle notti gelide, o nei mattini, o quello che volete: cioccolata calda.
• cosa vuole diventare da grande: un magipsicologo.
• il gioco nel quale distrugge chiunque tenti di sfidarlo: non è bravo in nessun gioco.
• stagione preferita: estate/primavera
• come e cosa disegna quando è al telefono con qualcuno: cuoricini.
Taggo Leyna Malstrom e non so chi altro taggare, sorry
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Andrew e l'amore
Rating arancione
L'amore?! Mah, per lui non era più niente. Una parola che lui non comprendeva più. Ecco cos'era!
L'amore, così come lo vivono gli altri, per lui è sconosciuto. Non potrebbe mai viverlo o sentirlo in modo identico.
Sentirlo poi, cosa mai significa per lui, sentire qualcosa?! Provare al massimo...o meglio, far provare! Eh si, poiché
aveva imparato soltanto questo lui: far provare, che cosa non lo sapeva bene nemmeno lui. Dolore? Godimento? Piacere?
Tutte parole che hanno o che possono aver a che fare anche con l'amore. Ma il resto, niente, tabula rasa.
Nel suo cuore, graffiato da tutta quella violenza subita, spettatore della stessa per anni, gratuita e continua,
pubblico solitario di una rabbia scatenata contro una madre. Di un omicidio poi e infine vittima di un incantesimo
quasi mortale.
Dell'amore, che cosa poteva mai rimanere in lui?! Il niente! La sua psiche si è formata bombardata da cotanta violenza
che si tradusse in ciò che è Andrew oggi.
Quindi Andrew e l'amore, non coesistono... Nonostante quel piccolo sprazzo di luce che era stato il suo primo e unico
innamoramento, durato poi quanto? Una notte? Poche ore?! (da distinguere con le orge che organizzava a scuola).
Forse qualcosa di buono in lui c'era e c'è ma...Solo nei confronti degli animali ormai. Delle persone e dalle persone
non si aspettava più niente di positivo. Era costretto a tradurre le loro emozioni e reagirvi come credeva fosse meglio.
Ma questo è giusto? Non lo è? Che cazzo gliene frega?! Nulla. Libero di fare quello che vuole, a chi vuole, come vuole?!
Insomma! Con l'età adulta, aveva si gli stessi bisogni ma doveva pur sempre rispettare un limite sopratutto in pubblico.
Un "animale" della seduzione soprattutto femminile, a volte accomodante, a volte meno, a seconda dell'interlocutore.
Ma il fine, quello si, sarebbe stato sempre lo stesso. Uomo o donna che fosse... E se nell'incontro ci fosse stata
anche un'ombra di oscurità, sarebbe stato ancora più eccitante.
Eccitante come i corpi nudi che lui voleva esplorare, sino a saziare ed essere sazio. Apprezzarne le curve, i profumi,
gli odori, trasformandosi, quasi, in una bestia assetata e affamata di sesso. E la violenza sarebbe stata un contorno
atto ad aumentare il piacere dell'atto, in tutto e per tutto. Ma...ora c'è un "ma"! Non poteva di certo esercitarla su
chi voleva lui, su tutte le sue possibili conquiste! No, non poteva. Non era più un ragazzino disattento...
Però nel mentre aspettava nel buio il prossimo corpo che si sarebbe unito a lui nella SUA danza dell'amore!. -
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Matthew e l'amore
Rating Arancione
L'amore? Per Matt era un po' tutto il suo mondo. L'amore per le persone, il bisogno di ascoltarle, il bisogno
di averle attorno.
Quello che ha formato la sua psiche, insieme al suo modo di vivere come mago, lo hanno trasformato nel classico
bravo ragazzo. Ma non in un angelo, no questo no, certamente.
L'amore per Matt è passione. Dedicarsi all'altro, ad una donna nel suo caso. Come aveva già fatto, ai tempi
di Hogwarts, senza successo. Ma pazienza, non si è arreso e senza più avere una relazione fissa, ha avuto molte ragazze,
con cui passare il suo tempo libero.
Perché ok, gli amici servono e più sono e meglio è, ma avere una donna accanto, da amare e coccolare,
era ciò che desiderava. Ho detto una? Perché fermarsi ad una ora? Magari, se capita, anche più di una...
Ormai la storia dell'anima gemella l'aveva superata, nonostante sia ancora giovane, nel fiore dei suoi anni e nel pieno
della sua fisicità. L'amore per Matt è passione, quindi. Dal momento in cui si instaura un legame, non sarete più
"nessuno" per lui, ma un "tutto" da riempire di attenzione, da proteggere e da scaldare...da scaldare si, possibilmente
sopra un letto comodo.
Nessun trucco, nessun inganno da parte sua, ma se ingannato o tradito non sopporterebbe il colpo basso.
Perché va bene, ormai aveva accettato l'idea di avere anche più donne nella sua vita ma, c'era un prezzo da pagare ed
era il rischio che anche le donne che conosceva (e che avrebbe conosciuto) avrebbero fatto lo stesso. Ma non avrebbe
negato nulla a loro. Non voleva legarsi e non voleva legare nessuno. Soltanto vivere l'amore come piaceva a lui,
in modo romantico, dando, a chi se lo meritava, tutto ma proprio tutto. Si sarebbe fisicamente spogliato solo davanti a
chi se lo sarebbe meritato. Il bisogno di amore non significava di certo saltare addosso alla prima che capitava.
Non era da lui e mai lo sarebbe stato. Tutto con ordine ben preciso, come si confaceva al suo carattere. Intanto vive le
sue emozioni e le sue avventure, con la spensieratezza di un giovanotto, col sorriso sempre sulle labbra e con tutta
la sua gentilezza.. -
.
La bellezza è raramente dolce o consolatoria. Quasi l'opposto. La vera bellezza è sempre un po' inquietante.
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• nome: Andrew
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• segno zodiacale: Capricorno
• un tratto positivo: ama gli animali
• un tratto negativo: sadico
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• una buona abitudine: tenersi cura di se stesso e del suo corpo.
• una cattiva abitudine: freddo e distaccato se una situazione o una persona non stuzzica il suo interesse.
• una della quale si è liberato: nessuna ancora.
• di cosa ha paura: praticamente di nulla - di morire, poiché lui non uccide.
FAMIGLIA
• i nomi dei suoi genitori: Dolores Weakhill e Vile Rowle,
• i nomi dei suoi fratelli: non ne ha
• il ricordo preferito dell'infanzia: La nonna che gli portava sempre il gelato.
• il giocattolo preferito dell'infanzia: nessuno in particolare.
• membro preferito della famiglia: la nonna Frida Trive.
• una storia su questa persona: a differenza del padre, la nonna paterna (l'unica che entrò nella sua vita da bambino,
oltre ai suoi genitori), non era un cattivo esempio, anzi, si dimostrava sempre gentile e dolce nei suoi confronti.
Un giorno, un unica volta che fu un'eccezione a questo suo essere tranquilla, ella non gli portò il gelato.
Lui fece talmente chiasso e si lamentò così tanto che la nonna stessa lo sgridò a gran voce, dicendogli di calmarsi
e che presto sarebbe dovuta andare a fare delle compere e glielo avrebbe portato come sempre.
PREFERISCE
• caffè o tè? Caffè, nero.
• farsi la doccia di giorno o di notte? Quando capita, se ne ha bisogno, ma soprattutto prima di andare a letto (in tutti i sensi).
• fare il bagno o la doccia? La doccia.
• scrivere o leggere? Leggere.
• amore platonico o romantico? Platonico
• tè freddo o limonata? Tè freddo.
• gelato o frullati? Gelato.
• cupcakes o torte? Torta.
• spiaggia o montagna? . Spiaggia.
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• band: Cradle of Filth
• posto: Hogwarts
• ricordo: Non uno in particolare, ma l'insieme di malefatte fatte insieme ai compagni di casa, in giro per la scuola
importunando compagne di casa e non solo.
• persona: nessuno in particolare, ha perso i contatti con tutti.
• film: Salvate il soldato Ryan.
CURIOSITA'
• quattro canzoni che sono di sicuro nel suo iPod:
1. Better to reign in hell (Cradle of filth)
2. " Vredesbyrd " (Burden of Wrath) (Dimmu Borgir)
3. Need to (Korn)
4. Peolpe = Shit (Slipknot)
• quel posto dove, delle volte, si addormenta — chiaramente dove non dovrebbe: Non gli è mai capitata una cosa simile.
la sua bevanda calda preferita nelle notti gelide, o nei mattini, o quello che volete: Caffè nero.
• cosa vuole diventare da grande: Un auror
• il gioco nel quale distrugge chiunque tenti di sfidarlo: (gioco?!) far parlare le persone restie a farlo con le maniere forti.
• stagione preferita: Inverno
• come e cosa disegna quando è al telefono con qualcuno: (semmai gli dovesse capitare), pasticci senza senso.***
BASE
• nome: Matthew
• età: 25
• segno zodiacale: Cancro
• un tratto positivo: ama le persone
• un tratto negativo: a volte un po' permaloso e forse un po' ingenuo.
ABITUDINI
• una buona abitudine: saper ascoltare il prossimo.
• una cattiva abitudine: a volte parla troppo.
• una della quale si è liberato: varie paranoie esistenziali.
• di cosa ha paura: di rimanere solo senza amici, sopratutto.
FAMIGLIA
• i nomi dei suoi genitori: Giorgio Martinelli e Persephone Thompson
• i nomi dei suoi fratelli: Daniel Martinelli
• il ricordo preferito dell'infanzia: il ricordo più bello sono le colazioni insieme a tutta la famiglia, prima che suo fratello
lasciasse casa dei genitori per andare a lavorare all'estero.
• il giocattolo preferito dell'infanzia: una macchina telecomandata simile alla Ferrari.
• membro preferito della famiglia: il padre.
• una storia su questa persona: un ricordo in particolare è difficile riportarlo. Per lui il padre è e sarà sempre un punto
di riferimento da cui ha imparato ad ascoltare le altre persone e a non giudicarle troppo in fretta. Al contrario della madre
con cui è e sarà sempre in forte contrasto.
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• caffè o tè? Tè
• farsi la doccia di giorno o di notte? Dopo gli esercizi fisici sopratutto.
• fare il bagno o la doccia? Dipende, quando fa caldo la doccia, quando fa più freddo il bagno.
• scrivere o leggere? Scrivere e leggere in egual misura.
• amore platonico o romantico? Romantico, assolutamente.
• tè freddo o limonata? Tè freddo.
• gelato o frullati? Gelato
• cupcakes o torte? Torte.
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• band: non ha una band in particolare, ascolta davvero di tutto.
• posto: Hogwarts
• ricordo: la prima volta che si innamorò di una ragazza che fu anche la prima volta che rimase deluso dall'amore.
• persona: la sua prima ragazza.
• film: tutti i Transformers.
CURIOSITA'
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1. La canzone del sole (Battisti)
2. Che vita (Samuele Bersani)
3. Tutti qui (Claudio Baglioni)
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• quel posto dove, delle volte, si addormenta — chiaramente dove non dovrebbe: non gli è mai successo niente di simile.
la sua bevanda calda preferita nelle notti gelide, o nei mattini, o quello che volete: cioccolata calda.
• cosa vuole diventare da grande: un magipsicologo.
• il gioco nel quale distrugge chiunque tenti di sfidarlo: non è bravo in nessun gioco.
• stagione preferita: estate/primavera
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Che devo fare io con questo? farlo simile?.
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