Hogwarts: Il Paiolo Magico - {Harry Potter GDR}

If I freeze you are the flame. You melt my heart, I'm washed in your rain.Missing Moments. Arts. ~

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    Vorrei inaugurare la mia Dash con questo Collage.~
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    Edited by Jess90 - 19/2/2018, 15:19
     
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    ....Non farmi sbrodolare in pubblico. Ho una reputazione, da queste parti, sai?

    MA GUARDALI! <3
     
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    Quanto sono carini......?! *O*
     
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    il mio libro: https://amzn.eu/d/hosAJiZ

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    Gli schizzi, quelli belli. @Echo_
     
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    « Sono stato in Alaska, in Siria. Ho combattuto sul campo, in prima linea, sono stato una spia e un soldato. Ma, prima che tu possa chiedermi qualsiasi cosa, voglio dirti che ho deliberatamente smesso di essere tutto questo nell'esatto momento in cui sono atterrato a Londra. Il passato è passato, e tale deve rimanere. È per questo che desidero lavorare in questo negozio, è per questo che voglio ricominciare: la guerra non si merita la mia vita, come io non merito di sacrificare i miei giorni per una causa che non mi appartiene. Voglio solo costruire una realtà tranquilla, in cui vivere serenamente. Nient'altro. »

    Iblīs to Killian, during his job interview.


    Memories of a soldier


    Coming soon...


    Edited by Jess90 - 8/10/2018, 00:08
     
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    « A volte ti invidio, Iblīs. Vorrei avere la tua capacità di vivere alla giornata: sembra bello doversi preoccupare soltanto di mangiare e dormire. »
    « Dimentichi la cosa più importante, Muhammad. »
    Iblīs se ne stava sdraiato con le mani dietro la nuca sul grosso ramo di un Baobab, la luce dispettosa del sole che filtrava attraverso i rami glabri di foglie lo costringeva a tenere gli occhi pigramente socchiusi. Non dissentì, ma si limitò ad indurire i tratti femminei del viso in un ghigno deliberatamente mefistofelico.
    « Fare l'amore. »
    Quella frase scatenò nel giovane mago dagli occhi verdi un motto di pura ilarità, affiorato sulle sue labbra carnose attraverso una risatina divertita.
    « In tutta onestà, non credo tu sia in grado di fare l'amore. »
    « Tua sorella non sarebbe d'accordo. »
    Silenzio.
    L'espressione spensierata di Muhammad virò bruscamente in una maschera di puro disappunto.
    « Che caz- »
    « Scherzo, per Zarathustra! » s'apprestò a giustificarsi con flemma l'iraniano, l'ultima parola pronunciata con un filo di voce, a stento udibile. « ...Forse. »
    Era un piacere vedere quella faccia da babbeo contorcersi in tal modo. Avere la perfetta consapevolezza di quali fossero i punti su cui far leva per spazientire un valoroso membro degli Omayyadi, la Casa più rinomata ed importante della loro scuola, si traduceva spesso in frecciatine scoccate su misura per tramutare la sua gagliarda espressione da giovane soldato in quella di un ragazzino a cui hanno appena sottratto un dolcissimo Fico d'India dalle dita.
    Ed era così che doveva essere, pensava Iblīs, un po' per giustificare la sua sadica inclinazione ad accartocciare e stropicciare tutto ciò che gli gravitava intorno. Per quando buffa, l'identità del ragazzino piagnucolone dai grandi occhi verdi gli si addiceva moltò più di quell'altra. Di contro, Muhammad aveva sempre l'occasione di prendersi la sua rivincita sul Campo d'Addestramento. Era in gamba, e negare la sua incredibile propenzione al combattimento sarebbe stato da idioti. E per quanta polvere gli avesse fatto ingurgitare durante le violente ore di allenamento, Iblīs riusciva a prenderlo in giro persino sotto quell'aspetto. Un guerriero intrepido e valoroso pazzo d'amore per le opere di Nizar Qabbani, per Zarathustra!
    Eppure, per quanto diversi ed incompatibili, i due ragazzi erano riusciti a stabilire quel minimo di confidenza tale da potersi per lo meno prendere in giro. Amicizia era una parola grossa, dopo tutto.
    Una parola che Iblīs non usava mai.
    Nemmeno con lui. Nemmeno con chi, come lui, s'era lasciato travolgere dal magma denso ed oscuro che plasmava l'identità dell'ibrido.
    L'epiteto di complici suonava decisamente meglio di amici.
    Meno responsabilità. Meno ansia. E, sicuramente, più regole meravigliosamente infrante!
    Il silenzio fu spezzato dallo stesso Muhammad che, dopo aver inforcato con le gambe il possente ramo di fianco a quello sul quale il Mezzo-Ifrit era comodamente spiaggiato, gli dedicò un sorrisetto divertito.
    « Se non sai fare l'amore, non troverai moglie. Questo lo sai, vero? »
    Possibile volesse sempre avere l'ultima parola, quel testardo? Iblīs gli riservò uno sguardo che trasudava noia e palese mestizia. Quando parlò, lo fece guardando il cielo sopra di lui.
    « Sindbād non ha mai avuto bisogno di una moglie. »
    « Ma l'aveva. »
    « Ma non è stata lei a salvarlo, quando la sua imbarcazione si arenò per la prima volta sul dorso dell'Isola-Balena, non venne in suo soccorso quando, perduto nella Valle dei Diamanti, fu rapito da un gigantesco Roc e portato al nido come spuntino per i pulcini. E dov'era, sua moglie, quando il Gigante cercò di divorarlo, sulla Montagna delle Scimmie, o quando la sua ciurma venne divorata dai Serpenti Marini di Bassora? Quando la donna morì, lo vollero seppelire insieme al suo cadavere in una caverna, con sole sette pagnotte ed una brocca d'acqua per sopravvivere.
    Ecco l'unica cosa a cui lo portò avere moglie.
    Perciò, non parlarne come se fosse una cosa buona. »

    Era talmente insolito cogliere l'ibrido parlare con tanta verve, tanta convinzione, che Muhammad si fermò un istante a studiare i suoi tratti baciati da un'incosueta femminilità con un pizzico di stupore e divertimento. Ancora una volta, Sindbād si era rivelato il suo punto debole. Non aveva idea di cosa suscitasse nell'animo dell'altro tanta ammirazione per quel personaggio di fantasia celebrato nei più rinomati ed antichi testi di narrativa Araba, ma sapeva a sua spese che ogni qualvolta lo si nominasse Iblīs andava in escandescenza.
    Come dovesse proteggerlo. Come se gli appartenesse.
    Muhammad sospirò, buttando uno sguardo disinteressato verso il vicino edificio scolastico cui ingresso era scavato nella pietra.
    « Vola basso, resta comunque un personaggio di fantasia. » lo seccò, per poi ammorbidire il tono. « E poi, se proprio dovessi essere un personaggio inventato, non saresti affatto Sindbād. Saresti Alā al-Dīn, il fannullone ignavo e irresponsabile del Catai. »
    Seppe di aver colto nel segno quando il moro di fronte a lui gli voltò le spalle, dopo aver sgranato gli occhi neri come Onice.
    « Roh intak, ard kabeereh! » [Vaffanculo, pezzente!]
    E quando il gioco si faceva duro, eccolo che mollava, preferendo una fuga in piena regola che un dibattito ad armi pari. Era un atteggiamento che Muhammad non aveva mai capito del tutto, tanto abituato a confronti diretti e spesso spietati, un atteggiamento che sapeva indisporlo, farlo sentire colpevole, a disagio, come nemmeno la più fragile delle fanciulle aveva mai fatto.
    Senza abbandonare la posizone di guadagnata vittoria che s'era appena meritato, tuttavia, proseguì il discorso con l'intenzione di tornare a dialogare insieme all'altro in maniera civile, facendo ammenda a quella situazione di stallo che la permalosità di Iblīs aveva irrimediabilmente portato.
    « Serse I°, lui sì che è un eroe. »
    Azzardò, e la totale indifferenza proveniente dalla figura del suo interlocutore lo spronarono a continuare. « Si batté con valore contro i Greci, ricordi la Battaglia delle Termopili? Divenne il Re più valoroso della Persia e dell'Egitto, si guadagnò il titolo di Regnante sugli Eroi, imperatore dell'area più ampia della storia, primo nel suo nome, padre di una dinastia sopravvissuta sino ai giorni nostri. Era un guerriero, uno stratega imbattibile! »
    « Pff. Ricordami perché non veniva chiamato Re di Babilonia. »
    Frecciatina. Meritata. Giusta, dritta ad uno dei fallimenti più clamorosi che la storia di Serse avesse mai raccontato. Una rivincita legittima. Eppure, Muhammad ridacchiò: gli aveva pur sempre risposto! Dopo qualche momento di quiete, il giovane soldato sospirò, trovando opportuno sdraiarsi supino a propria Volta
    Ora era lui a guardare il cielo traslucido e viloletto di Damasco.
    « Un giorno io sarò come lui, come Serse. Voglio distinguermi sul campo di battaglia, farò la differenza per tante persone, Iblīs. Libererò il nostro popolo dalla minaccia Occidentale, puoi scommetterci, e farò in modo che la pace scenda su questa terra maledetta. La prossima settimana ci saranno le selezioni per il plotone di esecuzione, sai? Selezioneranno sei individui e, che Mazda mi sia testimone, sarò uno di quelli. Due settimane al Fronte, al V E R O fronte! Non so chi abbia introdotto questo seminario eccezionale, ma ha tutta la mia stima. »
    Era strano sentir parlare così un ragazzo di appena quattordici anni. Quelle parole stridettero come unghie su di una lastra di vetro alle orecchie del giovane ibrido, che aveva sentito parlare della Guerra solo per sentito dire. Oh, gliene avevano parlato. Eccome se gliene avevano parlato.
    Era come se dal primo istante in cui aveva messo piede in quell'istituto, tutto e tutti gli avessero suggerito che la Guerra, la Grande Guerra Siriana, sarebbe stato il proprio destino, il proprio posto nel mondo, la realizzazione di sé in quanto uomo, in quanto futuro e promettende soldato.
    Gloria. Ricchezze. Fierezza nel combattere coraggiosamente per i propri diritti, per la libertà.
    Per la vita.
    Il sacrosanto diritto all'esistenza.
    Tornare a casa ed essere riconosciuto universalmente come un eroe. Suonava bene, cazzo. Suonava talmente bene che in certe occasioni persino Iblīs credeva che diventare un eroe di guerra fosse la cosa migliore. Di tanto in tanto, si lasciava trasportare da fantasie puerili e spontanee come quelle di tutti i ragazzini della sua età, in cui si vedeva tornare alla propria dimora con una divisa costellata di medaglie al valore, in pompa magna, con soldati al seguito. Immaginava l'odiosa faccia di suo fratello impallidire. Cielo, se fosse diventato un valente soldato, Ibrahīm non avrebbe mai più avuto l'ardire di picchiarlo, o insultarlo, o punirlo per aver messo degli scorpioni nel suo letto. Glieli avrebbe fatti mangiare, quegli scorpioni, quant'è vero che il proprio corpo recava ancora i segni delle brutalità subite.
    Poi, però, si svegliava.
    E doveva far i conti con la propria natura, con la propria indole. Quandò parlò, la sua voce non aveva più traccia di malevolenza.
    « Non lo so. . . Non sono sicuro che la Guerra sia una buona idea. »
    « Magari ti serve una motivazione. »
    Non gli piaceva sentirsi così.
    Ogni giorno, leggere il terribile entusiasmo che studenti di certo più brillanti di lui avevano inscritto negli occhi all'idea di splendere sul Campo di Battaglia lo faceva sentire diverso, inadeguato. Sbagliato.
    Quasi quanto gli orrori che la sua infanzia gli aveva elargito.
    Si voltò lentamente verso di lui, verso quel patriota idealista che lo fissava speranzoso, quasi a voler scorgere nella sua esile figura una seppur minima traccia di nobiltà d'animo.
    Decise di tergiversare. L'argomento scottava come carboni ardenti sotto i piedi.
    « Tu hai trovato la tua, nn'evvero? »
    Muhammad piegò la testa da un lato, alzando il sopracciglio. Dove voleva arrivare?
    « Non fare il finto tonto. So che vuoi andare in guerra solo per farti bello agli occhi di Yasirah. »
    Lo disse con un tale flemma e sicurezza che per poco il ragazzo dalle iridi smeraldine non cadde dal suo ramo.
    « Cosa... Cosa c'entra lei, adesso? »
    Troppo tardi. Gli occhi affilati del Mezzo-Ifrit avevano già colto il puerile velo di rossore impadronitosi delle sue gote al tirare in ballo il nome della ragazza che arricchiva in sogni ben poco casti le notti del commilitone.
    Iblīs si inumidì il labbro superiore con la punta della lingua, prima di pronunciare una singola parola. Una sola. Secca. Provocatoria.
    Perfida.
    « Mamadù. E' per lei che tieni la Raccolta di Brani Poetici sotto il cuscino, quella di Nizar Qaddani, Mamadù? »
    Tracollo. Era il soprannome con cui la bella strega usava chiamare Muhammad, nei momenti in cui credeva di essere sola, lontano dallo sguardo e dalle orecchie di chiunque. E l'iraniano aveva aspettato solamente il momento giusto per sbattere in faccia quel soprannome melenso al compagno, così, per puro divertimento.
    Muhammad distolse lo sguardo, assumendo un'aria esasperata.
    « Incredibile come tu sappia ridurre tutto il mio discorso ad una stupida questione carnale. »
    E a quel punto Iblīs sorrise.
    « Incredibile come tu non sia disposto ad ammettere che in realtà tutto giri intorno a questo. »
    Poi venne il silenzio.
    Il silenzio che intercorre quando la realtà schiaccia con proverbiale violenza quelli che sono gli ideali e i sogni di gloria di qualsiasi essere umano. E nella più totale assenza di suoni di quegli istanti, mentre il fiero Muhammad lottava caparbiamente contro quelle parole al veleno rifiutandosi di ammettere la loro relativa ed insidiosa veridicità, Iblīs gongolava, poiché non c'era spettacolo più esilarante di vedere quell'espressione da beota inscritta ancora una volta sul suo viso.


    Memories of a soldier

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    Edited by Jess90 - 8/10/2018, 04:14
     
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    Grazie ad Echo_ per il Tag! :wub:

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    BASE
    nome: Durlindana
    età: 12 anni compiuti il 17 Febbraio.
    segno zodiacale: Acquario.
    un tratto positivo: E' una persona tendenzialmente solare, sa portare il buon umore senza essere troppo invadente.
    un tratto negativo: Testarda fino all'inverosimile. Esistono solo due opinioni: la sua e quella sbagliata.

    ABITUDINI
    una buona abitudine: Porta sempre con sé un tacquino, su cui appuntare le proprie idee prima che le sfuggano di mente.
    una cattiva abitudine: Tende a coricarsi in tarda nottata e a dormire, generalmente, poco.
    un'abitudine della quale non riesce a liberarsi: Mordicchiarsi il labbro inferiore quando è sovrappensiero.
    una della quale si è liberato: Dormire alla rovescia, con la testa in fondo al materasso ed i piedi sul cuscino.
    di cosa ha paura: Di deludere coloro che credono in lei.

    FAMIGLIA
    i nomi dei suoi genitori: Michael Wykenandus Oppenheimer ed Eleanor Oswaldine Davies.
    i nomi dei suoi fratelli: E' figlia unica.
    il ricordo preferito dell'infanzia: Ricorderà per sempre il Natale del 2014, in cui suo Padre è tornato a casa dopo sette mesi di assenza a causa del lavoro. Non ricorda il regalo che le fece, ma ricorda distintamente la spontanea felicità alla vista del genitore.
    il giocattolo preferito dell'infanzia: La Playstation. O il Computer... Deve ancora decidere.
    membro preferito della famiglia: Sebbene non lo dia propriamente a vedere, ha un'adorazione intriseca per il padre.
    una storia su questa persona: Wykenandus è sempre stato il tipo di padre troppo preso dalle proprie ricerche per rappresentare una valida figura genitoriale; è da sempre immerso nei suoi progetti al punto che, prima di coricare sua figlia, non raccontava alcuna favola della buonanotte, piuttosto, si cimentava in letture molto dettagliate di capitoli interi di Libri Universitari. In particolar modo, leggeva a Dana volumi della Facoltà di Astro-Fisica Statunitense.

    PREFERISCE
    caffè o tè? Té. Preferibilmente al Gelsomino, con tanto zucchero.
    farsi la doccia di giorno o di notte? Assolutamente di mattina, per svegliarsi del tutto.
    fare il bagno o la doccia? La doccia. Il bagno richiede tempo che può dedicare a qualcos'altro.
    tv o film? Computer. Sa trovare entrambe le cose proprio lì.
    scrivere o leggere? Leggere!
    amore platonico o romantico? Sebbene possa sembrare il contrario, Dana non risulta essere particolarmente romantica. Preferisce un amore pragmatico, senza troppi fronzoli. (Ovviamente si parla del futuro, è ancora piccina lei!)
    tè freddo o limonata? Té freddo.
    gelato o frullati? Entrambi.
    cupcakes o torte? Perché scegliere? Sarà una buona forchetta... Dopo tutto, il cervello ha bisogno di zuccheri per funzionare, no?.
    spiaggia o montagna? La sua stanza.

    PREFERITI
    canzone: Kyoto, Skrillex (ft. Sirah).
    band: Il suo musicista preferito è Skrillex.
    posto: Hogwarts, la sua Scuola di Magia e Stregoneria.
    ricordo: Il primo giorno in cui vide i suoi capelli cambiare colore.
    persona: Tra i banchi di scuola, sicuramente un certo Roy Alexander Meyers, nei confronti del quale nutre una cotta ancora acerba, sebbene spudorata.
    film: Il mio vicino Totoro, e, in generale, tutti i film di animazione prodotti dallo studio Ghibli.

    CURIOSITA'
    quattro canzoni che sono di sicuro nel suo iPod: 1. 2. 3. 4.
    quel posto dove, delle volte, si addormenta — chiaramente dove non dovrebbe: Sulla Scrivania.
    il gioco nel quale distrugge chiunque tenti di sfidarlo: Qualunque MOBA attualmente in commercio, WoW e numerosi Picchiaduro.
    la sua bevanda calda preferita nelle notti gelide, o nei mattini, o quello che volete: Cioccolata bianca fumante con panna.
    cosa vuole diventare da grande: Una grande Scienziata.
    stagione preferita: Estate.
    come e cosa disegna quando è al telefono con qualcuno: Forme arzigogolate prive di un vero senso.

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    Ancora grazie a Echo_ per il Tag! :daje: Taggo a mia volta Eris~ Kasra; Y u m a ~ ~ SweetGirl. H o p e ~ milkshake;

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    BASE
    nome: Iblīs
    età: Il 1 Novembre compirà 18 anni.
    segno zodiacale: Scorpione.
    un tratto positivo: Informazione non pervenuta. Ah, giusto: è figo.
    un tratto negativo: Troppi. Uno a caso? Inaffidabile menefreghista flemmatico e disinibito.

    ABITUDINI
    una buona abitudine: Mangia frutta ad ogni pasto. In particolare, adora le prugne ben mature, che impiega in tantissime ricette di stampo persiano.
    una cattiva abitudine: Non lava mai piatti e pentolame di propria iniziativa, soprattutto dopo aver cucinato.
    un'abitudine della quale non riesce a liberarsi: Uscire di casa senza aver rifatto il letto.
    una della quale si è liberato: Alzarsi di notte a controllare ogniqualvolta ode un rumore.
    di cosa ha paura: Di soffrire.

    FAMIGLIA
    i nomi dei suoi genitori: Shatrevar Jamshid Tawfiq (padre biologico), Amir Ubayd Al-Murjān (padre adottivo) e Zahira Aidha Al-Nadir.
    i nomi dei suoi fratelli: Ibrāhīm Tareq Al-Murjān.
    il ricordo preferito dell'infanzia: Aveva cinque anni quando suo fratello lo portò per la prima volta con sé al mercato delle Spezie di Yazd. Sulla via del ritorno, i due ragazzini assistettero con gioia e stupore alla nascita di un piccolo cammello. E' l'unico ricordo felice che lo lega ad Ibrāhīm, conservato gelosamente nei meandri del proprio cuore.
    il giocattolo preferito dell'infanzia: Faraz, il tappeto volante regalatogli dal nonno.
    membro preferito della famiglia: Suo nonno Khalīl.
    una storia su questa persona: Khalīl, uno dei più famosi fabbricanti di Tappeti Volanti del Medioriente, è un uomo saggio e paziente. Un giorno, accortosi che il nipote più giovane era tornato dal mercato con le tasche colme di mele sgraffignate senza permesso, salì in camera sua e, senza farsi vedere, ne prese la metà. Quando il giovanissimo Iblīs lo interpellò chiedendogli dei frutti, l'anziano gli mostrò la refurtiva, dicendogli: Ora sai ciò che si prova quando, a tua insaputa, ti viene sottratto qualcosa che ti sei arduamente guadagnato. La lezione che Iblīs imparò quel giorno fu preziosissima: mai passare dall'entrata principale dopo un'appropriazione indebita.

    PREFERISCE
    caffè o tè? Succo di Melograno.
    farsi la doccia di giorno o di notte? Lavarsi di mattina equivarrebbe a doversi svegliare prima, quindi preferisce lavarsi di sera, per scrollarsi di dosso la fatica dell'intera giornata.
    fare il bagno o la doccia? Un pigro, rilassante bagno profumato, con tanta schiuma e, possibilmente, Hermes nella stessa vasca.
    tv o film? Sembra non andare molto d'accordo con la Tv, che tende a far impazzire con il suo elevatissimo potenziale magico.
    scrivere o leggere? Dormire. (?)
    amore platonico o romantico? Amore violento, tormentato, proibito e assuefacente.
    tè freddo o limonata? Té.
    gelato o frullati? Frullato.
    cupcakes o torte? Non è un particolare fan del dolce.
    spiaggia o montagna? Deserto.

    PREFERITI
    canzone: The best ones lie, Disturbed.
    band: In assoluto, adora il gruppo metal arabo Myrath.
    posto: Il deserto, di notte.
    ricordo: La prima passeggiata nel deserto su di un cammello.
    persona: Senza dubbio, Hermes Ker Asterio, che attualmente rappresenta il proprio centro gravitazionale: è il coinquilino perfetto, il complice perfetto, l'amante perfetto. Perfezione a cui lui non potrà mai aspirare.
    film: Alexander e la terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissima giornata. Da morire dal ridere, solo per il titolo.

    CURIOSITA'
    quattro canzoni che sono di sicuro nel suo iPod:
    1. Myrath - Tales of the Sands
    2. Disturbed - Who Taught You How To Hate
    3. Good Charlotte - I just wanna live
    4. Easier to run - Linkin Park
    quel posto dove, delle volte, si addormenta — chiaramente dove non dovrebbe:
    Seduto sulla tazza del bagno.
    il gioco nel quale distrugge chiunque tenti di sfidarlo: Nascondino. Ai tempi dell'Accademia barava sempre, trasformandosi in un gatto e restando perfettamente visibile agli occhi di un ignaro giocatore, oppure sfruttando le piccole dimenzioni per infilarsi in anfratti introvabili.
    la sua bevanda calda preferita nelle notti gelide, o nei mattini, o quello che volete: Té caldo alla menta, come da tradizione araba.
    cosa vuole diventare da grande: Niente. Non ha nessuna ambizione, vuole solamente vivere in pace.
    stagione preferita: Estate. Zarathustra benedica il sole e il caldo.
    come e cosa disegna quando è al telefono con qualcuno: Scarabocchia.

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    Edited by Jess90 - 5/11/2018, 00:55
     
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    Vorrei taggare Andrew Rowle lemonade; _Zeno_ FrozenHeart‚Dyma˜ -V!ñC£ñT- Nate D. Wrter
    Mi spiace, ma vi tocca guys :wub:

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    BASE
    nome: Hélio
    età: 22 anni
    segno zodiacale: Sagittario.
    un tratto positivo: Un ragazzo estremamente carismatico, che sa trascinare nelle sue folli iniziative anche la persona più timida ed introversa.
    un tratto negativo: Succede di rado, ma quando perde il controllo -a causa della sua forte emotività-, ha bisogno di una spalla su cui piangere. Letteralmente.

    ABITUDINI
    una buona abitudine: Ha uno stile di vita molto salutare: non beve alcolici e non fuma.
    una cattiva abitudine: Legge poco. Riesce a terminare solamente i libri che lo coinvolgono dal punto di vista emozionale.
    un'abitudine della quale non riesce a liberarsi: Fare colazione da Starbucks.
    una della quale si è liberato: Tenere costantemente tra le labbra qualcosa, che fosse uno stecchino, un filo d'erba o una cannuccia. Ha smesso nell'istante in cui il dentista gli disse che, se avesse perpetrato, i denti gli sarebbero cresciuti storti.
    di cosa ha paura: Di tradire la parola data a sua sorella, prima che venisse meno.

    FAMIGLIA
    i nomi dei suoi genitori: Elton Bradley Kipp e Carla Belinda De Santos.
    i nomi dei suoi fratelli: Cíntia Emily Kipp
    il ricordo preferito dell'infanzia: La prima volta che suo padre Elton lo portò con sé su di una scopa volante, Hélio aveva sei anni. Desideroso di non dimenticare quelle sensazioni, ha estratto il ricordo con la magia e, di tanto in tanto, ci si immerge nuovamente attraverso il Pensatoio ubicato nello studio del genitore.
    il giocattolo preferito dell'infanzia: Una palla da Basketball con cui aveva imparato a camminare, facendola rimbalzare.
    membro preferito della famiglia: Sua sorella.
    una storia su questa persona: Da piccola, Cíntia era solita irrompere in piena notte nella camera del fratello, in cerca di supporto morale e consolazione ogniqualvolta avesse un problema. L'ultima volta in cui lo fece, aveva undici anni, mentre lui ne aveva da poco compiuti diciassette. Sebbene fosse reduce da una brutta ed estenuante giornata, e agognasse dormire più di qualsiasi altra cosa al mondo, Hélio accolse la ragazzina sotto le lenzuola e, accesa una piccola luce magica, la rassenò raccontandole una storia fantastica inventata di sana pianta. Sul momento non se ne accorse, ma, con il senno di poi, realizzò quanto fosse appagante rendersi artefice del sorriso degli altri.

    PREFERISCE
    caffè o tè? Caffé, per iniziare la giornata alla grande.
    farsi la doccia di giorno o di notte? Solitamente ne fa due al giorno, dopo gli allenamenti.
    fare il bagno o la doccia? Doccia, senza dubbio.
    scrivere o leggere? Tra le due cose, preferisce leggere.
    Riviste.
    Di sport.
    amore platonico o romantico? Romantico, totalizzante, ma mai scontato.
    tè freddo o limonata? Limonata! Una bella iniezione di vitamina C.
    gelato o frullati? Gelato!
    cupcakes o torte? Adora entrambe le cose. Forse sceglierebbe i Cupcake, perché sono più carini.
    spiaggia o montagna? Spiaggia. Ama cavalcare le onde sulla sua tavola da Surf.

    PREFERITI
    canzone: Remember the name, Fort Minor.
    band: Sebbene ne abbia diversi, il suo artista preferito è Eminem.
    posto: Le Grotte sulla spiaggia di Sagres, in Portogallo.
    ricordo: La volta in cui, durante la sua prima partita di Quidditch, al secondo anno di Hogwarts, afferrò in extremis il Boccino d'Oro, regalando ai Grifi una memorabile e sconvolgente vittoria sui Serpeverde.
    persona: Attualmente, non ha una persona preferita. Vuole bene ai suoi genitori, adora i suoi compagni di squadra e stima il proprio Coach, ma nessuno di loro in maniera elitaria.
    film: Million Dollar Baby.

    CURIOSITA'
    quattro canzoni che sono di sicuro nel suo iPod:
    1. 'Till I Collapse - Eminem
    2. Hall of Fame - The Script
    3. I'm not Afraid - Eminem
    4. Forever Young - Mr. Hudson Feat. J-Z
    quel posto dove, delle volte, si addormenta — chiaramente dove non dovrebbe:
    Sui banchi di scuola, durante la lezione.
    la sua bevanda calda preferita nelle notti gelide, o nei mattini, o quello che volete: Una succulenta (e rigorosamente analcolica) Burrobirra.
    cosa vuole diventare da grande: Vuole diventare il miglior Cercatore nella storia del Quidditch. Poco ambizioso, no?
    il gioco nel quale distrugge chiunque tenti di sfidarlo: Scontato da dire, forse, ma... Quidditch. Non a caso è il più giovane atleta della Lega Inglese. Tolto questo, se la cava piuttosto bene in tutti i giochi in cui sono previste corse ed esercizio fisico, come Acchiapparella e Bandiera.
    stagione preferita: Primavera.
    come e cosa disegna quando è al telefono con qualcuno: Cerchietti in ordine di grandezza, dal più grande al più piccolo.

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    Edited by Jess90 - 29/10/2018, 04:31
     
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    Edited by Jess90 - 1/1/2019, 16:33
     
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    [...] ‘ E che cosa sono Serpeverde e Tassorosso? ’

    ‘ Sono dormitori. A Hogwarts ce ne sono quattro.
    Tutti dicono che quelli di Tassorosso sono un branco di mollaccioni, ma... ’


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