Hogwarts: Il Paiolo Magico - {Harry Potter GDR}

Secret Santa 2016

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    graficamagica

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    CITAZIONE (Kooei @ 27/12/2016, 18:40) 
    ~ Lexi ~ si era detto per gli oggetti incantati di andare da magie sinister o farseli vendere da qualche negozio >___< dato che non è nulla di che l'effetto te lo lascio passare però la prossima volta stai attenta :)

    ops scusa io avevo capito solo per compere degli oggetti in negozio XD sorry ok perfetto la prossima volta starò più attenta 💝
    Nate D. grazie mille per il regalo.. Mi serviva proprio un orologio del genere *-*!
     
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    Mittente: Frederick Sabian
    Destinatario: Amethyste Doherty
    Link dell'acquisto: Serraglio Stregato
    Breve descrizione dell'oggetto: Gerbillo. Un roditore di piccole dimensioni circa dieci centimetri più altrettanti di coda. Pelo lucido e con vari colori tra il giallo ed il rosso. Onnivoro e desidera molto frutta e verdura, semi e stranamente fieno; è molto curioso e affettuoso.
    Link all'immagine dell'oggeto: X

    Frederick Sabian ~ 11 Anni ~ I Anno ~ Corvonero

    Narrato ~ - Parlato - ~ Pensato


    cfFDoK3
    Frederick aveva passato tutto il pomeriggio a cercare come impacchettare il suo regalo, non era il suo forte e la cosa era ancora più complicata dal fatto che non stava ma fermo. Non poteva certo avvolgerlo in foglio di carta regalo e chiuderlo con lo scotch, ma non lo avrebbe mai portato dentro una gabbia in Sala Grande. Doveva trovare qualcosa con cui portarlo e che non lo facesse riconoscere fino al momento della consegna. Cercò bene all'interno del suo baule ed alla fine la trovò, una scatola di scarpe che le conteneva ancora nuove e mai messe avvolte in una velina leggera. Fortunatamente la scatola era rossa e di dimensioni più grandi del normale, quindi con un qualcosa di morbido che ne ricoprisse l'interno sarebbe stata la casetta ideale per arrivare allo scambio. Prese sempre dal baule un vecchia sciarpa di lana a striscie larghe di color panna e marrone e la sistemò sul fondo e lasciandone un poco per i lati. Invece di fare dei buchi per l'aria, con delle forbici tagliò via delle striscioline dal coperchio, quel tanto che bastava per fare respirare il Gerbillo, ma non troppo da rovinare la sorpresa. Presa la scatolina sotto braccio andò in Sala Grande per la cena e una volta seduto alla tavolata dei Corvi, ripose la scatola accanto a lui sulla panca, lanciando uno sguardo verso di lei ad ogni rumore. Dopo cena, quando cominciava a scendere una leggera neve che seguiva il vento fu liberata la parte centrale della Sala dagli elfi domestici , che disposero tutto accanto alle mura. Tutto era pronto per il "Secret Santa" Sabian come tutti gli altri teneva davanti a se il suo regalo con sopra un biglietto di pergamena ripiegato di colore rosa sul quale vi aveva scritto un augurio.

    Buon Natale Amethyste, spero ti piaccia e spero che tu piaccia a lui.
    Solo una cosa, ha sempre fame!


    Non tanto tempo dopo i rintocchi dell'ora si trovavano tutti intorno dall'abete addobbato e uno alla volta venivano magicamente mossi verso l'altra persona. Sentì come una spinta, non proprio una spinta ma era più un trasporto leggero e continuo e si trovò davanti una ragazzina molto alta e più grande di lui, con i capelli biondi con una treccia che le ricadeva di lato. Una Tassorosso, che ora lo guardava con due occhi grandi che avrebbe giurato fossero verdi, ma alle volte le luci fanno brutti scherzi. - Amethyste giusto? - La aveva intravista tra corridoi e cambiamenti di scale, ma non essendo della sua Casata e del terzo anno, non aveva preso molta confidenza. Sì era un Prefetto, ma anche questo faceva si che gli impegni della ragazza le portavano via molto tempo. - Approposito ha gia un nome, non potevo non darglielo, si chiama Fagiolino ti piace? - Aveva scartato il precedente, per una ragazzina poteva essere imbarazzante e poi Fagiolino era troppo simpatico, le sarebbe sicuramente piaciuto. - Buon Natale di cuore, mi sono meritato un bacio? - Il ragazzino aveva esagerato, non era certo da lui ma la situazione e la mancanza di casa gli faceva fare cose che altrimenti non avrebbe mai osato. Senza neanche aspettarsi quello che aveva chiesto consegnò la scatola alla ragazza.
     
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    Mittente: Alice Amelia Allen
    Destinatario: Frederick Sabian
    Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): X
    Breve descrizione dell'oggetto: Occhialini fotocromatici. Eleganti occhiali che proteggono gli occhi durante il viaggio da aria e detriti. Essi sono in grado di scurirsi per fornire un ottimo riparo dai raggi solari.
    Link all'immagine dell'oggetto (non obbligatoria): -


    Erano passati giorni dalla sua scelta di partecipare all'iniziativa organizzata dalla scuola chiamata "Secret Santa" e anche se sulle prime un po' di ansia e dubbi avevano fatto largo in lei, dopo una veloce chiacchierata con sui zio ogni apprensione era scivolata via, come acqua tra le mani. "Perché perdere il sonno per cose del genere"" aveva detto lui un pomeriggio, mentre si incamminavano per andare a cenare insieme "Vai alla festa, consegna il regalo e passa una bella serata" e aveva ragione. Perché starsene li a crogiolarsi nella paura quando poteva prendersela con calma e godersi il momento. Fu per questo che alla festa ci andò con il sorriso dipinto sul volto, con un abito natalizio bianco a fiori, elegante e che si intonava perfettamente con la sua carnagione chiara e il suo pacchettino tra le mano che conteneva il regalo, pronto per essere consegnato. Aveva ricevuto via gufo una lettera su cui era scritta la persona a cui sarebbe andato il dono, una ragazzo della sua casata di un anno più piccolo che purtroppo non conosceva se non di vista.
    Alice arrivò in Sala Grande un po' in ritardo, molte persone infatti affollavano quel luogo, felice e spensierati, intenti a scambiarsi i regali e a cercare in tutti i modi di raggiungere il prima possibile la persona a cui dovevano donare. La ragazza si era persa qualche secondo a godersi il momento, osservando le belle decorazioni che gli organizzatori avevano apportato a quel luogo, splendenti e ovviamente a tema natalizio, quando una ragazza gli si avvicinò timida, con in mano un grosso sacchetto per lei. A quanto pare alla sua concasata era uscito il suo nome < Ciao, piacere di conoscerti finalmente> salutò lei, ricevendo volentieri il regalo < Che bello, grazie infinite. Non so davvero cosa dire.> era tutto molto imbarazzante, ma non poteva di certo rifiutare. Con un dito libero, Alice provò a sbirciare all'interno del dono, scoprendo che contenevano una grandioso assortimento dei più buoni dolci che si potevano reperire ad Hogsmade. < Favoloso, ci sono anche le mie preferite> esclamò lei con gioa alla vista delle api frizzole. Quello si che era un regalo. < Grazie ancora e Buon Natale!>

    Dopo altri convenevoli con Poppy, la scozzese si congedò da lei con garbo per andare a cercare < Frederick!> disse lei usando il nome del giovane per attirare la sua attenzione. Il Corvonero era intento a parlare con Amethyste, studentessa di tassorosso. < Scusate se vi interrompo, ma ...> incominciò lei, litigando per un secondo con i pacchetti che aveva in mano, consegnando infine al ragazzo quello giusto < ... questo sarebbe il tuo regalo da parte mia. Buon Natale> era stato bello fare qualcosa per qualcuno una volta ogni tanto, ultimamente con la scoperta della sua nuova famiglia non faceva altro che ricevere regalini per soppesare i quattordici anni di assenza della sua madre naturale, ma oggi era meglio non pensarci. Le feste di Natale era appena iniziate e Alice era felice che fossero iniziate così bene.

    © Noda90



    prima parte per Fizzy, parte finale per Rimè ;)
     
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    Cito velocemente Alice e interagisco con Audrey ed Ellenor.


    tumblr_mf7nod2YS11qj9e7ko1_500
    Poppy Webb

    Corvonero x
    I anno


    E via, il peggio era passato. Alice era stata molto gentile e aveva accettato il regalo senza neanche provare ad annusarlo. Congedatasi con la ragazzina, che già era impegnata a cercare un certo "Frederick", Poppy si voltò dandole le spalle. Dopo qualche passo però, si fermò posando lo sguardo incantato sull'abete che aveva davanti. Non stava di certo ammirando le decorazioni natalizie, no, stava pensando a che figura ci avrebbe fatto se, una volta nel dormitorio, Alice avesse annusato la puzza del sacchetto. Tanto andrà via tra qualche ora, no? Si chiese con fare disperato cercando di autoconvincersi e sperando di non essersi involontariamente inimicata una sua concasata.
    La sua attenzione però venne cattura da una moretta che pronunciò il suo nome. La piccola le rivolse lo sguardo, quasi spaventata, come diavolo faceva a sapere il suo nome? E perché le parlava con un tono così spavaldo? Oh, giusto. Il Secret Santa! Infatti la serpeverde teneva dinanzi a lei un pacchettino che, con molta più gentilezza di prima, le porse rivelando il contenuto. Beh, grazie per l'effetto sorpresa. Pensò Poppy mentre tirava fuori uno dei suoi migliori sorrisi, in fin dei conti era un regalo anche quello. In realtà non aveva idea di quando l'avrebbe utilizzato dato che non aveva mai toccato un trucco in vita sua, ma magari per un evento importante si sarebbe lasciata truccare dalle ragazze più grandi e il suo regalo le sarebbe tornato utile. "Grazie, grazie mille..." S'interruppe cercando di ricordarsi il nome della moretta ma, dopo qualche secondo, si accorse che non poteva saperlo: non l'aveva mai detto. Beh, se la serpeverde ci teneva così tanto a mantenere la sua privacy Poppy non l'avrebbe turbata chiedendole di svelare la sua identità. "Buon Natale e buone vacanze!" Concluse ancora con un sorriso mentre tra le mani stringeva il nuovo regalo.
    Alla fine non era stato niente di così traumatico, non si era neanche sentita in imbarazzo come invece le avevano fatto credere le sue compagne. Ora che aveva finito di ricevere e donare si sentiva libera e fin troppo felice. Sarà stato il Natale, le decorazioni o l'atmosfera in Sala Grande, ma non aveva mai avuto così tanta voglia di abbracciare tutti. No, adesso, abbracciare no. Però mandare tanti baci con la mano si dai. Con questo strano entusiasmo dentro di lei, decise di andare a disturbare le sue amiche.
    Si diresse quasi saltellando verso Ellenor, attese che finisse di parlare e si mise al suo fianco. "Elle! Hai già ricevuto qualcosa? Cosa?" Chiese perquisendo con lo sguardo la bambina alla ricerca di un possibile pacchetto nascosto.

     
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    SCAMBI AVVENUTI (fino ad ora):

    1)Patrizia. - Freya Sophia Winther --> Scarlet Pimpernel
    2) molly; - Joshua August Porterfield --> Arielle Cailin Bell
    3) Noda90 - Alice Amelia Allen --> Frederick Sabian
    4) Kharis - Kharis Donovan --> Jane Steenwood
    5) ~ SweetGirl.- Valery Shay MoonLight --> Shirley P. Moore
    6) TheFedIvan - Pauline Ledrec --> Rónán Desmond Fitzpatrick
    7) TheFedIvan - Victor Ledrec --> Maël Kieran Graël
    8) H o p e ~ - Carrie-Anne Valentine --> Maximillian Bolton
    9) Saki - Lilith Sylphid --> Eveline Lilac Carter
    10) Saki - Nicholas Young --> Sophie Matthews
    11) ellenor - Ellenor Sibel Reed --> Rosaleen O'Bran
    12) Mononoke. - Sophie Matthews --> Pauline Ledrec
    13) Risa* - Charlotte Chambers --> Ethan Grant
    14) Dubh` - Arielle Cailin Bell --> Eileen Sweetheart
    15) Nate D. - Kenneth Wallace --> Rebecca Walker Cooper
    16) Nate D. - Ethan Grant --> Nicholas Young
    17) ~ Lãdy Reës's Pïecës ~ - Eileen Sweetheart --> Perseus Halliwell
    18) Blaze. - Maximillian Bolton --> Camille Macaulay
    19) Pako. - Perseus Halliwell --> Kharis Donovan
    20) Pako. - Dawn Chanel Ravenrose --> Allyn Davies
    21) ~ Lexi~ - Rebecca Walker Cooper --> Victor Ledrec
    22) Martio - Audrey Hastings --> Poppy Webb
    23) Schadenfreude - Shirley P. Moore --> Lilith Sylphid
    24) Noruwei - Allyn Davies --> Audrey Hastings
    25) Noruwei - Camille Macaulay --> Ellenor Sibel Reed
    26) MatiMa~ - Amethyste Doherty --> Carrie-Anne Valentine
    27) MatiMa~ - Rónán Desmond Fitzpatrick --> Valery Shay MoonLight
    28) ~Erös - Jane Steenwood --> Dawn Chanel Ravenrose
    29) Rimè - Frederick Sabian --> Amethyste Doherty
    30) ~Wonderland - Eveline Lilac Carter --> Charlotte Chambers
    31) H o p e ~ - Maël Kieran Graël --> Joshua August Porterfield
    32) Fizzy - Poppy Webb --> Alice Amelia Allen
    33) .Scarlet - Scarlet Pimpernel --> Kenneth Wallace
    34) .isabella. - Rosaleen O'Bran --> Freya Sophia Winther
     
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    Mittente: Rónán Desmond Fitzpatrick
    Destinatario: Valery Shay MoonLight
    Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): x
    Breve descrizione dell'oggetto: Spazzola arruffacapelli
    Invece di lisciare i vostri capelli, questa spazzola avrà l'effetto contrario e vi troverete ad avere una folta chioma indomabile e piena di nodi.
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): //




    Rónán Desmond Fitzpatrick
    14 anni
    Grifondoro

    «The risk I took was calculated, but man am I bad at math.»

    Canzoni natalizie risuonavano per tutto il castello ormai da giorni, ma quella sera sembrava che un coro si fosse appostato ovunque per tormentarlo; Rónán, seduto ancora sul suo letto mezzo vestito, cercava di ignorare quei canti gioiosi e lanciò un'occhiata sul pacchetto fatto di fretta posato accanto a lui. La sua brillante idea di partecipare al Secret Santa per fare qualche scherzo in più gli si era rivoltata contro, adesso che doveva vestirsi e scendere in Sala Grande per partecipare allo scambio di regali: prima di tutto perché avrebbe dovuto metterci la faccia, mentre sperava che la vittima non avrebbe mai saputo chi le aveva mandato quell'oggetto, e in secondo luogo perché la Vigilia e il giorno di Natale l'umore eccitato dall'inverno del ragazzo crollava sotto i piedi.
    A lungo si chiese cosa sarebbe successo se non si fosse presentato, probabilmente nessuno a parte chi avrebbe dovuto ricevere il suo regalo se ne sarebbe accorto, ma dopo un po' decise di lasciar perdere quel senso di depressione che l'aveva colto improvvisamente e di recarsi in Sala Grande per mangiare un boccone prima del grande ed emozionante evento.


    Non mangiò molto, a dire la verità, limitandosi a spiluccare un po' di arrosto mentre attorno a lui i pochi studenti rimasti a Hogwarts festeggiavano rumorosamente. Il Grande Albero era splendente e colorato, e al ragazzo veniva solo voglia di buttarlo giù a calci, gli animi erano allegri e il cibo decisamente tanto: il tipico Natale a Hogwarts, come i tre che l'avevano preceduto.
    Alle otto in punto, manco avessero puntato le sveglie, tutti i ragazzi si avvicinarono al grande albero coi loro pacchettini in mano pronti a scambiarsi regali e auguri; di malavoglia il Grifondoro li seguì e si avvicinò all'albero, tenendo per un lembo del fiocco il regalo per la Corvonero a cui aveva dovuto farlo.
    Avvicinatosi all'albero sentì un'inspiegabile forza tirarlo per la vita e, capendo che doveva trattarsi di magia, si lasciò trascinare finché non raggiunse la ragazza di poco più piccola di lui. Senza entusiasmo le passò il pacchetto e infilò le mani nella tasca della felpa subito dopo, cercando inutilmente di sorridere.
    «Buon Natale» le mormorò senza trasporto, allontanandosi di fretta prima ancora che la ragazza aprisse il pacchetto.

     
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    il mio libro: https://amzn.eu/d/hosAJiZ

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    Grifondoro
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    Mittente: Pauline Ledrec
    Destinatario: Rónán Desmond Fitzpatrick
    Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): https://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=73443371#lastpost
    Breve descrizione dell'oggetto: Minuscolo sacchetto peloso con un lungo cordoncino da appendere al collo. Sebbene l'aspetto non sia dei migliori è particolarmente indicato per custodirci i segreti in quanto, esso può essere aperto solo dal proprietario e da nessun altro.
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): //

    INTERAGISCO CON RONAN, SOPHIE E MAEL
    giphy
    Au0JJAt
    La prospettiva di fare un regalo ad un perfetto sconosciuto preoccupava Pauline molto meno di dover dare una piccola cretinata a Mael. Aveva deciso di non indossare la solita divisa scolastica, quella sera, ma un vestitino tutto rosso ornato di pellicciotto bianco e natalizio. Le lunghe parigine coprivano le sue gambe ed i capelli erano decorati con dei ramoscelli di vischio i cui frutti, rossi, spuntavano fra le ciocche di capelli.
    Aveva preparato per giorni quel regalino, grazie Paul e le tue lezioni di laboratorio oggetti magici, ma ogni volta che lo riguardava le sembrava insignificante ed inutile. Erano anni che Mael le stava vicino, erano anni che non riusciva mai a dimostrargli quanto bene potesse provare per lui e non pensava nemmeno che quel momento fosse quello adeguato per dimostrarglielo (meno che mai con un braccialetto intrecciato con delle perline).
    Quindi, poco dopo essere entrata in sala grande con il fratello al fianco ed il pacchetto regalo fra le mani, si guardò intorno alla ricerca, per prima cosa, di Ronan, il suo babbo natale segreto, al quale si avvicinò con un sorriso. "Tu devi essere Ronan, giusto?" Mugolò, osservandolo con dolcezza prima di porgerle il pacchettino. "Spero sia di tuo gradimento, Buon Natale!". Sorrise quindi osservando la reazione del ragazzo, nella speranza che il regalo fosse gradito.

    ---

    Quando poi si voltò, si ritrovò davanti a sé una ragazzina dai capelli biondi e gli occhi di un azzurro luminoso. Rimase a guardarla un po', ondeggiando la testa al ritmo di una musica natalizia che probabilmente giaceva solo lì, dentro la sua testa. Poco dopo allungò le braccia in direzione della ragazza, aprendo rapidamente il regalo con gli occhi lucenti di emozione.
    La tazza che aveva fra le mani era una tazza colorata, bellissima, che aveva la capacità di riscaldare o raffreddare le bevande a comando! Pauline, con gli occhi luccicanti di emozione, osservò il regalo e si slanciò in un abbraccio quasi fraterno alla ragazza. "Wow! E' bellissima, grazie!" Non sapeva cosa dire, in realtà. Era il primo anno in cui riceveva dei regali da compagni di scuola e non poteva che rimanere emozionata nel guardare la situazione, con gli occhi sempre emozionati di una bambina.

    ---

    Adesso, il momento peggiore stava per arrivare.
    Si rigirò fra le mani il sacchettino col bracciale che aveva preparato da sola alla ricerca di Mael. Continuava a cercarlo con o sguardo fino a quando non lo vide in lontananza. Lì, c'era già Victor.
    Che ci faceva lì?
    Probabilmente era il suo babbo natale segreto, si disse, emozionata, trotterellando in direzione di Mael al quale rivolse un sorriso radioso ed emozionato: "Buon Natale!" Esclamò, avvicinandosi a lui prima di scoccare un dolce bacio sulla sua guancia, come ad esorcizzare l'imbarazzo di quel momento.
    Quindi, gli porse un pacchettino. "Ehm. Ecco."


    Mittente: Victor Ledrec
    Destinatario: Mael Kieran Grael
    Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): https://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=73443234
    Breve descrizione dell'oggetto: Modello di Luna che si può utilizzare per l'astronomia
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): globo lunare

    giphy
    Ed il premio "miglior autocontrollo" va a... ovviamente me.
    Ma torniamo un po' indietro.
    Avevo deciso, con tutto l'entusiasmo del mondo, di partecipare a questo meraviglioso Secret Santa con l'entusiasmo di un ragazzino di undici anni al primo Natale passato ad Hogwarts. Il fatto che questo fosse effettivamente il mio primo natale ad Hogwarts e che fossi veramente euforico nonostante l'idea di far regali a perfetti sconosciuti non mi emozionava più di tanto, mi aveva portato a leggere con tanta emozione il nome che mi era stato assegnato.
    Ragazzi.
    Gente.
    Perché.
    Perché proprio lui.
    Sebbene l'idea originale sarebbe stata regalargli un paletto di frassino tutto infiocchettato come avvertimento, quando decisi di scrivere la lettera per ricevere il suo regalo in Sala Comune, mi limitai a pensare a quanto ci sarebbe rimasta male Pauline. Quindi, indossando una camicia rossa e del vischio nel taschino, agghindato a festa come mia sorella, entrai in Sala Comune con un nodo alla gola.
    Quando vidi i suoi capelli arruffati in lontananza, devo ammettere che l'idea del paletto di frassino non sarebbe stata poi così male. Oltretutto, quel falso vampiro tutto aestetic e tumblr, e per dirlo io che di tecnologia non so un cavoletto fritto, non mi piaceva proprio e non riuscivo a capire come diamine avesse potuto attrarre Pauline così tanto.
    Quindi mentre vidi mia sorella allontanarsi verso il suo Babbo Natale Segreto, mi limitai ad avvicinarmi a lui, gracchiando la gola per schiarirmi la voce e attirare l'attenzione su di me. "Grael." Mormorai, come se non avessi bisogno di presentazioni. Era chiaro che fossi il fratello di Pauline, e se non lo sapesse, beh peggio per lui.
    "Ringrazia che voglio bene a Pauline, e che a Natale dobbiamo essere tutti più buoni. Altrimenti il mio regalo te lo ritrovavi conficcato... ecco a te, buon Natale~" E sorrisi, poco dopo, guardando il ragazzo con finta emozione, proprio perché Pauline era appena arrivata e... ew. L'aveva baciato.

    Mi allontanai di corsa per non vomitare tutto quello che avevo mangiato fino a quel momento, quando mi ritrovai davanti la ragazza che a quanto pare mi aveva fatto un regalo. Era il mio babbo natale segreto e con un sorriso accettai il regalo. Era un bracciale che... si illuminava!
    Lo indossai, dopo aver scartato il pacco, sorridendo quasi emozionato. "G-grazie..." Mormorai, decisamente in imbarazzo.
     
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  8. ~ Lãdy Reës's Pïecës ~
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    Mittente: Eileen Sweetheart
    Destinatario: Perseus Halliwell
    Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): x
    Breve descrizione dell'oggetto: Il Puffskein si presenta come una soffice palla rotonda dal pelo color crema, molto docile e affettuosa che si lascia accarezzare o, stranamente, anche scagliare da lontano. Innocua, ronza e fa le fusa come i gatti e ha una lunga e sottile lingua rosata che mangia qualunque cosa, anche se predilige le caccole dei Maghi addormentati (i bambini lo troveranno sublime).
    Questa piccola palla di pelo è incredibilmente pigra, ma dal pelo particolarmente brillante e lungo.
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): x


    hogwarts » sala grande » 24 dicembre 2016
    XAO6RkA
    Eileen Sweetheart
    Eileen continuava ad aprire freneticamente la scatola che aveva addobbato così che la piccola Puffskein potesse respirare. Avrebbe dovuto fare dei buchi sulla superficie, ma purtroppo quando ci aveva pensato era in super ritardo e l'unica cosa che aveva avuto il tempo di fare era stata prendere la creaturina e avvolgerle un fiocco rosso attorno che avvolgeva il ventre e anche la schiena. Dopo averla adagiata sulla superficie imbottita, continuava ad aprire il coperchio - ringraziando il fatto che avesse preso una scatola con un coperchio, altrimenti non avrebbe proprio saputo come far respirare l'animaletto dal pelame beige -. Soffiava all'interno della scatola, con l'intento di far respirare la craturina, senza sapere che questo disturbava il Puffkskein color crema ancora di più. Insomma, aveva ossigeno a sufficienza in quella scatola a forza di aprire e chiudere e l'unica cosa che voleva era dormire un po', senza che una ragazzina bionda la disturbasse in continuazione facendole aria sul pelo.
    Quando entro nella Sala, la ragazzina venne attirata - come se si trovasse in un campo magnetico - in due posizioni differenti, tanto che, per colpa della sua sbadataggine e del suo scarso equilibrio, per poco non cadde per terra. Sapeva che era attirata dal ricevente che la biondina aveva comprato e allo stesso tempo da chi le avrebbe consegnato il suo regalo di Natale.
    «Eileen dico bene?» La voce di una ragazza distrasse la Mezza Veela che si girò nella sua direzione sentendo una strana forza spingerla contro la ragazza che aveva davanti. Era molto più grande di lei e le sembrava di averla già vista in giro, ma, per evitare brutte figure non disse nulla, limitandosi ad annuire per rispondere alla sua domanda.
    «Io sono Arielle e questo è per te. Buon Natale!» La ragazzina, appoggiò su un piccolo mobiletto accanto all'albero di Natale la scatola con l'animaletto e afferrò il regalo di Arielle, sorridendo gioiosa. Iniziò subito a scartarlo, e quando trovò diversi oggettini dentro li voltò, iniziando a leggere sul retro le loro funzioni.
    Quando ebbe finito anche la scatola finì sul mobiletto e la bambina gettò le braccia attorno al collo della bionda, faticando non poco, dato i diversi centimetri di differenza. L'abbracciò per qualche secondo e poi si staccò velocemente: «Oh, scusami tanto! Non volevo essere troppo espansiva, è solo che... Il tuo regalo mi piace moltissimo! Grazie Arielle!» Esclamò la biondina saltellando, e recuperando i due regali tra le mani, per poi aprire il coperchio e controllare che la creaturina fosse viva e non morta d'asfissia.

    ---


    Eileen non impiegò molto tempo a trovare Perseus, il destinatario del batuffolo color crema che dormicchiava amorevolmente nella scatola, e tutto grazie alla forza che l'attirava verso di lui.
    Quando si trovò davanti a lui lo salutò con la mano, guardandolo dal basso verso l'alto. «Tu sei Perseus?» Domandò la biondina, come se conoscesse già la risposta.
    «Ecco, questo è per te. Buon Natale!» Esclamò la Mezza Veela consegnava velocemente il pacco al ragazzo. «Ti consiglio di aprire subito il piccolo coperchio e guardarci dentro.. Sai, quando ho scoperto che eri nella mia stessa casata mi sono attivata un po' e alla fine ho scoperto una cosa che mi ha portata a scegliere questo come regalo di Natale, quindi, spero che ti piaccia!» Raccontò, con tono infantile.

    Some say the world will end in fire, some say in ice. From what I've tasted of desire I hold with those who favor fire. But if it had to perish twice, I think I know enough of hate, to say that for destruction ice is also great. And would suffice.

    CODICE ROLE SCHEME © dominionpf
     
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    Mittente: Allyn Davies
    Destinatario: Audrey Hastings
    Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): click
    Breve descrizione dell'oggetto: Optical Iris. Lenti a Contatto Magiche altamente traspiranti in grado di cambiare aspetto a seconda della volontà dell'indossatore. Una volta applicate sarà possibile alterare l'aspetto dei propri occhi con forme, colori e fantasie senza limiti per l'immaginazione. Chiudendo gli occhi e sfregandosi le palpebre, sarà inoltre possibile accendere le lenti. Sebbene la luce possa dare qualche fastidio all'indossatore, non sarà più un problema trovare la serratura di casa, e chiunque incrocerà il vostro sguardo ne rimarrà "abbagliato".
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): ___

    third year • gryffindorscheda

    I
    l punto era che quando si trattava di "tatto" il maschio medio perdeva tutto il proprio naturale charme e, di conseguenza, per quanto riguardava i regali per un essere vivente femminile la crisi era dietro l'angolo. Era per quel motivo che quando il gufo planato di fronte a lui aveva portato la missiva col nome del destinatario del suo regalo gli era sfuggito un mezzo gemito dalle labbra.
    Audrey Hastings.
    Serpeverde. Secondo anno. Prefetto. Seguiva Alchimia con lui. Le cose che sapeva di quella ragazza finivano lì. Sì, beh, era anche una molto fissata con lo studio (stando all'attenzione che ci teneva a prestare a Whitefog durante le ore di lezione) e molto irritabile, tanto che, ogni volta che si erano ritrovati a condividere banchi e alambicchi, il Grifondoro non aveva mancato di stuzzicarla con tentativi di pasticciarle i quaderni e risate mal trattenute ogni volta che la fanciulla si esibiva in qualche battuta tagliente che avrebbe offeso chiunque altro. Eppure, a discapito dell'apparenza, non gli stava propriamente antipatica, visto che tendeva a prendere gli insulti della Hastings con divertimento, trattandola con condiscendenza nei turni insieme alle ronde solo perché sapeva che quell'atteggiamento la irritava ancora di più.
    «Cosa si regala a una femmina?» aveva interrogato i suoi compagni di stanza qualche giorno prima, andando avanti e indietro per il dormitorio, ormai spazientito dopo tutte le sue ipotesi brutalmente scartate. «Non è il tipo da peluche. Le collane sono banali. I braccialetti pure. Non ho voglia di andare a Diagon Alley a cercare.» aveva elencato con le dita, stravaccatosi sul letto prima di sbadigliare. La soluzione era arrivata da sé - cioè, più o meno, in realtà era stato a Charles a squadrarlo con un sopracciglio inarcato azzardando un 'prendilo via gufo, no?'
    Dunque se il giorno della Vigilia Allyn Davies non stava varcando la soglia della Sala Grande a mani vuote lo si doveva anche al biondo Macaulay.
    «Hei, Rosaleen.» disse, notando una chioma rossa e rivolgendo alla teletubbies un divertito cenno di saluto. Sorrise allegramente anche a Cannie, Kenneth e agli altri che conosceva, provando un vago senso di estraniamento di fronte ai visi sconosciuti dei primini (Godric, parevano moltiplicarsi), ma, individuata la Hastings, mutò bruscamente direzione, attirato da una forza invisibile.
    «Oh, mio amabile Grinch natalizio.» l'apostrofò con un sogghigno, sfilando il pacchetto dalla tasca. «Questo è per te. E, visto che a Natale sono tutti più buoni, mi scuso per essermi dilettato a irritarti durante le lezioni di Alchimia.» Fece una pausa, pensoso. «Anche se alla fine delle vacanze tornerà tutto come prima.»
    Concluse con un noncurante scrollare di spalle. «Fammi poi sapere se ti piacciono.» Pronunciata l'ultima sillaba si apprestò ad agitare la mano in aria in modo da attirare l'attenzione di Ethan, che aveva intravisto con la coda dell'occhio intento a parlare con un altro tizio. «Grant!» Sì, beh, l'amicizia tra un prefetto e quel casinista non era vista di buon occhio da nessuno degli insegnanti, ma - dopotutto - Allyn non era mai stato un prefetto nella norma.
     
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    La corte dei miracoli

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    Mael Kieran Graël ~ V Anno ~ Corvonero
    A quanto pareva il ragazzo aveva davvero apprezzato il mio regalo e non potevo che esserne orgoglioso. Le mie approfondite ricerche avevano sortito il loro effetto ed ora avevo un tassorosso strafatto di felicità che ammirava compiaciuto la sua nuova pianta, gorgheggiando ringraziamenti. « Il suo nome è Gluten Collea ed è una pianta magica. La resina assorbe gli incantesimi e ne riproduce gli effetti per un breve periodo di tempo » sorrisi soddisfatto di me stesso per la spiegazione appena fatta « Cerca di non farla morire, mi è costata un occhio della testa » decisi di puntualizzare anche se, considerato il suo interesse, ero sicuro l'avrebbe curata meglio di quanto avrebbe mai potuto fare il negoziante psicopatico del cespuglio farfallino.
    Rimasi a chiacchierare con il pargolo per qualche altro minuto, apprezzando la sua compagnia e vedendo quanto quello scricciolo mi somigliasse, fino a che la nostra discussione non venne interrotta da una voce che conoscevo bene. Digrignando i denti mi rivolsi verso Victor, il fratello più piccolo di Pauline, che mi aveva chiamato per cognome con voce glaciale.« Victor » dissi di rimando. Pauline parlava spesso di lui e la somiglianza era evidente. Peccato che lui non avesse lo stesso fascino della sorella. Accolsi il regalo tra le mani senza neanche scartarlo, sicuramente era qualche caccabomba o uno scherzo di cattivo gusto, avrei aspettato di essere in sala comune ed avrei sfruttato un qualche primino per aprire la confezione ma in quel momento mi lasciai distrarre da Pauline. La sua voce suadente e titubante allo stesso tempo aveva raggiunto le mie orecchie provocandomi un brivido di eccitazione, mentre il suo profumo inebriava i miei sensi. « Ciao principessa! » la salutai abbracciandola e baciandole i capelli per poi lasciarla andare ed accogliere tra le mani il pacchetto che mi stava offrendo. Con stupore e meraviglia (non me lo aspettavo!) scartai il pacchetto trovandoci un bellissimo braccialetto di perline nero, alcune delle quali decorate d'oro. Me lo misi subito al polso ed il mio sorriso si allargò ancora di più « E' bellissimo! » e per ringraziarle mi chinai per darle un bacio forse troppo vicino alle labbra. « Anche io ho qualcosa per te! » mi portai le mani al collo e dopo aver macchinato un po' con la catenella, una collana fece capolino dai miei vestiti. Il ciondolo era una piuma blu e verde, come le nostre casate. Gliela mostrai e poi mi misi alle sue spalle per potergliela mettere al collo, il posto dove doveva assolutamente stare. « Così mi penserai sempre » le soffiai sul collo mentre con un clic quasi impercettibile la catenella si agganciava e fredda di posava sulla pelle morbida della Serpeverde. « Buon natale a tutti! » con un gesto delle mani mi rivolsi a tutti coloro che si trovavano sotto il grosso albero di natale, felice come non mai di essere li in quel momento.

     
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    Mittente: Valery Shay MoonLight
    Destinatario: Shirley P. Moore
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    Breve descrizione dell'oggetto: Pianificatore di Compiti --> E' un libro che assomiglia ad un diario. Quando lo apri dice cose come "Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi". Ci si appuntano i compiti e le cose da non scordare.
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): //



    Il Natale era il periodo dell'anno che Val preferiva. Non tanto per i regali o per le luci colorate che addobbavano tutto il castello, rendendolo ancora più bello di quanto già non fosse normalmente. La cosa, che faceva sorridere la tredicenne, era vedere il volto allegro delle persone, gli abbracci che si scambiavano e quella nuvola di affetto ed allegria che riempiva ogni parola ed ogni gesto. Questo, secondo lei, era l'ingrediente segreto della festività natalizia: tutti dimenticavano le proprie preoccupazioni per finalmente lasciare andare il bello che c'era in loro. Con allegria e con amore, riuscivano ad abbandonare gli impegni ed avere tempo per gli amici, anche per quelli che vedevano poco o niente a causa delle continue lezioni e dei compiti sovrumani che ogni insegnante dava, quasi come se l'unica materia al mondo fosse la sua. Ormai Val ci era abituata, seguiva i suoi corsi sempre con una punta di noia ed una di curiosità, ma allo stesso tempo si confrontava con la sua condizione giornaliera.
    Quel giorno, però, tutto era diverso. Hogwarts aveva creato il Secret Santa ed ovviamente la prefetta non ci aveva pensato su due volte prima di iscriversi al progetto. Il suo compito sarebbe stato quello di comprare un regalo alla persona scritta sul bigliettino che le era arrivato. Guardando i partecipanti, la californiana era spaventata dal doversi ritrovare a fare un regalo a qualcuno di cui non sapeva assolutamente niente. Certo, era ovvio che in quel caso contava il pensiero e basta, tuttavia mai e poi mai avrebbe voluto spendere soldi per qualcosa che sarebbe rimasto in fondo al baule. Non tanto per il denaro, che le interessava fino ad un certo punto, quanto per il fatto che, non usandolo mai, la persona si sarebbe persino dimenticata che quello era un SUO regalo. Insomma, era come se quel Natale dal progetto non avesse ricevuto nulla. Fortunatamente, però, ebbe fortuna. Anzi, molta fortuna!

    Erano le venti in punto quando Valery si apprestò ad avvicinarsi all'abete. Aveva già scorto la sua preda poco lontano da lei, ma avrebbe lasciato il lavoro alla magia dell'albero addobbato per l'occasione. Pochi minuti dopo avrebbe recuperato la sua valigia per partire per l'Australia, dove avrebbe passato le festività natalizie. Sarebbe tornata giusta giusta per l'inizio delle lezioni, allegra e pimpante e pronta ad imparare cose nuove. Prima, però, che riuscì a raggiungere la sua meta, qualcun altro le si era avvicinato. Era un ragazzino dell'anno dopo il suo, se non ricordava male, ma il nome proprio non comparve nella sua mente. Le stava tendendo un pacchetto e Val comprese che lui era il mittente del suo regalo. "Oh, ehm, grazie per il regalo." esclamò con un sorriso, presa alla sprovvista. Immaginava che qualcuno doveva aver avuto il suo nome sul biglietto, ma non si aspettava che l'avesse avvicinata così in fretta. "Buon Natale anche a te!" gli urlò dietro, sperando che l'avesse sentita anche se si era già allontanato. Che velocità!
    Appoggiò lo sguardo sul pacchetto finemente decorato e sorrise, prima di apprestarsi ad aprirlo. Tuttavia l'albero aveva diversi programmi per lei perché una forza magica iniziò a spingerla verso la destinataria del suo pacchetto regalo. "Mamma mia, aspettare un secondo no, eh?!" pensò la giovane, mentre lasciava perdere di aprire il regalo, decidendo di aprirlo una volta finito tutto. Così, quando finalmente si avvicinò alla sua corvetta, la giovane sorrise ed esclamò, allungandole il pacchetto: "BUON NATALE, TUTORATA!" Va bene, non era più la sua tutorata, ma, ehi, le abitudini sono dure a morire. Le diede un buffetto sulla guancia e la abbracciò, forse come non aveva mai fatto. In fondo loro due si volevano così bene nel loro bel modo di discutere e punzecchiarsi a vicenda. Tuttavia, alla fine, Valery era molto legata a Shirley e forse anche lei alla prefetta.
    Il suo regalo era azzeccatissimo per la fanciulla dai capelli lunghi: magari così non si sarebbe più dimenticata le cose importanti, i compiti da fare e soprattutto le sue lezioni. Forse sarebbe riuscita a metterla in riga col suo regalo, anche se, a ben pensarci, la californiana le voleva bene proprio così com'era, pazza e biricchina, ma sempre con un bel sorriso sulle labbra.

    © Saki

     
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    5) ~ SweetGirl.- Valery Shay MoonLight --> Shirley P. Moore
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    12) Mononoke. - Sophie Matthews --> Pauline Ledrec
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    24) Noruwei - Allyn Davies --> Audrey Hastings
    25) Noruwei - Camille Macaulay --> Ellenor Sibel Reed
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    27) MatiMa~ - Rónán Desmond Fitzpatrick --> Valery Shay MoonLight
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    33) .Scarlet - Scarlet Pimpernel --> Kenneth Wallace
    34) .isabella. - Rosaleen O'Bran --> Freya Sophia Winther
     
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    Mittente: Amethyste Doherty
    Destinatario: Carrie-Anne Valentine
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    Breve descrizione dell'oggetto: Pacchetto a Sorpresa - Maxi
    Pacchetto sigillato contenete gusti vari di caramelle. Non saprete ciò che c'è dentro finchè non lo aprirete!
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): //

    Il Natale non era per Amethyste più lo stesso, ormai. L'emozione con cui accoglieva quella festa solo due anni prima era svanita nel nulla, e quell'anno stava solo aspettando che tutto finisse il prima possibile; cercava ovviamente di fare finta di nulla, per non rovinare l'umore alla famiglia e agli amici, ma quando restava da sola lasciava uscire tutta la sua tristezza.
    Quella Vigilia di Natale, però, doveva mandare giù il boccone amaro e far finta di nulla: di lì a poco si sarebbe svolto lo scambio di regali del Secret Santa della scuola a cui aveva partecipato e, prima di poter riunirsi con la famiglia come al solito, doveva assolutamente recapitare la grande scatola infiocchettata che aveva comprato solo pochi giorni prima per Cannie. Era stato un sollievo scoprire che il suo regalo segreto lo doveva fare a un'amica piuttosto che a uno sconosciuto, permettendole così di puntare sul sicuro ed essere certa che il suo pensiero sarebbe stato ben accetto.
    Dopo essersi vestita - aveva deciso di non esagerare quella sera, nonostante la divisa non fosse obbligatoria - e pettinata i capelli che lasciò ricadere in lunghissime onde lungo la schiena la Tassorosso afferrò la scatola e si avviò raccattando tutto l'entusiasmo di cui era capace.
    La vista della Sala Grande, doveva ammetterlo, l'aiutò un poco: i grandi tavoli delle Casate erano stati messi da parte per fare spazio agli studenti, ma a farla da padrone era l'enorme albero addobbato attorno al quale i suoi compagni già stavano radunandosi. Accelerando il passo Amethyste li raggiunse, mentre il grande orologio stava annunciando rumorosamente lo scoccare delle otto di sera; aveva appena fatto tempo ad avvicinarsi all'albero e alle sue meravigliose decorazioni che si sentì improvvisamente trascinare, come se una mano invisibile l'avesse afferrata per la vita e adesso la stesse tirando chissà dove. Dopo una prima resistenza la ragazza cedette e si lasciò portare, finendo davanti a un ragazzino che aveva intravisto raramente durante l'anno. Corvonero, forse.
    Un tipo decisamente particolare che, dopo avergli consegnato una scatola con all'interno qualcosa che si chiamava Fagiolino, si azzardò perfino a chiederle un bacio come ricompensa; lì per lì la Tassorosso rimase a guardarlo battendo appena le palpebre con aria stupita e, quando stava per rispondere decisamente piccata, ecco che improvvisamente comparve dal nulla una concasata del ragazzino più familiare ad Amethyste. La ragazzina era il Babbo Natale segreto di lui, e nel consegnargli il suo regalo salvò decisamente Thyste da una situazione a dir poco imbarazzante.
    Mimando un grazie con le labbra l'irlandese si allontanò in fretta e si azzardò ad aprire la scatola consegnatale dal Corvonero, scoprendo al suo interno che Fagiolino altro non era che un piccolo roditore dal muso amichevole, che stava annusando l'aria incuriosito.
    «Ehy... ciao tu!» mormorò avvicinando il dito al musino e cercando di non pensare a quale sarebbe stata la reazione della mamma alla vista dell'ennesimo animale, quando all'improvviso la forza invisibile tornò a farsi sentire. Quella volta Amethyste non resistette e si fece trascinare subito, rischiando quasi di cadere addosso a Cannie - che quella sera sfoggiava una bellissima treccia verde e rossa.
    «Cannie! Buon Natale!» urlò cercando di abbracciarla, fermandosi solo quando si rese conto di avere una scatola in ogni mano, ognuna con un contenuto delicato.
    «Questo è per te, sono sicura che ti piacerà!» aggiunse allora, allungando verso di lei il regalo ancora impacchettato e aspettando che lo aprisse per vedere la sua reazione.
    Narrato - "Pensato" - «Parlato»
    Scheda - Mood - Outfit



     
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    Mittente: Dawn Chanel Ravenrose
    Destinatario: Allyn Davies
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    Breve descrizione dell'oggetto: Una foto incantata di Dawn Chanel Ravenrose. La foto non può essere "spenta" in nessun modo, tanto meno può essere fatta sparire in qualche modo. Della serie: te la devi tenere e basta. La foto è incantata, quindi si muoverà e parlerà. Inoltre ha altre opzioni quali: ti sveglierà alle sei del mattino, intonando una bellissima canzone da lei composta. Ti darà consigli su cosa indossare e sui tuoi colori. E altre frasi da Dawn, insomma (per lo più frasi razziste sui poveri, neri e maschi).
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): Foto: X
    Cornice: X


    Ⓓawn Ⓒhanel Ⓡavenrose- Ⓣassorosso- ℰrede al Trono di Spagna
    giphy-7-1446242473
    Hola a todos, qui è Dawn Chanel Ravenrose in diretta dalla Sala Grande. E' la vigilia di Natale e quindi tra poco, dopo aver scoperto il mio Babbo Natale segreto, partirò per le vacanze e mi divertirò tantissimo, alla faccia di tutti gli orfani che staranno a scuola. Ma anche alla faccia di tutti quei studenti che non vogliono tornare a casa perché case povere. Poveri angeli caduti nel bagno. Mi fanno una tenerezza infinita. Non è vero, ma a Natale dobbiamo essere più buoni... quindi sì, mi fanno tenerezza (di nuovo, nope).
    Comunque Natale non è la mia festa preferita, assolutamente. Non rientra nemmeno nella top5 (lì entrano Chanel-o-ween, il compleanno di Dawn Chanel, l'onomastico di Dawn Chanel, San Chanelentino e la Festa dei Ricchi). Quindi non mi lascio emozionare dagli addobbi della Sala Grande (che comunque, okay, sono belli ma niente come i nostri) e resto su un lato della Sala, con il regalo sotto braccio e il naso all'insù, per ignorare tutti.
    All'improvviso l'orologio suona le otto e mi sento rapire da una strana sensazione. Una specie di forza che vuole costringermi a camminare. Come osa? Io non cammino, io galleggio leggiadra come una farfalla! Non posso camminare in mezzo a todos quegli studenti poveri. Scandalo alla corte di Spagna! Insomma, come... come... come osi!
    Purtroppo una docile e bellissima donzella non può far niente contro una forza (assolutamente maschile e depravata) quindi mi lascio trascinare, in balia di forte emozioni quali l'ansia e il disgusto. La forza finisce di spingermi una volta giunta dinnanzi ad un tizio strano. Occhi... azzurri, forse. Capelli cenere (insomma, orrore). Pelle pallida come un morto e decisamente non è il suo colore. Lo guardo dall'alto in basso, e sospiro. E' un prefetto e un Grifondoro. Decisamente un idiota! Viva me, solo io posso essere così sfortunata da prendere un morto in piedi. O qualcosa del genere.
    "Ciao. Hai l'ONORE di parlare con la Principessa, nonché prossima Regina di Spagna. Dawn Chanel Ravenrose" annuncio, con aria solenne e porgendogli la mano per un baciamano come si deve. "Questo è il mio regalo... beh, spero che ti piaccia! Oh ti prego, non ringraziarmi!" dico sorridendo amabilmente e aspettando con ansia e gioia di vedere la sua reazione.

     
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    Alchimista

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    Mittente: Nicholas Young
    Destinatario: Sophie Metthews
    Link dell'acquisto (se comprato nel gdr): X
    Breve descrizione dell'oggetto: Coperta Autoregolante - Coperta empatica che percepisce la temperatura esterna e si regola automaticamente, fornendo una temperatura piacevole in ogni stagione (freddo in estate, caldo in inverno). L'incanto che permette tale funzione ha durata di un anno, ma in caso di lacerazione della coperta essa cesserà di funzionare. La coperta non è personale ma può essere usata da più persone, e il suo peso non aumenta al variare della temperatura; inoltre non può essere usata per riscaldare pietanze, raffreddare bevande o altro.
    Link all'immagine dell'oggeto (non obbligatoria): //

    Interagisco con Ethan e Sophie. Cito Valery e Mael.







    Nicholas YoungRavenclaw | fifth year | half-nymph | sheet


    Anche quell'anno i fratelli Young avevano deciso di rimanere tra le mura di Hogwarts per le vacanze natalizie. Non che non ci tenessero a rivedere i nonni ed il padre, ma avevano preferito non costringere il genitore a tornare dalla sua spedizione in Australia come Magizoologo. I nonni ci erano rimasti un po' male a quella decisione, ma alla fine avevano accettato. In fondo non abitavano troppo distante da Hogsmeade e, dunque, dal castello, perciò li avrebbero potuti benissimo vedere durante i week end. Nicholas, dunque, si ritrovò - quel 24 sera - disteso sul letto del consanguineo con lo sguardo perso sul soffitto. Giocava svogliatamente con un pacchetto regalo tra le mani, mentre la mente vangava senza una meta precisa.
    "Logan... ma mi spieghi come fai a stare in questo dormitorio!? Mi sento soffocare al solo pensarci..." esordì all'improvviso, ritornando in posizione seduta con uno scatto felino. Il serpeverde, intento a leggere un libro disteso sul tappeto, alzò lo sguardo verso l'altro e sbuffò sconsolato a quell'ennesima domanda che il maggiore continuava a fargli ogni volta che veniva a trovarlo.
    "Nick... te l'ho già detto un sacco di volte. Una volta che ci fai l'abitudine non è poi così male. E poi, scusa... se ti senti soffocare, mica io ti obbligo a stare qui." gli rispose, lasciando trasparire un pizzico di acidità. Per quanto si volessero bene, Logan era un tipo alquanto intollerante, sopratutto quando lo si disturbava durante la lettura. Ovviamente Nick lo sapeva, ma se ne era fregato come di consueto e questi erano i risultati.
    "Simpatico come sempre..." ribatté, alzandosi finalmente dal letto e controllando l'orario sull'orologio da polso che aveva: le 8.02.
    Perso nei suoi pensieri, si era dimenticato dell'orario e - naturalmente - era in ritardo. Si rassettò il vestiario un poco stropicciato (jeans scuri, camicia bianca e maglione rosso) e si preoccupò di dare un calcetto al costato del fratello.
    "Io vado, che sono già in ritardo. Ci vediamo dopo, tanto non penso di perdere molto tempo!" disse, ma l'unica risposta che ebbe fu solamente un ciao ciao con la mano. Come era simpatico il suo fratellino!
    Affettò il pacchetto regalo, Nick cominciò a correre con ampie falcate lungo i sotterranei del castello, raggiungendo in breve tempo le scale che portavano al piano terra. Fece i gradini due a due, per poi concludere l'ultima parte del tragitto con una corsetta di moderata intensità: si era preparato con tutti i crismi, non voleva certamente sudare!
    Come era accaduto per il resto del castello, la Sala Grande era ampiamente addobbata in stile natalizio e - per l'occasione - le lunghe tavolate erano state spinte lungo i muri, così da lasciar spazio ai partecipanti. Gli occhi cerulei si accesero nel vedere tutto quel via vai di persone, quel clima così caldo e l'atmosfera famigliare che il luogo gli trasmetteva. Sebbene la vista dell'enorme abete gli fece male al cuore poiché gli ricordava i Natali passati con la madre, l'ibrido si impose di piazzare sulle labbra un sorriso a trentadue denti: era illegali essere tristi a Natale! Con passo lento ed elegante, dunque, fece la sua entrata, immergendosi in quel mare di voci e corpi che era diventata la sala principale. Stare in mezzo alla gente lo faceva sentire bene, per questo motivo cercò di ignorare la sensazione di nausea che sentì alla vista di Valery. Sapeva che, finite la cerimonia, sarebbe partita subito per chissà dove, perciò si costrinse a non avvicinarsi e sputare veleno nei suoi confronti; almeno per quel giorno. Con estremo piacere, però, notò la presenza di diversi volti conosciuti, come Mael, ma prima che potesse fare anche solo un passo un ragazzo lo raggiunse. Se non ricordava male doveva essere uno del quarto anno, grifondoro, ma - non volendo fare mosse azzardate - si limitò solamente ad accoglierlo con un sorriso a trentadue denti, come era suo solito fare. Il carattere esuberante e socievole non tardò ad arrivare non appena ricevette nella mano destra il pacchettino.
    "Grazie mille, amico!" rispose con altrettanto tono amichevole, prima di scoppiare in una breve risata argentina. Il commento che seguì subito dopo, però, non fece altro che aumentarla di nuovo, complice anche l'aria allegra che vi era in quel momento.
    "Se mi dici così allora non vedo l'ora di aprirlo! Però stai tranquillo che non dimentico facilmente i favori." gli rispose, stando alla sua battuta. Anche se, in fondo, ciò che gli aveva detto non era propriamente falso. Complice sia l'estrema bellezza data dai geni da ninfa, sia il carattere estremamente espansivo nei confronti di tutti, Nicholas poteva dirsi alquanto popolare all'interno della scuola - per lo meno nella popolazione femminile. La sua bissessualità lo aveva portato a flirtare spesso con ambo i sessi, non trovando però mai qualcuno con cui veramente legare; non che lo cercasse, anzi! Sollazzarsi senza impegni fissi aveva i suoi pro e non disegnava mai di aiutare qualcuno, sopratutto in quell'ambito.
    "Anzi... ora che mi ci fai pensare. Io devo portare il regalo ad una certa Sophie Metthews, una tassorosso del primo. Che ne dici, vuoi venire con me e dimostrarle il fascino dei più grandi?" gli propose maliziosamente, terminando il tutto con un occhiolino complice. Ebbe solamente il tempo di sentire la sua risposta, prima di sentirsi spingere da una forza invisibile verso una ragazzina dai biondi capelli e dalla bassa statura. Il viso era quello fanciullesco di un'undicenne e gli nascondevano un estremo stupore nei confronti di tutto quello che la circondava. Probabilmente doveva esser una Nata Babbana o, al massimo, Messosangue e vivere il Natale in quell'atmosfera così magica non poteva che essere un'esperienza più unica che rara. Le si avvicinò con passo lento, schiarendosi la gola e annunciando così il suo arrivo.
    "Ehi, ciao! Sei Sophie, giusto?" le chiese, sorridendole teneramente e piegando leggermente le ginocchia per arrivare alla sua altezza. Stando in equilibrio sui talloni, Nick alzò il pacchetto destinato alla tassorosso e glielo allungò con fare gentile.
    "Io sono Nick e questo è il tuo regalo. Spero che ti piaccia, io l'adoro. Se non funziona o altro, dimmelo, così lo vado a cambiare in negozio." le disse poco dopo, allungando una mano con l'intento di scompigliarle teneramente i capelli.
    CODE&GRAPHIC BY HIME
     
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