Fuck the world, i'm a panda.

Sono totalmente ed inesorabilmente schiava della pigrizia.

Come scrissi nel primo post, mio nonno mi dice sempre: Sei nata stanca. Ed è vero.
Maledico a morte la mia pigrizia, in particolar modo ora che sono arrivata in un'età in cui è troppo tardi per poter rimediare a ciò che avrei potuto fare molti anni fa. Troppo tardi per poter intraprendere degli studi per cui non sono minimamente preparata, troppo tardi per poter iniziare sport particolari per cui bisogna avere una preparazione fin da bambini o, comunque, non a quasi vent'anni.

Non ho mai saputo che fare della mia vita. Mai.
Nel periodo in cui, in terza media, bisognava scegliere il liceo da frequentare, nella mia testa si combatteva una vera e propria guerra mondiale. Informatica? Alberghiero? Geometra? Archeologa? Come tutte le bambine, da piccola avevo avuto il sogno di fare la veterinaria.

Sparì nel giro di poco, ovviamente.
L'Archeologia era sempre stata una delle mie passioni fin da quando ero bambina, ma incentrata solo sull'Egitto. Purtroppo per me sapevo che bisognava studiare tutta la storia, cosa che non mi entusiasmava fare, per cui abbandonai anche quell'idea.

Amavo i computer, iniziai ad usarli alla tenera età di 10 anni. Ora come ora potrà sembrare normale, i tempi son cambiati e di ragazzini di appena quell'età con in mano un qualcosa di tecnologico se ne vede ad ogni angolo della strada.
Adoravo creare nuove case, dargli le forme più disparate ed arredarle. Per quello mi iscrissi in un istituto per diventare geometra ma, quando mio cognato mi disse che lì vi era un sacco di matematica - per esperienza personale, lui si è diplomato lì - cambiai totalmente idea. Quello fu lo stesso motivo per cui abbandonai il sogno di intraprendere cinque anni in una scuola che mi avrebbe fatto diventare un perito informatico. HTML? Alla fin fine, l'ho imparato da sola. Certo, non sono ancora in grado di costruire un sito internet, ma me la cavo.

Alberghiero. Mi innamorai dell'idea di poter gestire un albergo tutta da sola. La colpa? Gilmore Girls, un telefilm che molto probabilmente voi conoscerete, magari col nome Una mamma per amica. Fu così che alla fin fine, frequentai quella scuola. Per qualche mese, non conclusi l'anno e nemmeno andai a ritirare la pagella. Quando l'economia aziendale e la matematica iniziarono a diventare troppo complicati per il mio cervellino, capii che quella non era la mia strada.

Fu così che mia madre mi iscrisse in una scuola professionale, facendomi seguire un corso di tre anni che mi ha dato il titolo di Operatore Grafico Pre-Stampa. Benché andassi più che bene (Risultato finale? 90 su 100) non mi ha mai entusiasmato più di tanto. Preferivo la grafica multimediale, non quella statica ma sfortunatamente la Regione Piemonte aveva deciso di non finanziare più quel corso.

Medicina è uno dei sogni che mi è venuto in questi ultimi anni, insieme a Giurisprudenza. Non ho mai avuto voglia di studiare, so già che se potessi tornare indietro finirei per non riuscire a cambiare nemmeno una virgola della storia che mi sono scritta con le mie stupide scelte. Come mai potrei anche solo pensare di intraprendere uno di quei due percorsi senza nemmeno una base di Liceo Scientifico o Classico? Diamine, mi sembra di essere una cinquantenne piena di rimorsi e rimpianti.

Sport. La pigrizia tocca anche qui.
Praticai per circa sei mesi nuoto, non per passione ma per imparare a nuotare. Non ci riuscii, causa l'incompetenza degli staffer di quella palestra.. e rinunciai. Ancora oggi è già tanto se riesco a galleggiare per una manciata di minuti senza sentirmi le gambe doloranti.
La Pallavolo è uno di quegli sport che mi ha sempre attirato, ma l'idea di dover gareggiare davanti ad un pubblico mi intimoriva più di qualsiasi altra cosa. Figuriamoci che alle elementari mi misi a piangere perché non volevo partecipare ad un torneo scolastico di Ping Pong. Alle medie decisi di intraprendere il corso extra scolastico che si teneva nel pomeriggio.. ma per mia sfortuna mi ruppi l'osso sacro e mi persi metà del corso.

Non praticai più nessuno sport. Non facevano per me, nessuno di quelli esistenti mi attirava nemmeno un po' e la mia pigrizia mi impediva perfino di provarli. Mi ispirava il tennis ma era uno di quegli sport per chi sta bene economicamente ed io non volevo essere un peso per la mia famiglia, sebbene sapessi che mi avrebbero incoraggiata data la mia scarsa mobilità.

In queste tre settimane di ferie, sono tornata a guardare la televisione. Certo, se lo streaming funzionasse ancora e Tixati scaricasse più velocemente, per me quell'aggeggio potrebbe tranquillamente rimanere spento a vita, ma bisogna adattarsi. Mi capita spesso di vedere Make It or Break It, un telefilm incentrato su delle ginnaste. Avete presente quelle che saltellano sulla trave, eseguono acrobazie sulle parallele e saltellano come se avessero delle molle attaccate ai piedi? Beh, mi piace. Ma come ho già detto, è ormai troppo tardi. Ho l'agilità di un comodino, appena faccio un movimento strano mi faccio male ed ho già una tendinite al ginocchio ed il Carpale alla mano destra. Per avere neanche vent'anni, sto messa bene.. eh?


A tal proposito.. Sono stufa.
Riconosco di essere un pochino sottopeso, ma non ne posso più di sentirmi dire frasi come:
"Ti si vedono le ossa."
"Guarda che se continui così ti ammali e ci tocca ricoverarti."
"Sei anoressica."

Sì, è vero. Ho una carenza di vitamine ed una scarsa produzione di globuli bianchi. La mia Tiroide sembra aver deciso di produrre più ormoni del normale quindi non faccio in tempo ad assimilare e, quindi, ad ingrassare. Ma io sto bene così. Giramenti di testa a parte ogni tanto, sto bene.
Per una volta che mi vedo finalmente magra - e non è che lo sono diventata ficcandomi due dita in gola per vomitare o non mangiando di proposito, perché mi ingozzo di schifezze dalla mattina alla sera - perché diavolo mi dovete rompere?! Non sono neanche un metro e sessanta, mi mancano giusto quei due o tre centimetri ed il mio peso oscilla in continuazione tra i 48 ed i 50 chili.

Ora.. io sarei anoressica?