Becoming Giulia Jane

~23 dicembre 2014 h 3.45 pm
Si è cambiata. Non sa nemmeno lei il perché, ha sentito il bisogno di vedersi più carina. Ha coperto con il trucco ogni segno di stanchezza o di malessere, prima di decidersi ad uscire.
Nella loro ultima lettera ha promesso a Paul che si sarebbero visti entro il calar del sole. Fra un'ora il sole tramonterà e lei vuole tener fede alla sua promessa. Prima di uscire, però, vuole salutare Simon, che a breve tornerà dal lavoro.
Scalpita, in camera, mentre, per distrarsi, mette in ordine i libri che le serviranno per studiare, decidendo quali compiti svolgerà e quando, sebbene sappia già che non rispetterà mai il suo piano.
Il campanello all'ingresso la richiama alla realtà. Come una molla scatta e scende le scale due a due, salutando suo padre rapidamente ed uscendo nell'aria gelida dell'inverno.
Slievenageeragh è una località grande ma le case sono tutte sparse in un'area piccolissima, a circa dieci minuti a piedi dalle alte scogliere di Moher. Casa di Paul è leggermente discostata dalla strada principale, a circa mezzo chilometro dalla sua abitazione.
Vede il pickup del giovane uomo, è tornato a casa! Il sole sta scendendo velocemente verso l'orizzonte, non riesce a smettere di guardadlo, pregando si fermi, rallenti un po' la sua corsa. Bussa ripetutamente, finché non sente la porta sparire da sotto le sue nocche.
-Hei.
-Hei.
-Vieni, forza!
Lo trascina per un braccio mentre lui afferra al volo la giacca, sciarpa e cappello, e chiude la porta.
Zoey corre, ridendo, verso le scogliere, scende il sentiero percorso al mattino con Patrick, mentre Paul la segue. Si infilano nella grotta e lei inizia a raccontare quanto accaduto nelle ultime settimane. Del resto lui è un ottimo ascoltatore e la lascia fare, le parole di lei corrono veloci mentre gesticola, ride, piange, ride di nuovo. Gli racconta di tutto: dalla lezione di Alchimia - soffermandosi su ogni dettaglio possibile sulla sua Aura - all'avventura notturna di pochi giorni prima; dalla lezione di Smaterializzazione di WIll e di come l'aveva praticamente fatta volare per festeggiare, a come iniziava finalmente a stringere amicizie con più di uno studente. Dalla Harper che sembrava sempre più vecchia tanto era stanca, a Rem che era solo più vecchio. Da Walker senior a Whitefog junior. Paul non ha quasi idea di cosa lei stia parlando ma rimane lì, al suo fianco in silenzio. Annuendo quando necessario, facendo domande, di tanto in tanto. Abbracciandola quando scoppia di nuovo in lacrime per lo stress accumulato nell'ultimo periodo.
Si sente in colpa per essere felice, ripete le cose più volte, ogni rumore inaspettato la fa trasalire, per poi ignorarlo facendo finta di niente, ma lui lo vede, che non è tranquilla.
Il sole scende e loro rimangono lì, al buio, protetti dal vento all'interno di quella grotta. Finalmente Zoey smette di parlare, stringendosi a Paul, poggiando la testa sulla sua spalla e giocherellando con le sue dita, intrecciandole e stringendole, per poi lasciarle di nuovo, ricercare quel contatto, più e più volte.
-E tu?
-Niente di così emozionante, in realtà. Il lavoro continua bene, qualche folletto inizia anche a fidarsi di me. Ho scritto una nuova canzone, sto cercando di musicarla. E sono felice tu sia tornata, anche se solamente per pochi giorni.
Rimangono così, in silenzio - o almeno, lui rimane in silenzio, la Grifondoro logorroica invece ogni tanto deve dire qualche scemenza - finché, per la seconda volta nell'arco della giornata, la fanciulla non si sente affamata.
Tornano indietro, è Zoey a riaccompagnare a casa Paul, per non farlo tornare indietro, nonostante le sue insistenze. Strada facendo decidono di rivedersi il giorno dopo e cenare insieme. Le si stringe lo stomaco quando lui accetta la sua idea. Sono amici che vanno a cena insieme e basta, no? Che c'è di male?
Sulla porta di casa Van Morin, senza nemmeno accorgersene, si trova a lasciare un bacio sulle labbra di Paul. Veloce, una carezza leggera, ma basta a farla arrossire e scappar via, sebbene lui le chieda di tornare indietro, chiamandola più volte.