Osservò le impronte lasciate dagli scarponi sulla neve, i gomiti appoggiati alle ginocchia. Era tutto così stranamente silenzioso, là fuori, e per lui, abituato al cianciare chiassoso della Sala Comune, terribilmente singolare.
Voltò il viso verso sinistra e fu in quel momento che sentì un urlo, accompagnato nel giro di mezzo secondo dallo scontro da una gelida palla di neve e la sua guancia. Percepì il freddo insinuarsi all'interno della giacca e un'imprecazione gli sfuggì dalle labbra. Se la spazzò via con la mano, rivolgendo un'occhiataccia alla Grifondoro a pochi metri di distanza.
La colpevole - la ragazzina del primo anno che continuava a incrociare ovunque - si avvicinò con qualche falcata, ridendo. Sembrava decisamente soddisfatta della bravata appena compiuta, sensazione che Allyn conosceva bene, visto che lui stesso aveva provato più volte quella soddisfazione. Tipo quella volta che aveva riempito il letto di isaac di cavallette, ohh, bei ricordi, quelli.
«Ora lo so il tuo nome, Lilith Barnes. Ti potrei benissimo denunciare ai prof.»
L'angolo sinistro della labbra si alzava in modo quasi impercettibile.
«Se non fosse che ora avrei lezione, in effetti. Finirei più nei guai di te.» le concesse con un roteare degli occhi, al riferimento della ragazzetta alla lezione di Turner che avrebbe dovuto avere a quell'ora. Merlino, come diamine faceva a saperlo?
«Sei tipo una stalker?» la prese in giro, alzandosi dalla panchina e andandole incontro, ignorando i fiocchi di neve che gli si posavano sui vestiti. Era distante una trentina di centimetri quando con uno scatto repentino si chinò a terra, prendendo una manciata di neve, una sfumatura di divertita minaccia negli occhi azzurri, mentre si lanciava all'inseguimento della ragazzina che, Godric, era veloce.
La battaglia durò qualche minuto ed entrambi, tra risa, insulti e spintoni, furono colpiti diverse volte.
«Okay, fuck, mi arrendo.» mentì il ragazzo dopo qualche minuto di stallo, urlando da dietro il tronco dell'albero dove si era rifugiato per non essere colpito. «Dai, Barnes, vieni fuori. Giuro di non farti niente.» disse solennemente, pregando che la neve che teneva tra le dita non si sciogliesse mentre la Grifondoro si decideva ad uscire allo scoperto.
Fu all'ennesimo tirare su col naso accompagnato da starnuto che sbuffò (cosa le era saltato in testa di uscire se era evidente fosse prossima all'influenza?)
«Vuoi la mia sciarpa?» urlò, senza accennare tuttavia ad uscire dal suo nascondiglio ...non prima che l'avversaria fosse del tutto resa innocua, almeno.