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Un botto fece svegliare di soprassalto Mary che si era riposata. Con gli occhi semichiusi notò che il dormitorio era vuoto. Cosa aveva fatto quel rumore? Si strofinò gli occhi e sbadigliò. Si stiracchiò per bene e scese dal letto. Il suo comodino era il più indisordine. La bacchetta era caduta e stava a terra. Il suo fermaglio celeste era accanto al muro vicino alle sue pergamene e quaderni sparpagliati dappertutto. Ancora sbadigliando raccolse la bacchetta e se la mise in tasca.
tic tic tic
Quel rumore veniva dalla finestra chiusa. Mary si girò e vide un barbaggianni che picchiettava il vetro con il becco e , come Mary notò, che aveva nella zampa una lettera. Era sicuramente il gufo di suo padre. Aprì la finestra e il gufetto planò sul suo letto e la guardò come se avesse fretta di andarsene.
Ciao Muki, è per me?. Slegò la lettera dalla zampa e il gufo spiccò il volo fuori dalla finestra.
E' sempre il solito Muki. . Osservò la lettera. Era la scrittura della madre:Cara Mary,
era ora che ti scrivessi ma il problema è che non ho mai avuto tempo. Questi giorni sono sempre pieni e papà non è a casa ad aiutarmi perchè ieri era plenilunio.
Devo dirti una notizia bellissima : yuuki è tornata a casa e stà bene, gli serve solo un bagno.
Ma ora dimmi, come và ad Hogwarts? In quale casa ti hanno assegnato? Hai conosciuto qualcuno di simpatico?
Bene, rispondimi presto.
la tua mamma.
Prese una foglio di pergamena e una piuma e scrisse velocemente:
Ciao mamma,
Sono di corvonero, proprio come te e papà. Qui è tutto bellissimo! Il cibo è ottimo, i professori insegnano benissimo e credo visiteremo Hogsmede gli ultimi anni. Ho imparato tantissimi incantesimi.
Poi ho conosciuto un ragazzo, si chiama Dylan Teshigahara e .. credo di essermi innamorata di lui. Mi ha salvato da un lupo mannaro e ha curato le mie ferite! Vorrei parlartene ma Shira vuole partire.
Ciao,
Mary.
Corse verso la guferia più velocemente possibile. Shira non doveva partire assolutamente! Salì le scale e cercò tra i gufi la sua civetta, migliore amica, Shira.
Sentì quaclosa posarsi sulla sua spalla e mordergli l'orecchio dolcemente.
Eccoti Shira! Ho qualcosa per te! Consegnalo a mamma! La civetta tubò e presa la lettera era pronta per spiccare il volo. Spiegò le ali ma non si diresse verso il cielo bensì verso una figura maschile che Mary non aveva nussuna intenzione di rivedere, era timida.
Edited by ~Moon~ - 19/2/2011, 14:20. -
†Ulquiorra†.
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Dylan si era svegliato presto quella mattina,doveva rispondere al suo fratellastro Daniel che gli aveva scritto qualche giorno prima.Scrisse la lettera e prendendo la busta,la infilò e chiuse la busta.Si vestì,mettendosi un paio di pantaloni,la camicia e la sciarpa della sua casata,lasciando il mantello sopra il letto.
Uscì fuori dal dormitorio e si diresse alla guferia.Appena arrivò nella terrazza vide un sacco di gufi che arrivavano e partivano dalla torre,Dylan si avvicinò ad un gufo nero che tubò appena lo vide,stava per dargli la busta da consegnare al fratello ma qualcosa attirò la sua attenzione:una civetta bianca si stava dirigendo verso di lui,con una lettera nel becco.La civetta si poggiò sulla sua spalla e gli diede la lettera,il ragazzo la prese e l'aprìCiao mamma,
Sono di corvonero, proprio come te e papà. Qui è tutto bellissimo! Il cibo è ottimo, i professori insegnano benissimo e credo visiteremo Hogsmede gli ultimi anni. Ho imparato tantissimi incantesimi.
Poi ho conosciuto un ragazzo, si chiama Dylan Teshigahara e .. credo di essermi innamorata di lui. Mi ha salvato da un lupo mannaro e ha curato le mie ferite! Vorrei parlartene ma Shira vuole partire.
Ciao,
Mary.
lesse tutto,e restò stupito dall'ultima parte,chiuse la lettera e la rimise dentro la busta.
Dopo poco si accorse che davanti a sè c'era una ragazza girata di spalle,forse era Mary,la ragazza che aveva salvato.
Si avvicinò con ancora la civetta bianca sulla sua spalla
ciao...scusami...questa lettera deve essere tua e credo anche questa civetta
disse porgendole la lettera e con l'altra mano tolsi delicatamente la civetta da sopra la mia spalla
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Mary si era girata per non dare nell'occhio. Quando le parlò si girò lentamente verso di lui.
Si scusa, credo di aver sbagliato indirizzo o qualcos'altro.. disse
In faccia era tutta rossa e i suoi occhi celesti le risaltavano sul viso.
Prese la lettera dolcemente dalle mani e alzò il braccio per far posare Shira, che giardò male. La civetta la guardava con aria colpevole.
ora consegnala a mamma e sbrigati le sussurrò. La civetta prese la lettera e spiccò il volo oltre la finestra. Mary la segui con lo sguardo.Continuava a pensare
Dimmi che non l'ha letta.. ti prego, ti prego, ti prego....
Finalmente gli chiese
Allora....l'hai letta...?. Ancora più rossa di prima, incontro i suoi occhi e li fissò per qualche secondo.. -
†Ulquiorra†.
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Mary si girò verso il ragazzo e i loro sguardi si incrociarono,ci fu qualche secondo di silenzio fin quando la ragazza non gli chiese
Allora....l'hai letta...?
Dylan la guardò un pò imbarazzato,e distolse lo sguardo un'attimo
se devo dirti la verità si l'ho letta
disse.Si diresse verso il gufo nero di prima e gli diede la lettera e gli sussurò
portala nel mondo babbano e consegnala a Daniel
il gufo tubò e spiccò il volo,Dylan lo vide volare via e poi si avvicinò a Mary
scusa per aver letto la tua lettera,davvero non volevo
disse realmente dispiaciuto. -
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Ecco che Mary aveva lo stomaco aggrovigliato. Ora si era sbiancata.
L'hai letta... tutta tutta...?.
Si contorceva le mani e guardava in basso, ora di nuovo rossa in viso.
Comunque...non scusarti...non è colpa tua...sicuramente Shira aveva visto il tuo nome e pensava che era per te...
Silezio assoluto. Ogni tanto si sentiva qualche gufo che tubava e svolazzando sollevava parecchie piume da per terra.
Un allocco le andò anche addosso cinguettando freneticamente e agitandosi tutto. Mary lo prese tra le mani tranquilla. Andò vicino ad un nido dove stavano riposando altri allocchi e lo pose lì.
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†Ulquiorra†.
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tutta
rispose senza trasparire nessuna emozione
quindi...tu sei innamorata di me?
aggiunse avvicinandosi di più verso di lei,non capiva cosa gli stava succedendo,era diventato improvvisamente rosso e sentiva una strana senzazione dentro di sè.Avvicinò il suo volto a quello della ragazza e la guardò un'attimo nei suoi grandi occhi celesti,la strinse a sè e poi la baciò.
Ora le sue labbra erano sopra quelle di Mary,e lui era più rosso di prima. -
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Mary non rispose.. Era come bloccata. Poi lo stomaco le si rilassò quando Dylan la strinse. Vide il suo volto avvicinarsi sempre di più come in un rallentatore. Ecco, ora le sue labbra combaciavano con quelle di Dylan. Ora sembrava un pomodoro. Gli occhi chiusi e per l'emozione anche un pò lacrimanti. Si stacco da lui e lo guardò negli occhi.
Il suo primo bacio, dato a 11 anni con un ragazzo che le aveva salvato la vita.. era un sogno per lei!
Aprì la bocca per dire qualcosa ma non uscì niente. La sua mano era su quella di Dylan. La ritrasse a se e si guardò i piedi imbarazzata.
Qualcosa uscì dalla sua bocca ma era solo un semplice ehm...
Aveva il cuore che le batteva a mille e le gambe le tremavano.
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†Ulquiorra†.
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Mary si staccò dal bacio e lui indietreggio a sua volta
scusa...io
disse sentendosi in colpa,si girò di spalle,e si andò a sedere ai gradini
sono uno stupido,perchè l'ho fatto?
pensò,tutti quei pensieri gli affollavano la testa.Ad un tratto sentì n aterribile fitta alla schiena,portò una mano dietro di essa,il dolore era troppo forte tanto che non potè fare a meno di buttare un gemito di dolore. -
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Mary osservò la scena di Dylan che andava a sedersi. Poi notò che qualcosa non andava dal suo geimto di dolore. Si toccava la schiena con una mano.
Si buttò vicino a lui e in ginocchio gli chiese:
Cos'hai? Ti fà male la schiena?.
Mary lo guardò un attimo poiandò dietro di lui
Fammi vedere...
Gli alzò la maglietta e si portò una mano sulla bocca: Dylan era pieno di tagli sulla schiena e una era fatta di recente
C-cosa hai fatto? disse ancora con la mano sula bocca. -
†Ulquiorra†.
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Mary andò verso di lui e gli alzò la maglietta,e vide tutte le cicatrici che aveva sulla schiena
non è niente
disse alzandosi,con ancora la mano sulla schiena
è stato solo un "piccolo incidente"
mentì,sperando che Mary lo credesse. -
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Mary lo guardò stupita.
Piccolo incidente?!?!? stai scherzando spero!
Gli abbassò la maglietta e si mise le braccia sui fianchi
Che cosa hai fatto?!
Poi convinta di essere stata troppo invadente (insomma non erano fatti suoi pensava) si rilassò e lo guardò negli occhi.
Scusa...non volevo essere.. invadente... Guardò per terra e fece un piccolo inchino per scusarsi.
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†Ulquiorra†.
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Dylan | CorvoneroJust So You KnowChe cosa hai fatto?!
disse Mary mettendo le braccia sui fianchi
va bene...te o dirò ma ti prego non dirlo a nessuno
ci fu qualche secondi di silenzio
sono stati i miei genitori
disse
per la precisione quelli adottivi,i miei veri genitori mi hanno abbandonato quando avevo 2 anni
precisòcode © El Gringo 89
Edited by †Ulquiorra† - 23/2/2011, 15:37. -
.Mary Lupin-Corvonero
beh non dovevano essere tanto cari questi genitori... disse quasi sottovoce.
Ascolto anche la seconda parte del discorso poi arrabbiata disse senza pensare che stava urlando
Genitori adottivi! Ah! scommetto che sono babbani! Quelli sono spregevoli!.
Solo dopo se ne accorse. Portò la mano davanti alla bocca e guardò preoccupata Dylan, si sarebbe arrabbiato?code © El Gringo 89. -
†Ulquiorra†.
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Dylan | CorvoneroIt's too late to apologizeDylan ascoltò Mary che disse:
Genitori adottivi! Ah! scommetto che sono babbani! Quelli sono spregevoli!.
una frase in particolare lo colpì, cioè:Ah! scommetto che sono babbani! Quelli sono spregevoli!.
il ragazzo la guardò storto un'attimo
hai qualche problema contro i babbani per caso?
disse un pò infuriato,in fondo,pure lui era per metà babbano,e la parola spregeevoli non gli piaque molto
bene,visto che sono per metà babbano e quindi sono spregevole è meglio che me ne vado
disse voltandosi di spalle e fece un saluto con la manocode © El Gringo 89. -
.Mary Lupin-Corvonero
Ecco come temeva Dylan si infuriò con lei. Mary camminò velocemente e lo raggiunse.
No aspetta! Non volevo offenderti!.
Disse prendendogli un braccio. Lo lasciò per non irritarlo ancora di più.
Scusami..
disse in un sussurro guardando per terra.
Lo guardò negli occhi. Ora era imbarazzata.
Si voltò e cominciò a correre verso le scale. Le fece di corsa non preoccupandosi di inciampare e cadere.
Mary escecode © El Gringo 89
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