Speakeasy - Speedmeeting - Spetteguless
Incontri casuali, alcolici e drammi
C'
è chi definisce questo locale una perla - per esser più precisi,
una perla ai porci. Di cosa sto parlando? Non vi è bastato il riferimento al vecchio andante?
Speakeasy, signori miei. Hogsmeade, Testa di Porco, e una porta che non sembra aver nessuno scopo eccetto quello decorativo. Nascosta dietro una colonna, agli occhi più distratti può effettivamente apparire come un bizzarro elemento architettonico che poco ci incastra col resto, ma come molti sanno non è così. Bussate tre volte, pronunciate la parola d’ordine, e dischiudete la soglia su un locale che vi porterà indietro agli anni venti.
Caratteristiche del luogo, oltre al consumo di alcolici (e un altro paio di cosette non propriamente legali che il proprietario mi ha esplicitamente vietato di menzionare,
pena un violento calcio caprino nella schiena), sono sicuramente le serate a tema.
Negli ultimi tempi se ne è tenuta una che ha catturato il mio interesse e mi ha spinto a muovere i miei passi in direzione del locale. Lo
Speed Meeting.
Ora, per i meno avvezzi di voi, o per quelli che non hanno mai cacciato il naso fuori dalle proprie bucoliche abitazioni in cima a monti sperduti, o coloro che per qualche altra oscura motivazione non hanno mai sentito parlare di questo tipo di serata, cercherò di dare un’infarinatura di base.
Di cosa si tratta? Beh, in sintesi si tratta di una serie di appuntamenti al buio - per così dire - in cui i partecipanti si ritrovano al tavolo senza avere la minima idea di chi si troveranno a conoscere.
Da sempre lo Speakeasy offre alla sua clientela una nutrita varietà di salottini privati, elegantemente arredati secondo lo stile predominante del locale, dove gli avventori possono appartarsi privatamente e far un po’ ciò che desiderano in totale tranquillità, evadendo per qualche tempo dal resto e dalle proprie vite, ed è proprio in questi salottini che, di recente, si sono tenuti gli incontri al buio.
Seguendo uno schema di turnazione ben preciso, e una divisione in due categorie differenti, gli incontri si sono svolti tra “possessore” del salottino e “ospiti”; c’era dunque chi attendeva comodamente seduto di ricevere, e chi invece girellava come una trottola tra un salottino e l’altro.
Punto fondamentale di questo tipo d’incontri è il tempo: non si può decidere quanto si rimane in compagnia di qualcuno, si va a turni.
Da un lato potrebbe anche essere vantaggioso, no? Mettete di finire insieme a qualcuno che a primo acchito, a pelle proprio, vi suscita un’antipatia tremenda e non sapete come scappare perché siete troppo cortesi per mandarlo a quel Paese: almeno avete la certezza che di lì a poco un gradevole trillo di campanella decreterà che siete liberi di telare senza infamia a farvi sentir in colpa.
Dall’altro potrebbe essere anche spiacevole, se trovaste il vostro amore, il famoso colpo di fulmine di cui si parla sospirando. Che gran scocciatura sarebbe allora quella campanella, no? Si potrebbe adottare una strategia, una breve serie di domande -
Cosa bevi, come ti chiami, cosa fai nella vita? - per cercare d’inquadrare subito chi ci sta davanti, ma non è mica facile. Oppure, semplicemente, ci si dovrebbe lasciar trasportare dal vento. "
Le vent nous portera", dice spesso un mio caro amico (poetici questi francesi, vero?). Alla fine, ridotta all’osso e spogliata della sua poeticità, la frase intende:
Vai, buttati e vedi. Son sicuro che molti degli ospiti di questa edizione abbiano fatto così. E voi cosa fareste?
Mentre cercate un momento di rispondere a questo mio quesito, vi riporto quello che mi ha spinto quella sera ad accomodarmi su uno degli sgabelli che bordeggiano il bancone del locale, occhio attento nel guardare chi entrava e usciva: che genere di persone potrebbe frequentare uno Speed Meeting? A quanto pare, ogni genere. Supponevo che l’età massima si sarebbe aggirata intorno ai trenta, ma almeno due degli affascinanti ospiti della serata -
e questo ve lo posso assicurare, ho le mie fonti certe - superavano tranquillamente la trentina, avvicinandosi più ai quaranta. Voglia di freschezza, nostalgia di tempi andati in cui gioventù rideva molto più lieta a quella profonda ruga corrucciata d’espressione che le solca la fronte...
caro avvocato, lo sa, vero, che si potrebbe arrivar a pensar male? Io non sono nessuno per giudicare, in verità... Ma comunque è così.
Di sicuro l’evento nutre cospicuamente la parte “
spetteguless” di questo resoconto.
Si sono infatti presentate a locale delle figure note nella società magica, come la cantante dei Black Devils, un'affascinante bionda dal look un po’ noir -
che non invecchia mai, diciamocelo - dall’intrigante doppia vita: cameriera ai Tre Manici di Scopa di giorno, rocker scatenata di notte. Non li conoscete? Che aspettate ad andare a sentire un loro concerto? È ora di discendere dall’eremo, cari corvi.
Hanno fatto capolino anche un'assessore UALM, giovanissima e bella donna in carriera (forse in cerca di un nuovo amore?), un giovane con un cespuglio di ricci gonfio quasi quanto quello del vostro relatore (che a quanto si mormora sia talentuoso pittore), e un avvennete uomo d’affari che si dice abbia in mano il commercio familiare (potreste farci un pensierino, signore sospiranti che ancor state a occhieggiare oltre le tende del vostro salottino!). Tanti altri, quasi tutti giovani e spumeggianti, hanno vorticato attorno ai salottini per un bel pezzo della serata.
Giunta al termine, i partecipanti si sono dispersi in giro per il locale. Alcuni si sono riavvicinati, forse essendosi colpiti reciprocamente; molti invece sono scappati. Magari non riuscivano a reggere l’imbarazzo di quel che è capitato all’interno dei salottini?
È però l'incontro fra due degli ospiti che pare sia andato a gonfie vele: i due sembravano aver instaurato una piacevole e piccante chimica, attirando numerosi sguardi da parte degli avventori mentre ballavano al centro della pista, quando a un certo punto è capitato qualcosa che m’ha quasi mandato di traverso il tè. (Ah, piccola nota a margine, miei cari lettori: allo Speakeasy non aspettatevi di consumare bevande analcoliche, nel mio tè freddo c’erano sicuramente due dita buone di brandy. Siobhan non lesina di certo. E adesso andiamo avanti). A quanto pare la danza dei due ballerini ha riscoperto qualche vecchia ruggine, visto che una Fattura Staccadita è saettata impietosamente, seguita da una carica d'ariete da parte del fattucchiere fellone. Altro incanto da parte di una dolce Auror, che ha cercato in qualche modo di arginare la scazzottata di gelosia che aveva preso
cuor ferito.
Urla, tensione, una principessa dai rossi boccoli in fuga, e una non piccola dose di dramma, miei cari. Uno spettacolo irripetibile, forse accentuato dalla notevole gradazione alcoolica dei drink consumati.
Tutto questo è stato lo Speed Meeting. Ve lo siete persi?
Male!Ma non temete, avrete occasione di parteciparvi l’anno prossimo!
Beannú, Cormac Blackthorn
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