China Town

Audrey guardò Killian con un'espressione dispiaciuta, passandosi un dito sulle labbra come se volesse ancora sentire il tocco del ragazzo su di sé. Nonostante la fedeltà che nutriva nei Joel, si sentiva molto confusa perché anche se non lo aveva detto, il bacio le era piaciuto e ciò le fece capire ciò che tentava di reprimere: lei era attratta da Killian e forse lo era già da tempo, da dopo la loro missione in Grecia.
La storia d'amore con Joel non stava andando certo a gonfie vele, ma in quel momento era certa di volere anche il licantropo nella sua vita, per cui sperava solo di non averlo offeso col suo atteggiamento e si sentì fortunata nello scoprire che lui era un ragazzo d'oro. -Ah... no, non ti preoccupare- disse, del tutto rossa in viso mentre si sforzava di sorridere. -E' c-colpa mia... non sono mai stata brava a capire i segnali- fece imbarazzata e sospirò per calmarsi un istante, dopodiché posò lo sguardo verso il ragazzo e lo fissò a lungo. -Non hai rovinato proprio nulla. Kelley, io...-
Voleva provare a spiegarsi, peccato che non ci riuscì perché in quel momento notò che Killian sofferente e portarsi una mano allo stomaco. -Per Merlino! Kelley, ti senti male?- domandò e si guardò intorno, per poi alzarsi dal tavolo. -Aspetta, vado a cercare aiuto- si propose, ma rimase stupita nel non ricevere risposta e nel vederlo allontanarsi un po' da lei. Stava per corrergli incontro e sorreggerlo, ma in due secondi quei propositi svanirono e lei restò gelata sul posto: avrebbe riconosciuto quegli occhi blu ghiaccio ovunque, non poteva dimenticarseli dopo tutto ciò che era successo in Grecia e il modo in cui era stata aggredita. L'Altro si era appena risvegliato.
Audrey si morse il labbro inferiore nel tentativo di non mettersi a urlare, ben consapevole che non sarebbe stato saggio attirare l'attenzione di Hameeda o degli ospiti del locale. Tuttavia non poté restare impassibile quando lui abbandonò il suo aspetto umano e assunse le forme di un grosso lupo dal pelo nero, lo stesso che l'aveva attaccata durante la spedizione di Sinister. Tremò, iniziando d'istinto a retrocedere di qualche passo anche se, di fatto, non sapeva cosa fare: scappando non sarebbe andata troppo lontano ma al tempo stesso non voleva nemmeno prendere la bacchetta e rischiare di far male a Killian.
La fortuna, grazie al cielo, era dalla sua parte e si presentò sotto la forma di un gigantesco lupo candido dal pelo candido come la neve che si avventò sull'altro dando inizio a un breve scontro. Audrey trattenne il fiato, guardando scioccata la scena che si stava svolgendo senza osare muovere un muscolo e fu solo quando rivide i due abbandonare il proprio aspetto animale che riprese a respirare. -Ti ringrazio- riuscì a dire al suo salvatore mentre quello andava via, riconoscendo il ragazzo che aveva visto in compagnia di Killian mentre lei stava partecipando al gioco. Tuttavia non era importante la sua identità, cosa si fossero detti o l'aver appena scoperto che Lestat era un vero vampiro... o almeno, non in quel momento perché era troppo preoccupata per Killian per poter pensare ad altro. Attese che tornasse in sé e non appena si rialzò, Audrey accorse da lui e lo cinse in un forte abbraccio. -Sta tranquillo, non è colpa tua. Nulla è colpa tua- cercò di rassicurarlo e rimase ferma in quella posizione per un po', staccandosi solo quando lo ritenne necessario. -Vieni, andiamo a fare quattro passi. Vedrai che ti sentirai meglio- lo invitò, allungando una mano nella sua direzione.
L'Altro stava mettendo lo zampino ma Audrey era ignara che, proprio grazie a lui, qualcosa si era messo in moto e che esattamente un anno dopo, lei e Killian sarebbero tornati alla festa di Halloween dei Tre Manici come una vera coppia.