Hogwarts: Il Paiolo Magico - {Harry Potter GDR}

Posts written by Noruwei

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    Allyn Davieslorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit2CLlNi1tumblr_m9cd2h1IIZ1r5g0qwo2_250 Le vacanze natalizie erano finite e Allyn poteva dichiararsi discretamente soddisfatto del bottino annuale. Suo zio gli aveva regalato il nuovo Call of Duty, col quale aveva passato tutto il resto del cenone a giocare con suo cugino, imprecando quando sullo schermo compariva la scritta "Game Over". Zio George aveva puntato sulla solita sciarpa (una roba terribile che gli prudeva e che non avrebbe mai messo), mentre zia Avril su un buono per lo skatepark. Aveva dovuto sopportare tutta la sera l'incazzatura di sua madre per l'acquisto della scopa da corsa senza il suo permesso, ma, alla fine, complice l'atmosfera natalizia e un sorriso angelico al momento giusto, era riuscito a ottenere un buffetto sulla guancia che aveva considerato come il Perdono Divino.
    Il ritorno a scuola era stato come al solito traumatico, quando, rientrato a Hogwarts col borsone sulla spalla, era stato costretto a riprendere a frequentare le lezioni.

    «Ji, pietà.» bofonchiava in quel momento il prefetto, stravaccato sul materasso, calciando con un rapido movimento del piede gli appunti di Trasfigurazione, che svolazzarono docilmente sul pavimento. «Ne ho abbastanza, okay?»
    Appoggiò la nuca sul cuscino, la mano appoggiata sul petto, mentre si sforzava d'ignorare la ragazza che, seduta su quello che era il letto di Mich, continuava imperterrita a blaterare qualcosa a proposito di movimenti della bacchetta e formule.
    "Se il Pervario e il Vario, modificano parzialmente o totalmente una pianta, allora un effetto simile hanno sugli animali gli incanti "Verto" e "Converto". In modo del tutto simile ai primi, queste formule (con l'ablativo di ciò che si vuole trasfigurare nel primo caso, o all'accusativo dello stesso nel secondo), sono anche in grado, tra le altre cose, di trasfigurare un animale in una pianta. Il tutto, è in ogni caso reversibile, senza danni all'animale trasfigurato."
    Si coprì le orecchie, premendo i palmi delle mani su di esse. «Non. Mi. Interessa.» esalò, tirandosi poi su con uno scatto e accartocciando il primo stupido post it che gli capitò tra le mani, in modo da lanciarglielo addosso. «Sono armato.» rimarcò, un sopracciglio inarcato in un'espressione minacciosa.

    In realtà quando Jiselle si era proposta di aiutarlo a studiare non aveva pensato che avrebbero studiato sul serio, invece la Serpeverde si era presentata alle dieci di quel sabato armata di quaderni, libri e appunti di quando lei faceva il secondo anno, decisa a salvare la tragicomica media scolastica del prefetto più scapestrato di Hogwarts. Aveva pure preparato una tabella di marcia, illustrandogliela con paroloni quali "ripasso sommativo" e altre idiozie come "sintesi per punti" "metodo di studio" e blablabla.
    Se non altro aveva accettato che si vedessero nella sua Sala Comune, invece che nel covo di quei serpenti a sonagli. Del resto Allyn non aveva problemi a dire che odiava la Sala Comune di Serpeverde, come lo guardavano quelli, con quel misto di disprezzo e sospetto che gli dava sui nervi: il Grifondoro si rifiutava di ammettere di non essere da meno nei loro confronti.

    Era stato con uno sbuffo seccato che aveva ripreso in mano il quaderno, degnandosi di sfogliarlo il più lentamente possibile.
    «Va bene, come ti pare. Pervario è per la trasfigurazione parziale, con il nome dell'oggetto che si deve trasfigurare in... ablativo?» azzardò, appoggiando il gomito sul comodino, e rivolgendo un'occhiata alla sua nuova professoressa. «Aspetta.» Sbirciò gli appunti, armeggiando velocemente con i fogli. «Cazzo, accusativo. Accusativo.»
    Era da una mezz'ora abbondante che erano fermi su quegli argomenti e Allyn iniziava a chiedersi quanto ci avrebbe messo Jiselle ad arrendersi così come avevano fatto tutti gli altri tutor di sostegno che la Thorsen aveva cercato di affibbiargli.
    Inspirò, alzando lo sguardo sulla figura longilinea della sua ragazza. «Posa quel libro.» Si tirò su, prendendolo dalle ginocchia e buttandolo malamente sul tappeto rosso e oro (Le Basi della Trasfigurazione. Godric, di sicuro non sarebbe mancato a nessuno). «Io dico...» si chinò, appoggiandosi con le braccia dove prima c'era il tomo scolastico, guardando la Serpeverde dal basso verso l'alto. «Che ci siamo meritati una pausa.»
    Inclinò la testa a sinistra, appoggiandole l'indice sulle labbra prima che potesse rimarcare che stavano studiando solo da una mezz'oretta scarsa, visto che lui aveva passato la maggior parte del tempo a lamentarsi.
    «Obbligo o verità?» disse rapido, lasciando che l'indice scivolasse sulla guancia, delineandone lo zigomo. «O hai paura la stuzzicò. Nel caso, comunque, faceva solo bene. Gliel'avrebbe fatta pagare per averlo costretto a subire quella rottura di palle.
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    Presente
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    «Ahia.» bofonchiò, quando Aidan gli andò addosso, interrompendo il suo stato di gongolamento assoluto nel vedere Viktor Houston balbettare assurde giustificazioni. Doveva ammettere che l'idea di portarli da Collins era allettante, considerando che, se l'avessero svegliato in piena notte, il docente sarebbe stato più incazzato del solito, ma Allyn sospettava che non si sarebbe affatto dispiaciuto per l'occasione di togliere punti ai Grifondoro.
    «Oh, sì. Ci piacerebbe davvero molto assistere alla strigliata che vi farà Collins.» ribatté al secondo ragazzino con un tono di placido divertimento. Quello là, decise, era un vero idiota - chi diavolo poteva provocare due prefetti dopo essere stato sgamato a infrangere le regole?
    Godric, vuoi vedere che abbiamo trovato uno più stupido di Houston?, pensò, nonostante lo credesse impossibile.
    «Okayokay, possiamo risolverla come si deve.» ammise, inclinando la nuca di lato, mentre illuminava con la bacchetta prima l'uno, poi l'altro volto. «Cosa ci fate in giro a quest'ora?», domandò sperando che si fossero preparati una scusa decente. Nonostante quello che potesse sembrare, era un sollievo che a beccarli fossero stati lui e Aidan, visto che se si fosse trattato di un prefetto o caposcuola di qualche altra casata, era convinto che quelli non avrebbero esitato a trascinargli dal capocasata senza troppe chiacchiere.
    Percepì uno sbadiglio venirgli alle labbra, ma lo soppresse sul nascere. «E, Houston, mi avevi quasi convinto a chiudere un occhio, prima che quello là aprisse bocca.»
    Se Allyn avesse avuto la cultura di latino richiesta da Walker per incantesimi probabilmente avrebbe pensato con una punta d'ironia "Divide et impera". In ogni caso alla meno peggio li avrebbe riaccompagnati in Sala Comune tenendoli per le orecchie e, una volta mollati lì, sarebbe tornato da Aidan a finire la ronda. Oh, certo, quelli sarebbero stati loro debitori a vita, ovvio.


    ◙ nome: Allyn
    ◙ cognome: Davies
    ◙ professione: Prefetto
    ◙ casata: Grifondoro
    ◙ anno: II
    ◙ scheda: click


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    Edited by ~Chibi - 1/2/2016, 15:49
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    Numeri estratti: 1 | 11 | 27
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    Allyn Davies
    Prefetto ● grifondoro ● secondo anno

    Imperfections are beauty, madness is genius and silly is better than boring.
    Il campo nel giro di qualche minuto aveva iniziato a riempirsi. Tra i nuovi arrivati c'era anche Blackwood, che - fortunatamente per lui - aveva accolto il suo caldo suggerimento di darsi una mossa, così come Wallace.
    «Se per caso... non dovessi venir preso. Non mi succederebbe niente, vero?»
    «Ti appiccicheremo un cartello con scritto "LOSER" e sarai costretto a tenerlo attaccato alla schiena per una settimana.» rispose al primo, arricciando le labbra in un sorrisetto che non lasciava bene intuire se stesse scherzando o meno. Fu ricordandosi dell'invito di Mich all'essere più accomodante che si sfregò le nocche sul collo, inclinando la nuca di lato. «Andiamo, non potrai essere peggio di... sai chi è Fiona Bennet? Sì, beh, al suo provino ha provato a fare un avvitamento, solo che è rimasta ferma con la testa giù e non riusciva più a rigirarsi e... solo che indossava la gonna. Da morire dal ridere.» Prese fiato, ripensando con ilarità alla bambina che si sforzava con tutte le sue forze di dondolare in modo da ritrovarsi di nuovo a testa alta, con le mutandine con gli elefantini coperte. «Ecco, visto? Ogni volta che credi di fare pena, pensa che c'è qualcuno messo peggio di te.» concluse, umettandosi le labbra.
    «Marcus, anche tu tirato giù dal letto dal nostro delicato prefetto?» intervenne Wallace, ottenendo in risposta un «Oh, non fare la femminuccia.» sbuffato. Allyn seguì il cenno dell'altro ragazzo fino a osservare quello che era uno degli ultimi anni.
    «Spedisci un bolide su quel serpeverde da parte mia, se ne hai l'occasione.»
    Come no, mica ci teneva a crepare. Quello, però, non poteva certo dirlo ad alta voce. «Sicuro.» mentì rapido, senza esitare.
    Fu in quel momento che l'assessore prese la parola, presentandosi come Rayson Lynch e, dopo che buona parte dei presenti ebbe dato i propri dati, anche Allyn fece un passo in avanti, schiarendosi la gola. «Allyn Davies, secondo anno.» disse, passandosi una mano tra i capelli. «Ho fatto Volo l'anno scorso, seguendo anche il corso da Battitore con la Thorsen.» Il ricordo della ministeriale avrebbe tormentato la sua mente per molti anni a venire. La Thorsen era la Thorsen.
    «Poi ho continuato ad allenarmi con amici.» continuò, ripensando con una certa nostalgia le giornate passate sul campo a giocare con Arìa e Mor. «Per quanto riguarda l'altra domanda... ho deciso di presentarmi per il ruolo di battitore perché amo volare e ho una buona mira.» spiegò, preferendo non allungare troppo il brodo. «E sopratutto voglio essere utile alla mia casata.» ammise, umettandosi le labbra.
    Per quanto si sforzasse di recitare la parte di quello a cui non fregava nulla di niente e di nessuno, provava nei confronti dei Grifondoro qualcosa che somigliava a desiderio di riscatto.
    Mentre anche gli altri prendevano la parola Allyn si distrasse, lasciando che lo sguardo vagasse sui presenti. Erano tutti del primo anno, a parte lui e il Caposcuola, e tutti sembravano ugualmente determinati a ottenere un posto in squadra. Quando anche l'ultimo ebbe chiuso la bocca, Lynch ordinò loro d'incominciare con una serie di giri di campo, in modo che potessero mostrare di cosa fossero capaci.
    «Su.» formulò con chiarezza e l'oggetto magico appoggiato sull'erba obbedì prontamente.
    Dopo essere balzato su di esso si alzò in volo, inspirando.
    Qualche giro di campo, evoluzioni e velocità, aveva detto l'uomo del Ministero. Praticamente Lynch voleva che si mettesse in mostra e per quello non c'era alcun problema. Gli era sempre piaciuto mettersi in mostra.
    Lanciò un'occhiata verso il basso, costatando di trovarsi circa a 15 metri dal suolo. Quel pensiero gli fece sentire un leggero brivido di eccitazione lungo la colonna vertebrale, mentre ringraziava mentalmente Godric per il fatto di non soffrire di vertigini. La scopa si muoveva rapida, obbedendo senza incertezze. Nei primi tempi Allyn aveva avuto svariati problemi a gestire la Thunderbolt, ma con l'allenamento ci aveva preso gusto, nonostante continuasse a pensare che quella scopa spesso fosse troppo sensibile ai suoi comandi.
    Fece uno slalom tra i tre anelli e, serrando le cosce contro il manico, svoltato l'ultimo, si spinse a lasciare la presa: dopotutto, nel fare il battitore gli sarebbe capitato di dover tenere la mazza a due mani. Alzò i pugni verso l'alto, urlando uno sfacciato ed esultante «WOOOH.»
    Una volta soddisfatto il proprio esibizionismo, si diresse verso il basso in picchiata e, mentre le dita della sinistra si chiudevano attorno al legno, quelle della destra continuavano a essere sferzate dal vento. Arrivato a due metri dal suolo tornò su, trattenendo la tentazione di arrivare a una quota abbastanza bassa da permettergli di sfiorare il terreno. Puntò a sinistra, lasciando che l'aria del mattino gli scompigliasse i capelli scuri. Si passò una mano tra questi così da levarseli dagli occhi e, arrivato alla fine del campo, virò a destra, raggiungendo una figura famigliare che si rivelò essere Blackwood.
    «MARCUS.» gli urlò, da una distanza di un metro e mezzo. «Gara di velocità?» propose con i capelli arruffati, le labbra viola per la temperatura, le gote arrossate per lo sforzo. «Il primo che raggiunge l'anello centrale vince.» disse, indicando con l'indice quello che si trovava dalla parte opposta. Schioccò la lingua contro il palato. «Ci stai?»
    Nella voce c'era una sfumatura d'infantile provocazione, che nasceva più dalla voglia di mettersi in gioco che da effettiva rivalità. Attese l'assenso dell'altro Grifondoro per poi sorridergli divertito.
    «Tre, due, uno.»
    Lo affiancò, contando.
    «VIA.»
    Il ragazzo partì subito a tutta velocità, consapevole che avrebbe dovuto mettersi d'impegno per riuscire a mantenerla costante il tanto per vincere la gara. Serrò la mascella, stringendo la presa intorno al legno del manico. Quello che provava era pura adrenalina, accompagnata dal desiderio di spingersi sempre più oltre, il cuore che batteva all'impazzata. Oh, fuck, sperava solo di riuscire a frenare prima di schiantarsi contro gli spalti.
  6. .
    AWW, un'aspirante grifa! *w* Pensavo che ormai si fossero estinti c__c
    Anyway, fan di Tennant al rapporto! Ho visto buona parte della prima stagione di Broadchurch, Doctor Who e altre sue miniserie ♥ (e prima o poi inizierò Jessica Jones solo per lui u-u)
  7. .
    CITAZIONE
    il mio golden trio è composto da Shameless, Sherlock e, più per un legame affettivo che per altro, Teen Wolf. Tengo il passo anche con Sense8, The 100, Gotham, How To Get Away With Murder e Penny Dreadful.

    Avremmo molto di cui parlare :sisi:
    How to get away l'ho vista in parte e devo riprenderla perché me la ricordo davvero figa c-c Di The Magicans ho visto il pilot e mi è piaciuto, Shannara è nella lista di cose da vedere. Hai la mia approvazione da telefilm addicted ♥ :flower:
  8. .
    Wow, benvenuta <3
    La lotta contro le serie tv non si può vincere c_c E ciò porta alla successiva (prevedibile) domanda: che serie tv segui?
  9. .
    Allyn Davies avrebbe volentieri fatto dietro front, gli sembrava quasi di poter sentire il dolce calore del suo letto alla sola idea di avvolgersi tra le coperte fino a sembrare un ghiro in letargo. Cioè, cazzo, era domenica mattina! Non era legale costringerlo a fare cose di domenica mattina. Era quello ciò che aveva commentato lunedì, quando aveva trovato l'avviso dei provini affisso in bacheca.
    Dopo essersi sciacquato rapidamente la faccia si sentiva già un po' più sveglio, ma ciò non gli impedì di continuare a pensare che fosse una rottura di palle. Constatò l'assenza di Erik nel dormitorio con una smorfia - Godric, non sopportava di trovarselo a pochi metri - e uscì dalla stanza, dirigendosi verso l'altra lì accanto, battendo le nocche sulla porta di castagno per poi spalancarla senza attendere il permesso.
    «Alzate il culo.» disse, stringendo nella mano sinistra il manico della sua Thunderbolt. «Non tu.» sbuffò, mollando uno scappellotto a Viktor, per poi appoggiarsi allo stipite, dando un'occhiata ai presenti. «Beh, allora chi c'è ai provini? Blackwood? Wallace?» Era chiaro che alla squadra servissero nuovi membri, visto lo schifo che avevano fatto nell'ultima partita ...e se quello significava trascinare tutti quei primini sul campo da Quidditch l'avrebbe fatto. «Provate a non presentarvi e...» E? Ci pensò qualche secondo. «Vi perseguiterò per il resto della mia permanenza qua.» concluse con un sorriso allegro, segretamente orgoglioso della sua brillante inventiva.
    Fece per voltarsi e andarsene, ma si bloccò in tempo per voltare la nuca verso destra. «Houston, hai giocato bene.» si costrinse ad ammettere con un sorriso forzato - che aveva detto Mich? Incoraggiarli, ecco. Per quanto quel ragazzino gli stesse sulle palle, era un dato di fatto che avesse davvero stupito tutti durante la partita, dunque il complimento era meritato (bastava che non ci facesse troppo l'abitudine). Non si soffermò a osservare la reazione sul volto del rompiscatole, limitandosi a dare le spalle, salutando con un «A dopo.» che aveva una sfumatura minacciosa.
    Percorse i corridoi a larghe falcate con la sacca contenente le protezioni di Quidditch sulla spalla. Al contatto con l'aria gelida degli esterni di Hogwarts rabbrividì, maledicendosi per aver lasciato la giacca sul letto. «Che rottura.» soffiò, affondando le mani nelle tasche della felpa sulla quale risaltavano i colori dei Grifondoro.
    Mancavano ancora cinque minuti all'ora di ritrovo, quando Allyn entrò nello spogliatoio per indossare le varie protezioni. Finì di fissare l'ultimo gancio e uscì all'aria aperta, sentendo una folata di vento spettinargli i capelli. All'interno del campo la temperatura era un po' più accettabile, constatò con sollievo, la Thunderbolt appoggiata sulla spalla.
    «'Giorno.» bofonchiò, rivolto all'assessore che avrebbe tenuto i provini. L'idea di essere giudicato da un estraneo non gli andava a genio, ma quello non gli avrebbe impedito di dare il massimo. Voltò il viso verso sinistra, squadrando un primino di Corvonero dall'aria famigliare. «Ciao.» disse con disinteresse, chiedendosi distrattamente dove l'avesse già visto. Boh, in realtà non gliene fregava più di tanto.
    Rivolse lo sguardo verso il resto del campo, percependo come sempre un vago senso di vertigini nel constatare quanto dovessero apparire minuscoli se guardati dall'alto. Soffocò uno sbadiglio, sperando che gli altri si dessero una mossa ad arrivare: la competizione gli avrebbe dato la scarica d'adrenalina necessaria per svegliarsi definitivamente.


    ◙ nome: Allyn
    ◙ cognome: Davies
    ◙ professione: Prefetto
    ◙ casata: Grifondoro
    ◙ anno: II
    ◙ scheda: click


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    ~Chibi
    Allyn Davies
    Grifondoro
    II anno
    Battitore
    Attestato (la gif è del vecchio pv)
    Thunderbolt
    No

    Edited by ~Chibi - 19/1/2016, 19:43
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    Allyn aveva corso a perdifiato, perdendo però secondi preziosi a gongolare nel contemplare il tuffo di Erik nella corrente di cioccolato. I due ragazzi si erano del tutto estraniati dagli altri, fomentando una competizione esclusivamente tra loro - perfettamente sportiva, dopotutto il tizio aveva detto che gli spintoni erano ammessi, no? Stavano seguendo le regole.
    Una volta liberatosi di Erik osservò gli avversari che gli stavano davanti, ma, una volta superato Beth, rallentò, rendendosi conto che l'altro Grifondoro l'aveva troppo distratto per poter rimontare. Quello tuttavia non gli impedì di borbottare un «Oh, ma per favore.» quando Houston arrivò primo. Cioè, sul serio? Quella mezzasega schiappa? Mentre il prof spiegava la terza prova il ragazzo rivolse un'occhiata Erik, uscito dal laghetto di cioccolata. «Stai molto meglio del solito.» sussurrò angelicamente, mentre un sorriso divertito si disegnava sulle sue labbra. In effetti, era tutta la giornava che Mor non faceva che ritrovarsi pieno di cioccolato, ora che ci pensava.
    Allontanò quei pensieri, concentrandosi sulle parole del docente, che, nel frattempo, li aveva guidati verso un grande tavolo rotondo. «Dobbiamo solo bere cioccolata?» disse sospettoso, conoscendo bene le stramberie di quell'idiota, visto che l'aveva come professore di LOM. Del resto passava ore in dormitorio a raccontare come questo o quell'altro giorno il prof li avesse accolti in aula - quella volta degli uccellini canterini? Quella del glitter? Godric, che orrore. C'aveva messo secoli a levarsi le paillettes dai capelli.
    Prese posto accanto ad Arìa, rivolgendole un sorriso sofferto. Perché diavolo stava partecipando a quella roba? Sicuro, per il premio finale. Era troppo curioso per lasciarselo sfuggire, ecco.
    Appoggiò i gomiti al tavolo, osservando la tazza di fronte a sé come avrebbe fatto con un rivale. La tazza, ora che la guardava bene, era davvero enorme, ma quello non lo impressionava più di tanto, visto che, comunque, lui amava il cioccolato, specialmente la cioccolata calda con la panna, dunque in teoria quella prova non sarebbe stato un grande problema. Evidentemente la sua esperienza scolastica non gli aveva insegnato proprio nulla.
    Prese la tazza per ambo le estremità, facendo un discreto sforzo per portarla alla labbra, in parte anche per tenerla in equilibrio visto che era riempita fino all'orlo. Appoggiò le labbra alla ceramica, inclinando lievemente la tazza verso di sé e prendendo un'abbondante sorsata. Ci volle poco meno di un secondo perché si rendesse conto che la bocca gli stava letteralmente andando a fuoco e ci mancò poco che sputasse via quella roba.
    «Nessuno aveva parlato di tentati omicidi.» protestò con veemenza, una volta che riuscì a mandare giù il liquido caldo. «Io mi rifiuto e-» Fu allora che si accorse con orrore che Houston ed Erik stavano bevendo, nonostante le guance rosse per lo sforzo. Oh, fuck! Col cavolo che l'avrebbe data loro vinta!
    Era Allyn Davies, maledizione.
    Riprese con una cerca frustrazione la tazza che aveva di nuovo posato sul tavolo, riflettendo sul fatto che più avrebbe bevuto velocemente, meno sarebbe durata quella tortura. Con ogni probabilità dopo avrebbe avuto la lingua fuori uso per settimane, ma... per battere quei due ne valeva la pena.



    ◙ nome: Allyn
    ◙ cognome: Davies
    ◙ professione: Prefetto
    ◙ casata: Grifondoro
    ◙ anno: II
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    Benvenuta, sono sicura che ti troverai benissimo, Grace ♥
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    Stanno ricomparendo un sacco di vecchi utenti, wow *w*
    Essendo approdata qua solo l'anno scorso non ti conosco, ma bentornata u-u
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    Lilith Barnes.
    Nella sua mente andava a crearsi l'immagine dalla primina dai capelli scuri e gli occhioni da cerbiatta, mentre si domandava a che diavolo alludesse lo stronzetto. In effetti, ora che si soffermava su quei pensieri si rendeva conto di tante piccole cose, alle quali all'inizio non aveva fatto caso (tipo che si era seduta vicino a lui sul Nottetempo, anche se era uno semi-sconosciuto). Che diavolo si era messa a raccontare in giro?!
    Fu in quel momento che la voce di Beth Dixon lo distrasse, spingendolo a voltarsi con un tintinnare della manette, delle quali un'estremità circondava ancora il suo polso.
    «Roba dello staff.» disse, alzando leggermente il mento per darsi tono. Cioè, chiaro che aveva contribuito. In realtà, anche se non l'avrebbe mai ammesso per non rovinare la sua immaginare di scavezzacollo, teneva sul serio ai suoi compagni di casata. Mentre la Dixon era impegnata a intrattenere rapporti sociali e a pescare dal calice, Allyn si dileguò con nonchalance verso il dormitorio maschile, in modo da recuperare il regalo incartato in un goffo e stropicciato pacchetto.
    Una volta ritornato fece per riavvicinarsi a quella che era finito per considerare una migliore amica, una sorta di sorella. Prima però che potesse darle il pensiero che aveva comprato nella Londra babbana qualche settimana prima, la Dixon lo precedette.
    «...cazzo, ho già promesso a Ji che...» Rispose con una smorfia, in evidente difficoltà. Aveva già promesso a Ji che sarebbero stati nel vagone insieme. «Vuoi stare con noi? Non pomiciamo tutto il tempo.» aggiunse, senza a riuscire a evitare una lieve nota difensiva nell'ultima proposizione. Okayokay, lui e Ji si baciavano molto (spesso e volentieri anche in pubblico), ma facevano anche altro tipo... tipo... beh, chiacchieravano tra un bacio e l'altro, no?
    Con un roteare degli occhi, sfilò dalla tasca il pacchetto, contenente il modellino di un drago. «In ogni modo... buon Natale, Dixon.» disse con un sorriso, che per qualcuno che non lo conosceva poteva sembrare che conservasse la sua consueta arroganza, ma che invece celava una tenerezza dissimulata.



    ◙ nome: Allyn
    ◙ cognome: Davies
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    ◙ anno: II
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    Con un fluido movimento della mano si lasciò scivolare la caramella mou in bocca, osservando la schiena dell'amico che lo precedeva, seguendo la luce provocata dal lumos.
    Allyn sbadigliò, appoggiando la spalla al muro gelido. «Dovremmo fare una raccolta firme per avere un riscaldamento.» bofonchiò, con una sfumatura di nostalgia nei confronti del camino caldo che l'attendeva in Sala Comune. E la poltrona. Il calore. I cuscini.
    Come se non bastasse, poi, fare le ronde di solito era una noia mortale, a parte quando si riusciva beccare qualche coppietta a pomiciare nelle aule deserte, intente in una sottospecie di fuga romantica proibita (una sera per un millesimo di secondo aveva visto Victoria Campbell senza reggiseno), o qualche moccioso che si affrettava a inventare le scuse poco credibili per giustificare l'andare a zonzo di notte. Godric, solo l'anno scorso era uno di loro, tra quelli che detestavano gli spillati con tutte le proprie forze.
    In realtà non era così rado che, quando gli toccava la ronda con Aidan, invece d'impegnarsi nel mantenere la legge, si ritrovassero a giocare a sparaschiocco o a lamentarsi dei prof, al posto di dividersi per controllare il più velocemente possibile le varie ali del castello. Una volta addirittura si erano recati a fare uno spuntino di mezzanotte nelle cucine, sicuri che, se beccati, la spilla da prefetti avrebbe parato loro le chiappe come al solito.
    Un rumore sordo giunse nitido alle sue orecchie, spingendolo a fermarsi.
    Si voltò indietro, nonostante nella penombra non si vedesse granché.
    «Hai sentito?» disse, allarmato, distogliendo lo sguardo dagli arazzi per soppesare la rampa di scale. «Veniva da sopra.» aggiunse, senza riuscire a trattenere un brivido d'eccitazione. Sperava solo che si trattasse di un Serpeverde fuori dal letto: non vedeva l'ora di avere la scusa per metterne uno in punizione.
    «Vado a controllare.» sussurrò in direzione di Aidan e, imitando una posa alla 007, si avventurò per le scale, facendo attenzione a muoversi senza produrre baccano. Gli era già capitato di beccare studenti in giro di notte e, di solito, tendeva a chiudere occhio se adeguatamente ricompensato. Dopotutto, non aveva l'arroganza di definirsi un prefetto serio, nonostante s'impegnasse a sembrarlo quanto bastava quando doveva strigliare qualcuno - cioè, sul serio? Lui che diceva a qualcuno di rispettare le regole? Se l'avesse visto sua madre sarebbe morta dalle risate.
    S'irrigidì in automatico, accorgendosi che una delle due voci (quella petulante) gli era famigliare.
    Viktor. Quello al quale aveva dedicato il suo brufolo e che aveva avuto la nomina di miglior studente ben due volte. Miglior studente? Mocciosetto ipocrita, pensò, roteando gli occhi. Era da quando gli aveva risposto a tono sul Nottetempo che gongolava all'idea di rimetterlo al proprio posto.
    In automatico appoggiò i polpastrelli alla guancia, come aspettandosi di sentire di nuovo l'odiosa protuberanza. Assicuratosi che fosse definitivamente passata, appoggiò la mano sulla maniglia, spalancando la porta svogliatamente, per poi osservare i due primini con la testa lievemente inclinata. «Ma guarda, guarda.» disse, facendo qualche tronfio passo in avanti. «Mi dispiace davvero tanto interrompere il vostro appuntamento romantico.»
    Si passò una mano tra i capelli: si prospettava una nottata divertente. Cioè, più del solito, almeno.


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    C'è anche Aidan ♥

    Edited by ~Chibi - 19/1/2016, 19:07
  15. .
    Notifico il cambio di pv per il pg Allyn Davies da Ash Stymest a Daniel Sharman
451 replies since 14/12/2014
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