A.B.T.

Cercai nello zaino l'oggetto che ci accomunava, che ci aveva legati indissolubilmente a meno che non avesse deciso di strappare le pagine che portavano la mia firma e lo poggiai davanti a me. Il quaderno che riportava in oro le iniziali A.B.T. e che era la fonte di tutti i pensieri del mio compagnetto grifondoro. Puntai la bacchetta su di esso, concentrandomi sull'oggetto e sulla sua natura intrinseca e poi mi concentrai facendo roteare la bacchetta in direzione dell'oggetto. Pronunciai la formula "Askolos" con fermezza, immaginando l'oggetto incamerare l'incantesimo che avevo intenzione di lanciare. Poi immaginai la scena: prendere l'oggetto in mano e ritrovarsi delle scintille rosse davanti al viso, come segnale di pericolo. Un pericolo nello sfogliarlo, un pericolo nell'averlo in mano ad eccezione del suo proprietario... e me. Non sapevo se l'incantesimo Askolos avesse questo genere di limitazioni, ma nel dubbio ci pensai. Intensamente, come se potessi imporre il mio volere a un incantesimo millenario. Quando questo quaderno verrà toccato da chiunque non sia io o Adam, delle luci rosse segnaleranno pericolo verso l'alto, esplodendo in piccole scintille di colore rosso. Sarebbe stato divertentissimo. “Periculum”

Anche la scelta di Declann fu rischiosa. Non era sicuro che avrebbe funzionato (spoiler, funziona) sarebbe stato interessante scoprirlo.